Recensione L'AIR DE RIEN

Cinque stelle. Un album allegro, sfarzoso, regnato dalla verve creativa del cantante e chitarrista francese. E pensare che l'ho scoperto per puro caso, ai grandi magazzini durante un live a Tolosa: personaggio quasi schivo, che sa però ben intrattenere anche in singolo, dalla voce melodiosa ed accattivante. Di questo album dico ciò che basta. "Le Meilleur Des Mondes" o "L'air de Rien" ad esempio sono pezzi semplici, ma di bella fattura, ben scritti ed arrangiati, secondo me meglio della più nota "Love love love". Quella che mi fa rabbrividire è però la traccia 2 "Passage Brady". La sua acustica sfiorata delicatamente con una certa maestria si divincola fra i passaggi ritmici di basso e batteria in tutto l'insieme, senza mai stancare, senza nessun eccesso e sbavatura. Io avrei evitato di inserire nel disco la cover "Eleanor Rigby", ma tant'è, evidentemente Tetè era appassionato dello stile brit pop anni 60 (e le sue influenze si vedono) e non è riuscito ad esimersi dall'omaggio floreale. Anche correndo il rischio del costo elevato dei diritti per la esecuzione del famoso brano beatlesiano. Insomma riassumo: disco capolavoro, a modo suo!
L'air de rien (Tetè)

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La gallery Recensione L'AIR DE RIEN è apparsa su Rockit.it il 2014-11-25 09:25:17