Montauk a fumetti

15/02/2013 - 10:04 Foto di MONTAUK 3
Un'illustrazione per ogni traccia,
disegni di
Pavan, Borgioli, Cattani, Cinetti, il Semplicista, Portolano, Gattafoni, Mora
IO, Pavan
L'anonimo cammina sul bordo del deposito dei bus, cammina, passeggia, barcolla, Io poco meglio di lui torno rintontito e aspetto la sera per bere litri di vino a buon mercato Ora dormo mentre gli altri son partiti per il rave. e potrò sfruttare il mattino per respirare il banco di nebbia che ogni giorno continua a spuntare sotto casa . Ho dato fuoco al bosco io ora non mi pento più… ho comprato una rosa indiana io poco meglio di lei torno rintontito e aspetto la sera per bere litri di vino a buon mercato e potrò sfruttare il mattino per respirare il banco di nebbia che ogni giorno continua a spuntare sotto casa . Comprare le rose regali a puttane con l'oro negli occhi con l'uomo che guarda
COME FOSSI IL TUO CANE, Portolano
Non sono finto, si dice che taccio per “timidezza d’amore”, vorrei che adesso tu fossi qui e che mi accarezzassi come fossi il tuo cane di cui ho solo la fame di cui ho solo l'odore come fossi il tuo cane Ho messo le ruote da neve ora posso atterrare su un mondo softcore. ora son servo della bestia che trattengo e sono padrone sono chiuso nel silenzio per ritmare fuori tempo, il respiro. fuori tempo, il respiro Ho messo le ruote da neve ora posso atterrare su un mondo softcore. odore di bruciato sulle mani, l’odore di bruciato sulle mani, Ho messo le ruote da neve ora posso atterrare su un mondo softcore.
IL BRUCO, Mora
Fermo impalato fuori dall’auto un punto interrogativo shoegaze che si fissa i piedi,la terra sotto i piedi. La terra sotto i piedi si muove, tutto si muove, c'è un luna park nella mia vista, c'è una festa immobile fisso il centro strada mentre dondola che visione inutile ! Attorno le luci del silenzio di agosto eredità dalla gente che dorme, l'estate festeggia, fa il bagno di notte e muore! Se potessi scrivere tutto quello che sento se potessi dire tutto quello che sto vivendo se potessi raccontare tutto ciò che sto facendo dovrei dipingerlo per spiegarlo meglio ma colori non ne ho matite non ne ho ho solo le mani vuote e sceglierò il silenzio ̀ sempre la stessa luce dalla prima infanzia la medesima luce nel buio che spezza il sonno in una domenica pomeriggio la stessa luce con cui di solito raggiungo il cielo assorto in pensieri lunghi di anni che si trasformano in attimi e si snodano in ricordi aggrovigliati ma chiari e stupefacenti come una molecola di THC. Sulla strada un grido che non riesco a vedere pulsa regolare come il cuore di un corridore e senza fatica in un attimo di terrore s’affaccia il pensiero di mettere in moto e di ritornare. È come rivivere un film muto (ho fatto un quadro vuoto) è come rivivere un film muto (il mio quadro resta vuoto) è come rivivere un film muto (nella mia mente vive un bruco)
SONG NO TOMORROW, il semplicista
song no tomorrow the end of the world is coming dormi per me song no tomorrow a parigi negli anni 50 hanno costruito per tutti pensando alle api tutti lavoreranno insieme per un futuro migliore si dicevano gli architetti davanti allo specchio ecco le banlieue il palazzo brucia fra le fiamme e il fuoco spero che duri poco il palazzo brucia fra le fiamme e il fuoco spero che duri poco song no tomorrow parigi palazzi a otto piani, bambini con le spranghe fra le mani poliziotti seduti con la testa fra le mani e intorno tutto brucia! La rabbia non esplode senza ragione. Fuori, odore di carbone. La rabbia è una religione The end of the world is coming
IL MONDO, Borgioli
Il muro scalcinato che ho sul mio fianco quasi m'appoggio la luce che c'è, m'impedisce d'osservare un grande campo incolto in cui spontaneo non cresce più molto a parte qualche ciuffo d'erba all'amianto ho pianto fisserò per terra dimenticherò l'erba e questo campo morto “sotto il ponte” li ho visti forse non erano di questo mondo i ragazzi che pisciano cantando, come I cani randagi senza guardare in alto con lo sguardo diretto verso il suolo in un giro-girotondo, quant' è bello il mondo, prova tu a pensare alla guerra con una birra di troppo, prova tu a crescere sopra l'erba con l'amianto di sotto, prova tu a entrare nella testa di chi per vivere in un tugurio paga troppo, prova tu a sognare d'inventare un nuovo rock prova tu anche se già tutto è stato fatto, prova tu a pensare guardando il mondo come un ragazzo, pisciano per terra sommergono la guerra e quanto c'è di storto!
DA QUANDO NON SIAMO +, Cattani
Ti penso soprattutto quando mi infilo le mani in tasca e più sono strette le tasche, più mi viene in mente la tua pelle gonfia, il calore soffice che generava adesso insinua dentro di me un pensiero, un sapore, io sono sporco per questo resto così a cercare un pezzetto di te nei pantaloni, un pezzetto per fare uno spuntino di memoria. Da quando non siamo più, la mia vita ha il senso d’un sapore è un piatto di carne a base di interiora la violenza della cucina tradizionale. Le mosche mi fanno una corona di compagnia, con la loro ronzante allegria! La vita che muore, poi rivive...
NESSUNO PARTIRA', Cinetti
nessuno partirà da qui sopra, le nuvole grandi danno un po' di sollievo alla nostra partenza che ci rinchiuderà qui dentro qui dove ci siamo incontrati ed è già tutto bagnato in questo aeroporto di casa nessuno partirà intimo come una chiesa intimo sfonda la resa ma tu che musica ascolti non ricordo più che musica ascolti come un cane alla fine torno a casa come un cane alla fine torno a casa sporco e allora lasciami passare voglio solamente accarezzare il confine dall'altra parte del mondo è come qui dall'altra parte del mondo è come qui come un cane alla fine torno a casa come un cane alla fine torno a casa sporco
PIOVE, Gattafoni
Non voglio andare all'asilo e bere tutto il giorno e mangiare dopo aver osservato la cena prepararsi da sé e ingoiare se stessi e specchiarsi nel panico la musica rompe i vetri e fuori fa schifo Rivedere cielo e strade senza semafori e autobus senza passeggeri nessuno più è come vivere dentro una bolla di pus venerdì sera scendo all'inferno seguo il volo dei corvi nel cielo sento un rumore e piove, sono vivo e piove basta lasciatemi essere vivo mentre piove Piove d' tratto un pezzo di mondo sembra poterci cascare addosso il cielo si sta sbriciolando pazientemente coccio dopo coccio datemi un goccio per cancellare la sensazione di freddo bagnato che mi sta avvolgendo senza pietà corriamo a nasconderci sotto gli ombrelli senza guardare più in alto spiccare un salto un grande salto che ci porti lassù alla fine del mondo dove finisce il giorno... e dopo il tramonto ci si apre alla nebbia con gli occhi rossi gli occhi chiusi i pensieri fusi attaccati all'asfalto degli innocenti e degli illusi che vanno a barcollare in un chissàddovelìddentro oggi sono mentalmente troppo grasso per l'ingresso e non ci entro!

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La gallery Montauk a fumetti è apparsa su Rockit.it il 2013-02-15 10:04:03