Giorgio Gaber - Mi fa male il mondo (seconda parte) testo lyric

TESTO

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo.
Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo…
e non riesco a trovar le parole
per chiarire a me stesso
e anche al mondo
cos'è che fa male...

[parlato:] Mi fa male... mi fa male essere lasciato da una donna... non
sempre.
Mi fa male l'amico che mi spiega perché mi ha lasciato.
Mi fanno male quelli che si credono di essere il centro del mondo e non
sanno che il centro del mondo… sono io.
Mi fa male... quando mi guardo allo specchio.
Mi fa male anche quando mi dicono che mia figlia mi assomiglia molto
fisicamente. Mi fa male per lei.
Mi fanno male quelli che sanno tutto, e prima o poi te lo dicono.
Mi fanno male gli uomini esageratamente educati, distaccati, formali. Ma mi fanno più male quelli che per essere autentici ti ruttano in faccia.
Mi fa male essere così delicato, e non solo di salute.
Mi fa male anche il fatto che basta che mi faccia male un dente... che
non mi fa più male il mondo.
Mi fanno male gli architetti, gli avvocati, i commercialisti!
Mi fa male l'IVA, le trattenute, il 740, mamma mia come mi fa male il740!
Mi fanno male le marche da bollo, gli sportelli, gli uffici, le code. Mi fa male quando perdo la patente e gli amici mi dicono 'condoglianze'. E i funzionari... che quando vai lì e non alzano nemmeno la testa. E poi
quando la alzano s'incazzano, certo, perché gli fai perdere tempo. Ti
trattano male, giustamente, siamo noi che sbagliamo: l'ufficio è sempre
un altro, un altro ancora, e poi le segretarie, i vicedirettori, i
direttori, i direttori generali... Mi fa male l'apparato, la sua
mentalità, la sua arroganza, la sua idiozia!
Come sono delicato!
Mi fa male il futuro dell'Italia, dell'Europa, del mondo.
Mi fa male l'immanente destino del pianeta Terra minacciato dal grande
buco nell'ozono, dall'effetto serra, e da tutte quelle tragedie che al
momento poi... a dir la verità... non mi fanno mica tanto male.
Mi fanno male gli spot.
Non è la pubblicità che mi fa male, in sé.
Mi fanno male, Dio bono, i culi nudi, le tette, le cosce, e tutti quei
figoni sprecati per il Campari Soda!
Mi fanno male i fax, i telefonini, i computer, e la realtà virtuale...anche se non so cos'è.
Mi fa male l'ignoranza, sia quella di andata che quella di ritorno.
Mi fa male la carta stampata, gli editori... tutti.
Mi fa male che qualsiasi deficiente scriva un libro. E poi lo promuove,firma la copertina, entra in classifica: I°, 2°, 3°... Borges 37°!
Mi fanno male le edicole, i giornali, le riviste coi loro inserti: un
regalino, un opuscolo, una cassetta, un gioco di società… "un cappuccino e una brioches".
Mi fanno male quelli che comprano tutti i giornali.
Non mi fa male la libertà di stampa. Mi fa male la stampa!
Mi fa male che ci sia ancora qualcuno che crede che i giornalisti si
occupino di informare la gente.
I giornalisti, che vergogna! L'etica professionale, il sacrosanto
diritto all'informazione. Cosa mettiamo oggi in prima pagina. "Ma sì, i
morti della Bosnia, è un po' che non ne parla nessuno!" Tutto, tutto
così, mica scelgono le notizie più importanti, no, quelle che
funzionano, che rendono di più... per le loro carriere, per i loro
meschini tornaconto, i loro padroni, padroncini... Mi fanno male le loro facce presuntuose e spudorate. Mi fa male che possano scrivere
liberamente e indisturbati tutte le stronzate che vogliono! È questa
libertà di stampa che mi fa vomitare.
Come sono delicato!
Mi fa male chi crede che ci sia ancora qualcuno che pensa agli altri.
Mi fanno male quelli che dicono che gli uomini sono tutti uguali.
Mi fanno male anche quelli che dicono che 'il pesce più grosso mangia il pesce più piccolo'. Mi farebbe bene metterli nella vaschetta delle
balene.
Mi fa male la grande industria, la media industria mi fa malino, la
piccola non mi fa praticamente niente.
Mi fa male non capire perché a parità di industriali stramiliardari, un
operaio tedesco guadagna 2.800.000 lire al mese ed uno italiano 1.400.000. Ma l'altro 1.400.000, dov'è che va a finire?
Mi fanno male i ladri, quelli privati ma anche quelli di Stato. Mi fa
bene quando li prendono, quando li arrestano, quando viene fuori tutto
quello che sapevamo! Dopo un po' però mi annoio.
Mi fa male che l'Italia, cioè noi, cioè io, abbiamo due milioni di
miliardi di debito. Questo lo sappiamo tutti. Ce lo sentiamo ripetere
continuamente. Sta cambiando la nostra vita per questo debito che
abbiamo.
Ma con chi ce l'abbiamo? A chi li dobbiamo questi soldi? Questo non si
sa. Questo non ce lo dicono. No, perché se li dobbiamo a qualcuno che
non conta... va be', gli abbiamo tirato un pacco ed è finita lì. Ma se
li dobbiamo a qualcuno che conta... due milioni di miliardi!Prepariamoci a pagare in natura.
Mi fa male… mi fa male accendere la televisione, stare lì davanti e non
riuscire a spegnerla, vedere fino a che punto... non c'è fondo, non c'è
fondo. La gente che telefona, gli sponsor, i giochini demenziali, i
presentatori che ridono. E le dentiere, gli assorbenti, preservativi, i
Gabibbi, belli spigliati, spiritosi, tutti completamente a loro agio...che si infilano le dita nelle orecchie e che si grattano i coglìoni. Sì, tutti questi geniali opinionisti... che litigano, gridano, si
insultano... questi coraggiosi leccaculo travestiti da ribelli!
Mi fa male, mi fa male che si parli fino alla nausea di quante reti...una a te, una a me.... pubbliche, private... e le commissioni, i
