Gregorio Mucci nasce in Toscana, il 14 Giugno 1989. Fin da piccolo maneggia, quasi per gioco, strumenti musicali: xilofono, piano, percussioni,. Un gioco che lascia un seme nell'anima, un filo conduttore da cui è difficile separarsi.
Gregorio frequenta le elementari quando inizia a prende lezioni di piano. Prima durante un corso pomeridiano organizzato dalla scuola, successivamente in una scuola privata, con un'insegnante, una signora sui settanta, che era solita schiaffeggiargli le mani quando non eseguiva l'esercizio in maniera corretta. Questa esperienza lo portò ad allontanarsi dalla musica per un po', continuando ad associarla ai metodi punitivi dell'insegnante di piano.
All'età di 11 anni, però, Gregorio sentì forte il richiamo della musica, e mise da parte i traumi. C'era un insegnante privato, nella sua città, rinomato e stimato: Maurizio Ferretti. Gregorio descrive Ferretti come un “personaggio assolutamente sui generis: artista, insegnante, amico, fumatore incallito, estremamente colto e oltremodo sensibile; una benedizione”. Da quel momento, Gregorio avverte un costante stimolo e una continua ispirazione, che lo portano ad una produttività creativa quotidiana. Comincia a buttar giù parole (quasi tutte in lingua inglese), pensieri, immagini e dà loro un ritmo, un sound. Il flusso di canzoni a cui aveva dato vita, lo induce a riflettere sulla sua esistenza e sulle scelte da fare.
Gli stimoli che ha, la situazione che vive nel suo paese, non gli bastano più. All'età di vent'anni, infatti, decide di lasciare tutto e di vivere il sogno americano.
Los Angeles. Hollywood, in particolare, che è stata casa sua per due anni. Un sogno che gli lascia la cosa più importante per lui: la scrittura. La scrittura di testi in lingua italiana.
Quando si rende conto che quell'esperienza lo stava portando ad apprezzare e utilizzare la sua lingua madre come mezzo di comunicazione tra i suoi pensieri e le parole trascritte, non ci mette tanto a capire che quel sogno è giunto alla fine. E che deve iniziarne un altro, altrove. Dove tutto è cominciato. Fa i bagagli e torna in Italia.
Nel 2013, Gregorio partecipa al celebre Festival di Castrocaro, dove arriva in semifinale. Tra i giudici scrutinatori c'è il grande musicista, compositore e produttore Claudio Fabi, che nota subito l'artista pistoiese. I due si scambiano i contatti e nel 2015, dopo la fine del Festival di Castrocaro, Fabi propone a Gregorio di entrare a far parte del Campus della Musica, della quale Fabi è direttore artistico.
I brani scritti da Gregorio Mucci, “Tu mi porti giù” e “Ovunque ma non lì”, vengono inseriti in due compilation del Campus della Musica, seguite da tour nazionali ai quali l'artista ha partecipato. Nel 2019 termina la sua avventura con il Campus.
All'inizio del 2020, Gregorio entra in contatto con Agnus Records, una nuova etichetta discografica indipendente toscana, fondata da giovani professionisti della musica che condividono e credono nel suo talento.
L'artista si avventura verso un progetto entusiasmante, fresco e dal carattere innovativo. Con Agnus Records, Gregorio lancia il primo singolo, in uscita il 15 maggio.
Ad arrangiare i suoi pezzi e ad accompagnarlo sul palco e in studio, ci sono Alessio “Il Secco’’ Burberi (batteria), Filippo Ciampi (chitarra) e Riccardo Landi (synth bass, basso e tastiere).
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L'articolo Biografia Gregorio Mucci di Gregorio Mucci è apparso su Rockit.it il 2020-05-14 17:13:47