Il periodo blu: CRLN ci racconta com'è nata la collaborazione con Dutch Nazari

CRLN e Dutch Nazari hanno duettato nel nuovo singolo "Da Capo", che anticipa l'album di CRLN: l'abbiamo intervistata

Foto di Beatrice Chima
Foto di Beatrice Chima

CRLN e Dutch Nazari hanno da poco pubblicato un feat. molto bello dal titolo "Da Capo". In attesa di scoprire di più sulla pubblicazione del suo nuovo album, abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei.

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Sei emozionata?
Emozionata no, ma è la prima intervista che rilascio da un po’ di tempo a questa parte. Sono scomparsa da almeno un anno, ho avuto un periodo di confusione totale, non so, di silenzio interiore. A febbraio mi sono anche laureata in graphic design, almeno posso raccontare che la laurea mi è servita per disegnare le copertine degli album. Quando parlo delle mie canzoni sono sempre un po’ agitata, i miei testi nascono in maniera molto spiccia, naturale e immediata. Quando mi chiedono qualcosa sulle canzoni sono costantemente attanagliata dallo stesso dilemma: “e adesso cosa gli racconto?”.

Ma in quest’anno di confusione qualcosa dev’essere accaduto. Il tuo singolo non è uscito da neanche una settimana ed è già finito nella top 50 viral di Spotify…
Sinceramente non me lo aspettavo. Potevo anche aspettarmi del riscontro ma non di tali proporzioni. È vero che Dutch ha uno zoccolo duro di fan molto fedeli ma, in così pochi giorni, non sono ancora sufficienti a giustificare dei numeri del genere. Eravamo un po’ preoccupati, Non sapevamo se “Da capo” fosse la canzone giusta per anticipare l’album, se “sputtanarci” il singolo con Duccio al primo colpo fosse una buona idea. Invece è andata bene. E abbiamo anche girato un bel video con degli attori bravissimi.

Come mai hai scelto di duettare proprio con Dutch, insomma, com’è nata questa collaborazione?
Era nell’aria. Entrambi ci conoscevamo come artisti e ci stimavamo reciprocamente ma ci siamo incontrati ufficialmente a Verona al concerto di Anderson Paak. Io, ancora prima dell’album, avevo già pensato a lui, ma non mi ero mai imbattuta nel pezzo adatto finché Alberto (il ragazzo che mi cura le produzioni) non mi ha proposto questa base tranquillissima con il basso che sembrava una chitarra. Ho scritto la mia parte di testo molto velocemente e, proprio scrivendo, mi sono immaginata Duccio continuare la mia strofa. Anche lui ha scritto i suoi versi immediatamente e in meno di un giorno eravamo pronti per registrare. Duccio musicalmente è uno degli artisti più sinceri d’Italia, fa esattamente quello che gli piace, è uno spirito libero. “Proemio”, una delle canzoni più belle del suo ultimo album, mi fa impazzire perché ha una forma stranissima, 3\4 minuti di canzone col ritornello che arriva solamente per chiuderla.

“Da capo” parla di una storia d’amore che è finita ma si che si è rivelata così importante che varrebbe la pena riviverla un’altra volta?
Esatto. Stavo passando uno dei miei numerosi periodi sentimentali bui (forse il più buio) e, difatti, questa canzone è nata veramente di getto, non ho avuto difficoltà nel comporla nonostante non seguisse un'andatura propriamente “mia”, che generalmente sono ancora più calma e rallentata. È stata quasi un bisogno impellente, fisiologico. È forse l’unica canzone dell’album in cui mi pongo in maniera diretta, intendo veramente personale, parlando di fatti realmente accaduti nella mia vita quotidiana.

L’altro singolo che anticipa l’album si intitola “Blu”. Nel comunicato stampa che lo presenta è così descritto: " ”Blu" è una canzone d'amore atipica, la fine di una storia vista tramite un "filtro Blu", con la tentazione di fare un passo indietro e la scelta di non andare più avanti. “ Non è che forse il tuo ultimo album è nato dalla fine di una storia d’amore?
Innanzitutto faccio una premessa, il blu è uno dei miei colori preferiti e, oltretutto, è una parola che amo. Poi ovviamente il filtro blu si riferisce ad un modo di vedere le cose un po’ triste, malinconico. “Blu” non si riferisce direttamente alla fine di una storia d’amore (sono sentimentalmente un po’ bloccata attualmente) ma con i primi singoli estratti volevo anticipare la mood prevalente dell’album. Ci sarà qualche pezzo allegro, qualche pezzo che parla di me, ma saranno pochi… Io sono sempre un po’ così, un po’ sad, quando mi riascolto spesso devo compensare con un pezzo, che so, di Cosmo. Tipo: “non deprimetevi per colpa mia, no, non lo fate”. Mi piace la musica triste ma non voglio che la gente si deprima ascoltandomi (ride).

Quindi a chi ti ispiri?
I soliti dell’ep, la gente che ho sempre ascoltato, tantissimo Bonobo e, ad esempio, per la canzone con Dutch, anche se non si direbbe, mi sono ispirata molto ai The XX. La mia band preferita in assoluto però sono i Subsonica. Se ci fai caso, la seconda strofa di “Blu” è molto sul loro stile “ti guardo se mi guardi non so se salutarti”. Sono la band che ho visto più volte dal vivo.

No, chiedevo, perché io mi sono limitato a descriverti come indie-pop elettronico ma ti ho vista usare, forse ironicamente, il termine Itpop.
No, dio mio. Infatti quando sono entrata nella classifica Spotify... non so. Era un termine di cui non conoscevo neanche il significato, mi hanno spiegato che è un po’ la reincarnazione italiana dell’indie. Io, a dir la verità, non mi sento né indie né itpop, forse la definizione migliore rimane pop elettronico. Mi hanno sempre fatto sorridere le etichette con le quali i giornalisti hanno provato a descrivermi, a volte menzionavano generi assurdi, il soul, l’RnB. Ma dove? Indie-pop elettronico va benissimo, ti dico, pure tirandomi la zappa sui piedi, delle volte riascoltandomi penso che la definizione migliore per descrivere la mia musica sia emo-pop (ride).

Hai annunciato l’uscita dell’album per l’inizio del 2018, ma una data ufficiale?
Sulle informazioni ufficiali vado ancora in paranoia Ma, a proposito, ho chiesto proprio ieri a Macro Marco. Diciamo marzo, la data ufficiale ancora non si può dire.

Non puoi spoilerarci nemmeno il titolo?
Non si può ancora. Non so se significhi qualcosa, ma l’unica affermazione che mi viene da dire che ci sarà tanta acqua.

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L'articolo Il periodo blu: CRLN ci racconta com'è nata la collaborazione con Dutch Nazari di Marco Beltramelli è apparso su Rockit.it il 2018-01-22 16:00:00

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