Davide Toffolo: "Oggi l'adolescenza è più disperata e più sola"

Il cantante dei TARM – dopo essersi occupato di Covid – torna a raccontare il periodo più bello e duro della vita nel nuovo capitolo del suo fumetto di culto "Cinque allegri ragazzi morti", edito da Panini Comics. Dove si immagina anche una fuga di massa da Milano: tutto molto verosimile e attuale

Una tavola presa da "Cinque allegri ragazzi morti - il ritorno" di Davide Toffolo
Una tavola presa da "Cinque allegri ragazzi morti - il ritorno" di Davide Toffolo

Il motto dell'estate di Davide Toffolo, musicista coi Tre allegri ragazzi morti e fumettista di quelli bravi per davvero, è stato "andrà tutto benino". Non è il bene dei tanti ottimisti che, poi, si sono dovuti ricredere giorno dopo giorno, ma nemmeno il Va tutto malone dei Verme.

Sul coronavirus c'ha fatto su anche un fumetto autoprodotto, in cui il protagonista è proprio il virus, disegnato in modo da mettere un po' meno paura, che ha ribaltato la prospettiva delle notizie di questi tempi: "La striscia che ho fatto durante la quarantena ha come protagonista il virus, che non è né buono né cattivo, e mi è servito come pretesto per fare la cronaca di quei giorni. Non a caso, il racconto finale si chiama 'L'Italia vista dal Covid-19'", spiega Davide e, continua: "Non mi aspettavo la partecipazione altissima che ho avuto sui miei social: molte persone mi hanno anche detto che avevano smesso di leggere le notizie tradizionali e aspettavano la striscia per capire cosa stesse succedendo".

Il virus visto da Davide Toffolo
Il virus visto da Davide Toffolo

La striscia ha portato anche a processi imitativi molto interessanti: "Tre gruppi di lavoro in giro per il mondo – New York, Buenos Aires e Lisbona – hanno cominciato a fare la stessa cosa che facevo io, usando i miei disegni per parlare della loro nazione in questo periodo strano. Mi sono arrivate anche molte strisce disegnate da bambini e dai figli di chi mi segue sui social, che poi ho iniziato a pubblicare ogni domenica. Nella messa in scena del virus come un personaggio dei fumetti, perdevano un po' di paura".

È proprio sulle nuove generazioni che si svolge tutto il lavoro di Toffolo, che dopo oltre 20 anni dalla pubblicazione del suo lavoro più iconico, Cinque allegri ragazzi morti – narrazione decisamente personale dell'adolescenza filtrata attraverso gli occhi di alcuni giovani zombie e delle loro interazioni nel nostro mondo –, torna nel presente alternativo con un nuovo volume: Cinque allegri ragazzi morti - Il ritorno, edito da Panini Comics.

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I protagonisti, dopo essersi inabissati nelle acque negli anni '90, quando l'Italia era tutta provincia, riemergono nella Milanogigante, la megalopoli che s'è mangiata i piccoli centri. Entrano in contatto con gli adolescenti di oggi e vedono per la prima volta com'è cambiato tutto: "La Panini Comics qualche anno fa ha ripubblicato tutto il materiale degli anni '90: Piera degli spiriti, Fregoli, Fare fumetti e Cinque allegri ragazzi morti. Ho immaginato una storia nuova cercando di non ripartire da com'era finita quella precedente, ma in un presente parallelo a quello di oggi", dice Toffolo, e continua: "Mi interessava rimettere in gioco i personaggi dando loro la possibilità di un'indagine nuova".

La copertina di
La copertina di

Gianni Boy, Vasco, Sumo, Sleepy e Mario sono alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia della cultura alternativa dei '90s italiani, che tornano – in qualche modo – nel 2020, comprensibilmente frastornati: "Non è automatico riprendere rapporto con dei personaggi con cui hai interrotto le comunicazioni da tanto tempo, e fargli raccontare un mondo nuovo. Il protagonista principale di questo lavoro è la città, Milano, in cui mi sono anche spostato nel periodo in cui ho scritto la storia, per riuscire a capire se avrei avuto degli stimoli precisi", racconta Toffolo.

