Il carnevale di Eraèmme

Dal carnevale di Putignano Eraèmme ha preso ispirazione per il suo stile musicale colorato e comunitario, e ha messo tutto nel suo nuovo ep "MENO MALE" insieme a una chitarra prossima alla pensione

Eraèmme – foto stampa
Eraèmme – foto stampa

Marco Erasmo Lassandro viene da Putignano, la città del carnevale più lungo d’Europa, e nella sua musica c’è qualcosa di quel rito collettivo: il bisogno di stare insieme, di raccontare a colori ciò che spesso resta in bianco e nero. Statistico di formazione, cantautore per vocazione, Marco ha da poco pubblicato MENO MALE sotto il nome di Eraèmme, il suo primo lavoro, nato da anni di scrittura nelle camerette, e da una Fender prossima al pensionamento.

Quando hai iniziato a fare musica?

Ho iniziato a scrivere alle scuole superiori e dopo qualche anno a studiare canto. Da allora ho sentito l’esigenza di accompagnarmi con uno strumento per poter esprimere più chiaramente quello che avevo in testa. Allora ho imparato a suonare la chitarra da autodidatta. In quegli anni ho fatto parte di alcune band con cui ci sono state più prove che live ma mi ha permesso di capire meglio che direzione dare ai brani. Fino all’incontro con Faco Convertini, presentato da Antonio Conte di dischi Uappissimi che mi ha supportato nell’uscita del disco. Faco invece è stata la persona con cui l’ho prodotto.

Con chi collabori?

Ho collaborato con Faco Convertini per la produzione del disco ed al momento suono con Gianmarco Lorusso. Il progetto è nato anche grazie a Sara Cavuoti, con cui abbiamo dato vita all’artwork e al primo videoclip.

Eraèmme – foto stampa
Eraèmme – foto stampa

Come definiresti la tua musica? 

Ho difficoltà a identificare la mia musica in un genere. Nel mio primo lavoro ho cercato di valorizzare i testi cercando la chiave musicale migliore per ogni singolo brano e ognuno di essi prende una direzione diversa. Ci sono sonorità pop che si mischiano all’r'n'b e sinth anni '80 che appaiono e riempiono.

Quali sono i tuoi ascolti e a chi ti ispiri?

Ascolto di tutto ed ho attraversato diverse periodi. Sicuramente c’è la musica italiana nel mio background con le band e i cantautori degli anni '90 e 2000 che hanno avuto un importante impatto su di me: dai Ministri a i Cani, passando per Caparezza e i Baustelle. Insieme a loro, le mie origini passano sicuramente dal brit rock a partire dagli Smith per proseguire con gli Oasis, Artic Monkeys, Jake Bugg e via discorrendo. Sono stati artisti che mi hanno accompagnato durante l’adolescenza e che tutt’ora mi piace ascoltare, per quanto, in questo periodo mi capita di ascoltare rap: Salmo e Gemitaiz per fare due nomi.

Eraèmme – foto stampa
Eraèmme – foto stampa

Come è nato MENO MALE?

L’ho scritto in momenti diversi ed ha avuto una funzione terapeutica per me: i brani hanno preso vita non per una decisione imposta o presa a priori ma perché sentivo l’esigenza di parlare di quei temi, di prendere degli argomenti, di mettere nero su bianco ciò che in quel momento non riuscivo a esprimere diversamente. Credo che il senso di questo lavoro sia proprio questo: prendersi cura di se stessi, ascoltarsi per potersi sentire vivi davvero.

C'è un live che ti è rimasto impresso?

In un mio live recente ho fatto un soundcheck di 45 min perché non riuscivamo ad amplificare la mia Fender. Abbiamo dovuto microfonarla per amplificarla. Il giorno dopo ho scoperto che mi stava per abbandonare dopo 10 anni di onorata carriera: una carriera fatta principalmente di camerette ma che spero possa passare il testimone ad una chitarra che vedrà più palchi che poster.

Progetti futuri?

È in uscita il vinile di MENO MALE che sarà possibile acquistare scrivendomi alla pagina Instagram o direttamente dal negozio di dischi Groove Dogma a Putignano e poi tanti concertini nei prossimi mesi.

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L'articolo Il carnevale di Eraèmme di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-07-18 12:01:00

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