Bandabardò: "Con 'Beppeanna' è come se Erriquez saltasse ancora sul palco con noi"

A 25 anni da "Se mi rilasso collasso", il loro primo live album, la band fiorentina torna a fare ciò che le riesce meglio: suonare dal vivo. Per celebrare a dovere la loro vita sui palchi e sentire sempre vicino Erriquez. Le loro parole

"Attenziò, concentraziò". Bastano queste due parole per catapultarsi nell'universo sonoro della Bandabardò, gruppo che nel 2026 festeggerà i 25 anni di Se mi rilasso collasso, il live album che meglio di qualsiasi altro disco racconta la loro storia e la loro musica. Ed è proprio per questo che la Bandabardò celebrerà questo anniversario con un tour di 9 date tra marzo e aprile del prossimo anno. Sarà una bella occasione per ripercorrere la tracklist di quel disco storico, a cominciare dal brano che contiene il verso, "Se mi rilasso collasso", che è diventato il motto della band: Beppeanna. Abbiamo raggiunto la band per farcelo raccontare da loro.

Allora, 25 anni, che effetto vi fa?

Be', un bell'effetto. Significa che siamo ancora qua, che abbiamo voglia di festeggiare, di suonare e stare insieme a tante persone pronte a omaggiare un disco che per noi è stato fondamentale, anzi: seminale. Il disco della svolta. Certo, un po’ fa anche un po' riflettere, perché comunque sono passati 25 anni… non sono pochi! Ma sono stati comunque 25 anni meravigliosi.

Com'è nato Beppeanna?

Fondamentalmente dalla penna di Enrico. Lui aveva scritto due pezzi, e incredibilmente era più convinto dell'altro, che poi in realtà non è mai sbocciato. Quando poi ci fece sentire in sala prove la bozza di Beppeanna invece siamo rimasti con gli occhi sbarrati, ci siamo subito detti, "Ma, ecco, finalmente IL pezzo". Finalmente la Banda in purezza. Così, al secondo disco, è arrivato il brano della nostra vita, la nostra sigla, il nostro modo di essere riconosciuti. È così: diciamo “attenziò, concentraziò” ed è la Bandabardò. Il pezzo in realtà è un giochino che Enrico faceva da piccolo, la famosa “indianata”: reciti la filastrocca e ti muovi a ritmo, se sbagli bevi, e più bevi…più è facile sbagliare.

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E quel mitologico attacco, "Se mi rilasso collasso", come è saltato fuori?

Questa frase è stata pronunciata da un nostro carissimo amico che, dopo uno dei nostri primi concerti, entrò stremato nei camerini e, tutto sudato, ci salutò con un bel “Ragazzi… Se mi rilasso collasso". Chiaramente il radar di Enrico registrò subito questa frase, che poi è diventata il nostro motto, una specie di grido di battaglia.

Come si colloca nel disco?

Si colloca al momento clou della della scaletta. SMRC è un disco live, e chiaramente i nostri concerti finiscono sempre e comunque con Beppeanna, anche se nel Cd per la verità c'è una ghost track. All'epoca ci piaceva molto inserire queste sorprese. La cosa buffa è che ho scoperto, dopo 25 anni, che non tutti hanno sentito la ghost track, che poi era la nostra versione live di Una giornata uggiosa di Battisti.

Quante volte l'avete suonata?

Qui perdiamo veramente il conto! Una cosa che possiamo dire è che ogni volta che allestiamo un tour, Beppeanna fa sempre parte della scaletta: non è mai uscita da quando è stata composta. Non la proviamo mai fino all'ultimo giorno di prove, cioè, fino alla prova generale. È diventata una forma di scaramanzia, nel senso… Beppeanna non si prova. Tanto ormai dovremmo saperla, che ne dici? (Risate, ndr).

Che periodo era per voi, 25 anni fa?

Un periodo meraviglioso, e il 2001 è stato un momento pazzesco. Per noi è stato il momento di fare un disco indipendente, quando la parola indipendente aveva il suo vero senso. Siamo usciti da una major per fare un disco da soli con il nostro management e siamo entrati fra i primi dieci posti in classifica, che all'epoca significava anche vendere parecchie copie, e questa cosa qui ci ha riempito d'orgoglio. Il 2001 è stato un anno seminale, anche pieno di sfaccettature, cambiamenti… c'è stato il G8 di Genova, forse l'inizio della fine di un certo movimentismo che aveva caratterizzato tutta la seconda parte degli anni Novanta, dove c’era tutto il nostro mondo: Manu Chao, il combat folk e tanti compagni d’avventura che incrociavi agli autogrill. Poi è arrivato l'11 settembre, e lì veramente c’è stata la percezione che il mondo stesse cominciando a cambiare in peggio, con le “esportazioni di democrazia” e tutto il resto. Probabilmente ancora oggi si vedono le cicatrici di quel che accadde allora.

C'è mai stato un momento in cui vi siete stufati di di suonare Beppeanna?

Enrico ogni tanto sbuffava, e in certi momenti avrebbe pagato qualunque cifra per farlo uscire dalla scaletta, almeno per un po’. Ogni tanto ci provava, e io gli dicevo "Te sei pazzo, ti immagini se - scusate il paragone - i Rolling Stones non volessero suonare Satisfaction?!?". C’è stato un periodo in cui usavamo dal vivo la versione suonata da Goran Bregović, un featuring che avevamo pubblicato su un disco che si chiamava Allegro ma non troppo uscito per la rivista XL nel 2010. La mettevamo come finale del concerto, e ci facevamo un balletto da imbecilli, senza suonare. Abbiamo dovuto smettere, c'è stata una sommossa popolare, il nostro pubblico ci si è affettuosamente rivoltato contro:"Rivogliamo Beppeanna, massimo rispetto per il Maestro Bregović, ma la dovete suonare e non provateci più!".

Che effetto vi fa portarla in giro senza Enrico?

Per certi versi, chiaramente, può sembrare molto difficile, ma in realtà adesso è la cosa più semplice del mondo. È un modo per celebrarlo, per sentirlo ancora vicino. Ci sono le sue parole, era il suo mondo, e quindi questo è proprio il modo per sentirlo ancora accanto a noi. Io spesso e volentieri quando attacca questo pezzo, come in nessun altro pezzo, lo sento proprio vicino a noi. Ad esempio, quando facciamo Notti di luna e falò - il pezzo dedicato a lui - lo vivo come una dedica. Lì è come se Erriquez stesse davanti a noi, e noi gli cantiamo questa preghiera di ringraziamento, gli diciamo che ci manca. Suonare Beppeanna, invece, è proprio… è come saltellare insieme sul palco.

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L'articolo Bandabardò: "Con 'Beppeanna' è come se Erriquez saltasse ancora sul palco con noi" di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-12-10 13:44:00

COMMENTI (1)

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  • pons 25 ore fa Rispondi

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