Una delle stanze mistiche del Lynch club a Yekaterinburg.
Il momento epico in cui la dottoressa sale sul treno e siringa Antonio.
Una delle locandine a Kirov.
Damon, Giuliano, Martin e Antonio per la foto di rito nella piazza rossa attrezzati al meglio delle nostre possibilità.
Il nostro amico Putin è spesso un tema ricorrente nei nostri discorsi.
Una sobria fermata della metropolitana
La hall di un sobrio centro commerciale in cui abbiamo cercato riparo e cibo mentre nevicava.
Il cibo tradizionale che abbiamo trovato.
Abbigliamento tecnico: scarponcino da neve.
Abbigliamento tecnico: elmetto.
Kebab arancione fluo e Santo Graal.
San Giorgio sconfigge il drago con il piccolo aiuto di un manipolo di armi automatiche
Un monumento in onore dell’inventore del Kalashnikov davanti alla sede di Pinguino in uno dei quartieri universitari di Gotham city.
Una delle cuccette del treno Mosca-Volgograd, qualche spanna in meno della lunghezza delle nostre gambe.
Quattro Pashmak e sei valigie in Saratov.
Aebleheaven, Smolensk; un locale su due piani, con il palco al centro, e il pubblico che ti sovrasta dalla gradinata.
Una pacifica visita al parco militare di Saratov.
Quando non sai cosa mangiare: burro e caviale!
Bisogna rispettare le tradizioni.
Due Pashmak si rallegrano nel vagone ristorante.
Quando ti accorgi di essere praticamente in Kazakistan.
A prova dell’escursione termica folle fra estate e inverno, una collezione di condizionatori.
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Le foto del tour dei Pashmak in Russia.
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