"Il primo che è arrivato è ecologista e tutta la storia ruota intorno all'ambiente, perché penso che Milano continui ad avere questo problema. Non credo ci sia ancora un racconto reale della città: viene venduta come una specie di isola felice, mentre per me non lo era. Nel fumetto ho ingigantito questo meccanismo, rendendola quasi sudamericanizzata".

Gli adolescenti sognano la fuga dalla Milanogigante: "C'è una chiave di lettura che si può sovrapporre al presente. Le protagoniste sono due orfane di un'epidemia che ha ucciso tutti gli adulti, quindi di punti in contatto col nostro mondo ce ne sono. Oggi, nel nostro presente, vengono messi in discussione i diritti civili di alcune persone, e pensarlo negli anni '90 sarebbe stato incredibile. In quel periodo raccontavo di adolescenti romantici, attaccati all'idea di un mondo che sarebbe diventato migliore, mentre quelli che racconto oggi sono più disperati e soli. Più piccoli nell'età e più adulti nel dramma, desiderosi di capire come fosse il tempo prima. Questa storia è un nuovo inizio e vorrei trovare un gruppo di lavoro di disegnatori e sceneggiatori giovani, che possano partire da questo per costruire delle storie nuove", dice Toffolo.

Una tavola da
Una tavola da

Nuovo inizio di un'opera cult che è stata recentemente opzionata per una serie tv prodotta da Fabula Pictures. Siccome con Davide Toffolo, spesso immagini e musica si mischiano e non è facile separare l'autore dal musicista, anche in questa storia c'è una sorta di playlist di brani dei TARM da ascoltare durante la lettura

Proprio i Tre Allegri sono stati tra le band che qualche volta ha suonato in giro d'estate: concerti piccoli, luoghi inusuali e una particolarità: "L'attenzione del pubblico è maggiore, in questo contesto", dice Toffolo: "Abbiamo messo su un progetto che avevamo in mente dall'anno scorso: alcune date friulane per festeggiare i 25 anni dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che sono diventate una prova generale per vedere se riusciamo a suonare anche in questo periodo così estremo. Abbiamo deciso di fare i concerti perché siamo sempre stati un gruppo da live e non suonando dal vivo è come se ci mancasse un pezzo della nostra vita. In qualche modo i concerti sono stati magici, diversi, con un'altra natura, ed è importante farli perché potremmo avere a che fare con questa cosa del virus per un altro po' di tempo, e forse cambierà completamente la nostra modalità di stare assieme. In più, il covid ha regalato concerti in posti della Madonna".

Il problema più grosso, oggi, è riuscire a programmare qualcosa. Immagino che per uno che di lavoro fa l'autore di fumetti, il cantante in una band e gestisce un'etichetta – La Tempesta –, debba essere un bel casino far quadrare tutti gli impegni con le limitazioni imposte dal Covid: "Il fatto che non si possano fare i Comic-Con grossi nel modo in cui siamo abituati, come ad esempio a Lucca, è un bel problema. Non tanto per la seduta di firmacopie indiscriminato, che a me sta un po' sulle palle, quanto per l'incontro con le persone, che al momento è un dramma", afferma Toffolo.

"In musica, la mancanza del live sarà un problema soprattutto per i gruppi nuovi", dice, e continua: "Con l'etichetta stiamo programando diverse uscite, ma realisticamente, se prima dicevamo 'I dischi non vendono più però ci appoggiamo sul live', oggi è molto difficile. Cercheremo formule nuove, ad esempio coi Ragazzi Morti parteciperemo il 26 settembre a RGB Live a Roma, una formula mista che prevede un'azione live che viene filmata e diventerà condivisibile da più persone in rete. In futuro, tutto il sistema musica dovrà trovare il modo di collaborare con le istituzioni per poter fare dei live che non si sostengano solo coi biglietti".

Una tavola da
Una tavola da

E gli artisti? "Anche loro devono fare la propria parte. Non c'è bisogno per forza che si parli di questo periodo, ma mi sembra che molti stiano in attesa che finisca per un ritorno virginale alla normalità, che potrebbe non esserci neanche. Mi piacerebbe fossero più presenti, perché magari in quel modo, insieme, riusciremo a trovare soluzioni più facilmente", conclude.

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L'articolo Davide Toffolo: "Oggi l'adolescenza è più disperata e più sola" di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-09-16 12:00:00

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