garanti, i regolamenti... senza mai parlare di quella valanga di merda
che ogni giorno mi entra in casa!
Che poi io sono anche delicato, l'ho già detto!
Mi fa male la violenza. Mi fa male la sopraffazione, la prepotenza,l'ingiustizia.
A dir la verità mi fa male anche la giustizia. Un paese che ha una
giustizia come la nostra non sarà mai un paese civile. Una giustizia che fa talmente schifo che se una volta in cinquan'anni per caso, o per
chissà quale magica ragione, i magistrati fanno il loro normale dovere
diventano tutti… Giuseppe Garibaldi.
Mi fanno male anche i collaboratori di giustizia, i pentiti… gli infami, insomma… che dopo aver ammazzato uomini, donne e bambini fanno l'atto
di dolore: tre Pater Ave e Gloria e chi s'è visto s'è visto.
Mi fa male la Sicilia. Magari mi facesse male solo la Sicilia. Mi fa
male anche la Lombardia, il Piemonte, la Toscana, il Veneto. Roma!
Mi fa male che 'tutto' sia mafia.
Mi fa male non capire perché animali della stessa specie si ammazzino
tra loro.
Mi fa male chi muore in Jugoslavia. Chi muore in Somalia, in Ruanda, in
Palestina. Mi fa male chi muore.
Mi fa male chi dice che gli fa male chi muore e fa finta di niente sul
traffico delle armi che è uno dei pilastri su cui si basa il nostro
amato benessere.
Mi fa male la mafia bianca, quella dei dottori, delle medicine, degli
ospedali, dei professori, dei primari.
Mi fa male chi specula sulla vita della gente. Sì, quelle brave persone
che ti fanno fare le analisi, anche se non ne hai bisogno, e ti mandano
dall'amico specialista, tutto un giro, uno scambio d'affari, una grande
abbuffata di pazienti. Sì, tutti quegli avvoltoi che si buttano sui
moribondi per tirargli fuori gli ultimi spiccioli: i chirurghi dal
taglio facile e redditizio... quelli che tagliano tutto, gambe,braccia... e quando non ne hanno abbastanza... testicoli, ovaie, seni,uteri! Che gliene frega di un utero in più o in meno!
Certo, mi fa male il cancro. Ma mi fa più male che il cancro sia il più
grosso affare economico del secolo.
Mi fa male chi crede che ci sia ancora qualcuno che pensa agli altri.
Mi fa male qualsiasi tipo di potere, quello conosciuto, ma anche quello
sconosciuto, sotterraneo, che poi è il vero potere. Mi fanno male le
oscillazioni e i rovesci dell'alta finanza. Più che male mi fanno paura, perché mi sento nel buio, non vedo le facce. Nessuno ne parla, nessuno
sa niente: sono gli intoccabili. Personaggi misteriosi che tirano le
fila di un meccanismo invisibile, talmente al di sopra di noi da farci
sentire legittimamente esclusi. È lì, in chissà quali magici e ovattati
saloni che, a voce bassa e con modi raffinati, si decidono le sorti del
nostro mondo: dalle guerre di liberazione, ai grandi monopoli, dalle
crisi economiche, alle cadute dei muri, ai massacri più efferati.
Mi fa male quando mi portano il certificato elettorale.
Mi fa male la democrazia, questa democrazia che è l'unica che io
conosco.
Mi fa male la prima repubblica, la seconda, la terza, la quarta.
Mi fanno male i politici, più che altro… tutti, sempre più viscidi,sempre più brutti. Mi fanno male gli imbecilli, i ruffiani. E come sono
vicini a noi elettori, come ci ringraziano, come ci amano. Ma sì, io
vorrei anche dei bacini, dei morsi sul collo... per capire bene che lo
sto prendendo nel culo. Tutti, tutti, l'abbiamo sempre preso nel culo... da quelli di prima, da quelli di ora, da tutti quelli che fanno il
mestiere della politica.
E mi fa male che ci sia qualcuno che crede ancora che 'loro' facciano
qualcosa per noi, per le nostre famiglie, per il nostro futuro. No, non
c'è una scelta, una scelta politica che sia fatta pensando a cosa serve
al Paese. No, solo quello che conviene di più al gruppo, al partito...Per contare di più, per avere più potere. Certo, lo fanno solo per se
stessi, per il loro schifosissimo interesse personale. Farebbero
qualsiasi cosa, venderebbero i colleghi, gli amici, i figli.Cambierebbero colore, nome, nazionalità, darebbero delle coltellate ai
compagni di partito pur di fottergli il posto. Non c'è più niente che
assomigli all'esilio, alle lotte, alla galera. C'è solo l'egoismo
incontrollato, la smania di affermarsi, il denaro, il potere, l'avidità
più schifosa!
E voi credete ancora che contino le idee? Ma quali idee...
La cosa che mi fa più male è vedere i nostri figli con la stanchezza
anticipata di ciò che non troveranno.
E mi fa ancora più male sentire che la colpa è anche nostra. Sì, abbiamo lasciato in eredità forse un normale benessere, ma non abbiamo potuto
lasciare quello che abbiamo dimenticato di combattere e quello che
abbiamo dimenticato di sognare.
Una sconfitta definitiva?... No, non credo proprio. Se è vero che questa è la nostra realtà, guardarla in faccia non può far male a nessuno.Basta non farsi prendere dalla stupidità dello sconforto. È la non
consapevolezza che crea malesseri nascosti e uccide per delega. Se un
uomo conosce con chiarezza il suo male, qualsiasi esso sia, ha anche la
forza per combatterlo.
Bisogna assolutamente trovare il coraggio di abbandonare i nostri
meschini egoismi e cercare un nuovo slancio collettivo, magari scaturito proprio dalle cose che ci fanno male, dalle insofferenza comuni, dal
nostro rifiuto. Perché un uomo solo che grida il suo no, è un pazzo.Milioni di uomini che gridano lo stesso no, avrebbero la possibilità di
cambiare veramente il mondo.

