Li trovate tutti nel libro pubblicato dalla casa editrice inglese Skira "New York Serenade", che racconta, tramite ricordi dei musicisti e fotografie, i luoghi iconoci per la musica rock, sparsi nei quattro angoli della Grande Mela.
La parte fotografica raccoglie gli scatti di Ciro Frank Schiappa, specializzato in ritratti e architettura, mentre i testi sono stati curati da Michele Primi, giornalista musicale e autore per la radio.



"Waiting for the man" è stato uno dei primi brani registrati con John Cale e Sterling Morrison. Lou Reed ha dichiarato che tutto ciò che riguarda quella canzone è vero, tranne il prezzo.

lancia la rinascita garage-rock in tutto il mondo. Il nome della band è The Strokes.
Alla fine del decennio, la scena è già finita.
Nel 2009, il cantante dei The Strokes, Julian Casablancas, nel suo primo album solista inserisce una canzone chiamata "Ludlow Street", dedicata ad una delle strade più iconiche sulla Lower East Side, la Mecca di musicisti, artisti e amanti della vita notturna.

Nel 1981, in uno di questi edifici, il 12enne Shawn Corey Carter puntato una pistola contro il fratello tossicodipendente Eric e gli spara alla spalla, dopo aver scoperto che aveva rubato i suoi anelli.
Nel quartiere, Shawn è conosciuto con il suo soprannome, Jay-Z.

Secondo uno dei clienti abituali, Andy Warhol, è il luogo in cui la pop art è diventata uno stile di vita.
Una sera tardi, nel 1971, Iggy Pop era ospite lì vicino, nell'appartamento di un suo amico, Danny Fields, e stava guardando un film in tv. Danny invece era da Max, e gli telefonò dicendogli di scendere, perché c'era qualcuno che doveva assolutamente conoscere.
Iggy è entrato nel club, e davanti al bancone del bar è stato introdotto a David Bowie.


Anche gli Yo La Tengo vengono da Hoboken, a cui hanno dedicato il brano lungo 17 minuti "Night Falls On Hoboken"

I Ramones chiamarono il loro secondo singolo proprio così.
Il brano, scritto da Dee Dee Ramone, racconta la storia di un uomo che si prostituisce in un angolo.

One day, eventually, I found this place. It was real, so close to the nude essence of the city. It became my art space.
My door was always open, and one day a young kid named Douglas Colvin stepped in and said: ‘Hi, I like the music
you’re listening to.’
That kid was Dee Dee Ramone, and my place became the headquarter of The Ramones.”
Arturo Vega (October 13, 1947 – June 8, 2013)
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La gallery Un libro fotografico per raccontare la New York della musica è apparsa su Rockit.it il 2016-12-16 12:06:05