Biografia Giant the Vine

Nata e cresciuta sulla costa del levante ligure, la band italiana dei Giant the Vine nasce nel 2014 dall’incontro di due chitarristi, Fulvio Solari e Fabio Vrenna, e dall’arrangiamento, a più mani, di 12 brani composti dal secondo.
All’alba dell’incisione del primo disco, “Music for Empty Places”, pubblicato su CD per Lizard Records e distribuito da GT Music e BTF Distribution, la collaborazione si allarga alla batteria di Daniele Riotti e al basso di Marco Fabricci il quale, però, preferisce scrivere e registrare le sue parti a distanza, senza mai incontrare la band.
L’album contiene otto tracce, intensamente incalzanti, caratterizzate da un sound sinuoso, a tratti nostalgico, aperte all’influsso di artisti di nicchia come Mogwai, Secret Machines e Porcupine Tree, ma eredi di giganti come Genesis, Yes, King Crimson e Gentle Giant. Un mix di influenze che indelebilmente lascia un’impronta nel nome stesso della band: Giant, dai Gentle Giant, e the Vine, tributo all’ideale pacifista di One for the Vine dei Genesis.
La musica ambiziosa e gentilmente calibrata, tra virtuosismi e malinconie graffianti, viene ben accolta dalla critica, nazionale ed internazionale, che annovera “Music for Empty Places” tra i 10 migliori album progressive-rock del 2019, e a cui fa eco la pubblicazione canadese Italian Progressive che include i Giganti tra le migliori band di post progressive.
Nel 2019, il bassista Antonio Lo Piparo si aggiunge al gruppo, ma la pandemia dell’anno successivo costringe i Giant the Vine a una battuta d’arresto. Con alcuni live, in Italia e in Canada, rimandati a data da destinarsi, la band si rimette al lavoro per comporre nuove tracce.
Prende così forma “A Chair at the Backdoor”, strumentale come il precedente, pubblicato a maggio del 2023 per Luminol Records e distribuito da KY Publishing.
L’album è caratterizzato da un suono potente e nostalgico alla cui definizione contribuisce Ronan Chris Murphy, producer americano noto per le collaborazioni con artisti del calibro di King Crimson, Ulver e Aurora.
Se con il precedente Music for Empty Places i Giant the Vine avevano ottenuto un’ottima accoglienza da parte della critica nazionale ed internazionale, con A Chair at the Backdoor il quartetto realizza un sound più maturo, pronto a conquistare un pubblico, seppure di nicchia.

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L'articolo Biografia Giant the Vine di Giant the Vine è apparso su Rockit.it il 2023-05-05 10:58:50