Giorgio Gaber - La Pecora Dolly testo lyric

TESTO

Non so a voi, ma a me la pecora Dolly incuriosisce, affascina, e metteaddosso uno strano brividino che non riesco a decifrare e che a buondiritto potrei chiamare paura.
Eppure è così bella, liscia, mansueta, e posso anche immaginare che ungiovane caprone impazzisca per lei.
In una notte piena di passione, in una notte calda, anche per la lana,lui la possiede con tutta la forza e l'interezza di un amore intenso eanimalesco. Beato lui.
È evidente che il giovane caprone non ha sentito alcun bisogno diinformazioni genetiche più approfondite sulla sua partner.
E questo non perché non sia sensibile. Probabilmente non avvertendonessuna differenza fra Dio e il professor Jan Wilmut, si è accoppiatotranquillamente.
Io sono meno tranquillo perché ho la certezza che un domani anche anchel'uomo… Ma che dico un domani, oggi! Forse sono già qui. Maledizione! Ci fosse almeno, che ne so, un segnetto di riconoscimento, qualcosa, neitratti somatici.
Per dire, io non sono mica sicuro che Aldo Biscardi sia vero. No, dico, è pericoloso, non solo per il calcio. Pensa un po' se ognuno potesseclonare chi vuole, chi gli piace. Non so, per dire, Bossi. Bossi clonaAlberto da Giussano, a Pontida. Borrelli?… Borrelli clona Robespierre. E la Pivetti? La Pivetti clona Giovanna D'Arco, prima, poi,improvvisamente, Liala. Buttiglione… Buttiglione clona l'orso Yoghi. EAndreatta? Andreatta clona Pippo… non Baudo. Pippo, Pluto e Paperino. E D'Alema? D'Alema clona Trotzkj, geniale… poi lo segue in Messico e…CRACK! Sulla testa. E la Bindi?… una santa, Maria Goretti. Chepreferisce morire piuttosto che farsi violentare dal mostro. Di Bella. E Berlusconi? Berlusconi clona Emilio Fede. Un altro, perché uno non glibasta. E Prodi? Prodi, Prodi colona Don Abbondio che ha pauradell'Innominato… Bertinotti.
No, dico, al di là delle esagerazioni e dei paradossi è spaventosopensare alle possibilità che oggi ha l'uomo. Per carità, io non c'honiente contro gli scienziati. Però la pecora Dolly, che è già unarealtà, è per me una presenza molto, molto misteriosa.
Voglio dire che la guerra, la violenza, la bomba atomica, le conosciamo e ci fanno paura. Ma quello che a poco a poco ci si insinua dentro non èpaura di un nemico preciso. Non è neanche paura del futuro. Perché infondo chi lo ha mai conosciuto, il futuro. È un allarme, l'allarme diun'emozione umanamente incontenibile e che suggerisce uno stranodesiderio di lontananza e di silenzio.
È come se questo secolo tanto insensatamente indaffarato ci lasciassecosì, senza nulla che ci appartenga veramente. Ma soprattutto con ladolorosa sensazione che noi non apparteniamo a nulla.

ALBUM E INFORMAZIONI

La canzone La Pecora Dolly si trova nell'album Un'Idiozia Conquistata A Fatica (1999) uscito nel 1998.

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L'articolo Giorgio Gaber - La Pecora Dolly testo lyric di Giorgio Gaber è apparso su Rockit.it il 2020-05-19 19:09:46

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