Biografia I Paradisi Artificiali

I Paradisi Artificiali nascono nel gennaio 2009 da un'idea di Gianluca Zanella (basso e voce) e Marco Curti (chitarra). I due amici decidono di formare un gruppo dopo varie esperienze in svariate band della capitale e per iniziare cominciano a lavorare su alcune melodie e alcuni testi ideati da Gianluca. Dopo poche settimane sono pronti i 6 brani che qualche tempo dopo compariranno nel primo demo della band. Ai due amici si aggiunge un batterista che suonerà nel gruppo fino a luglio 2009, lasciando poi il posto a Simone Folcarelli, amico di Gianluca, che supera i provini per entrare a far parte della formazione. Con Simone alla batteria, il gruppo inizia a lavorare ancora più seriamente e a suonare spesso in vari locali della capitale e non solo. Contemporaneamente all'ingresso di Simone, inizia la collaborazione con il produttore artistico Emiliano Ciardulli, che si offre di seguire la band sotto il punto di vista degli arrangiamenti e di organizzare la prima registrazione professionale del trio. I Paradisi Artificiali decidono di smettere per un pò l'attività live e di chiudersi in sala prove per perfezionare il repertorio accumulato in mesi di lavoro e curarne con Emiliano gli arrangiamenti. Dopo quasi 6 mesi di assenza dalle scene, la band annuncia il ritorno sul palco, supportata dalla pubblicazione del primo Ep (autoprodotto): "La Strategia della Lumaca", contenente 4 brani, scelti per rappresentare il rinnovato sound del gruppo, che nel frattempo ha maturato gusti e capacità nuove. L'Ep viene accolto bene dai fans della band, che di volta in volta si presentano sempre più numerosi ai concerti e più affezionati di prima. Una svolta notevole avviene nell'agosto 2010, quando I Paradisi Artificiali riescono ad affittare un garage adibito a sala prove; la notevole autonomia acquisita permette loro di lavorare ancora con più entusiasmo ai nuovi brani e ai numerosi live. I Paradisi Artificiali si distinguono nel panorama underground romano per la scelta di scrivere testi rigorosamente in italiano, affiancati da una musica potente e incalzante, a metà tra il punk dei Clash e il grunge anni '90, strizzando l'occhio a gruppi come Verdena e Afterhours. La scelta di scrivere in italiano li ha sempre un pò penalizzati, ma i ragazzi non si sono mai dati per vinti e hanno sempre dimostrato che un testo in italiano non ha nulla da invidiare ad uno in inglese, cercando così di promuovere il made in italy. Da subito la formazione è partita con l'intento di suonare il più possibile dal vivo e di organizzare delle "trasferte musicali" fuori dai confini della capitale e del Lazio. I ragazzi sono intenzionati a tentare in ogni modo di farsi conoscere e apprezzare.. e questo lo fanno coinvolgendo al massimo il pubblico durante e dopo i concerti e servendosi dei nuovi social network (myspace e facebook in primis) per tenersi in contatto con amici e organizzatori di eventi, nella speranza di riuscire a fare un ulteriore salto di qualità e produrre un vero cd.

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