Mi fa male il mondo
mi fa male il mondo.
Mi fa male il mondo
mi fa male il mondo...

Mi fa bene comunque credere
che la fiducia non sia mai scomparsa
e che d'un tratto ci svegli un bel sogno
e rinasca il bisogno di una vita diversa.

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo...

Mi fa bene comunque illudermi
che la risposta sia un rifiuto vero
e che lo sfogo dell'intolleranza
prenda consistenza e ridiventi un coro.

Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo.

Ma la rabbia che portiamo addosso
è la prova che non siamo annientati
da un destino così disumano
che non possiamo lasciare ai figli e ai nipoti.

Mi fa male il mondo, mi fa male...
Mi fa male il mondo, mi fa male il mondo...

Mi fa bene soltanto l'idea
che si trovi una nuova utopia…
litigando col mondo.

ALBUM E INFORMAZIONI

La canzone Mi fa male il mondo (seconda parte) si trova nell'album E pensare che c'era il pensiero (live) uscito nel 1994 per Carosello Records, GIOM.

Copertina dell'album E pensare che c'era il pensiero (live), di Giorgio Gaber

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L'articolo Giorgio Gaber - Mi fa male il mondo (seconda parte) testo lyric di Giorgio Gaber è apparso su Rockit.it il 2020-05-19 19:09:46

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