c|o|d - Crack Opening Displacement (COD) - e-mail, 20-11-2000

E’ passato qualche mese dalla pubblicazione del loro “Zapruder ep”, che ha fatto seguito al bellissimo “La Velocità della luce”. L’intervista ai c|o|d “ci voleva” davvero, soprattutto considerate le buone parole spese qui a Rockit per il gruppo trentino, e questo, al di là di scadenze promozionali e discografiche. Nelle righe più sotto Emanuele, il cantante, risponde via mail alle solite (a volte strambe, spero interessanti) curiosità. In attesa del prossimo album…



Rockit: Quanto entra la tua vita nei testi?

c|o|d: Direi che a livello conscio non c’è molto… credo comunque che, anche non volendo, qualsiasi fatto che mi sfiora o che mi colpisce vada poi a finire nel caos che genera le cose che scrivo…

Rockit: Che importanza hanno per te?

c|o|d: Sono fondamentali, sono una componente pesante quanto le parti musicali, nell’ ”economia” nostro suono…

Rockit: Sei uno di quelli che crede maggiormente alla validità degli accostamenti, dei suoni e delle parole, piuttosto che al loro significato?

c|o|d: Entrambe le cose… di solito i testi arrivano alla fine, a canzone ultimata, quando l’atmosfera è sufficentemente evocativa ed intensa per essere “spiegata” con le parole. E’ un processo solitamente molto lungo, e talvolta stancante… il risultato comunque deve essere convincente, sia come significato che come accostamento tra musica e suono delle singole parole o frasi.

Rockit: Entrambi sappiamo cosa significhi nell’accezione comune l’espressione “strategia della tensione”: per un po’ non capivo cosa volessi dire, anzi, ero talmente bigotto da sentirmi un po’ a disagio per l’utilizzo di un’espressione che rimanda automaticamente a decenni bui, morti, stragi irrisolte e servizi segreti… cosa intendevi, esattamente?

c|o|d: Mi piaceva l’idea di unire una parola dal significato molto “sociale” ad una situazione invece molto intima ed interpersonale. Quando delle persone molto vicine si rompono i coglioni a vicenda in modo molto fine e fastidioso, con mini-vendette, microsfoghi di frustrazione etc… ”tu mi fai la strategia della tensione” è proprio questo.

Rockit: Come componete? Le canzoni partono da te?

c|o|d: Non c’è un modo preciso, se non che i testi arrivano generalmente dopo una lunga gestazione in sala prove. Per quanto riguarda le canzoni, diciamo che le idee partono in gran parte da me… non sono un accentratore, comunqe: i c|o|d sono da sempre un collettivo di persone che si imbastardiscono a vicenda per un unico obiettivo: fare delle canzoni che ci emozionino… mai avuto insomma, il problema “la tua chitarra è troppo alta” oppure “la mia parte è troppo bella, non posso abbassare”. Ripeto, per noi ciò che conta è il risultato finale, e non quello che siamo noi come strumentisti…

Rockit: Sei stato in Sudamerica, vero? ( …e “quel bambino azzurro” … sei tu che voti Forza Italia!?) :)
c|o|d: Sì… ma odio la politica, il colore del bambino in questione è di tutt’altra natura… (ndi: quale sia, non ci è dato sapere…)

Rockit: A Padova, al CSO Pedro, dopo il concerto mi hai detto che il vostro vecchio chitarrista aveva (anzi: ha) un’attitudine più ‘wave’… ad esempio, trovo bellissima la parte di chitarra pulita che ha fatto in “Michelle”!!

c|o|d: Grazie! Riferirò a Dennis il tuo complimento, anch’io trovo le chitarre di quel brano meravigliose… per me, la perdita di Dennis è stata un trauma, anche dal punto di vista umano: ci conosciamo da anni e ci vogliamo molto bene, ma purtroppo i suoi problemi di salute non gli permettono di seguirci ancora. Suonerà comunque ancora sui nostri dischi. Devo comunque dire che Marcello [newguitar] sta dimostrando un talento ed una classe pazzesca, sono molto contento di come stanno andando le cose… :) (ndi: avendo visto Marcello dal vivo, non posso che confermare!)

Rockit: Se la Virgin vi dice che Skin deve comparire sul vostro cd, come vi comportate?? ...se non altro facendole da spalla siete riusciti a scambiarci due chiacchiere, no? (comunque, Fausti’ko ha definito la canzone dei Marlene con la cantante degli Skunk Anansie come il momento più basso di tutta la loro discografia, e la cosa è stata - è evidente! - imposta dall’alto…)
c|o|d: Beh, questo è un argomento delicato… innanzitutto, Skin è una fuoriclasse, non ho dubbi in merito… in più è una persona di una semplicità e di un’umiltà disarmanti: massimo rispetto!

E massimo rispetto, anzi “rispetto massimo” ai MK… dall’interno delle cose, fatico a credere ad un’imposizione dall’alto… ti ricordo che i MK sono il gruppo rock italiano che vende di più, e non da questo disco: tutti i loro dischi hanno sempre venduto molto [credo che siamo intorno alle 50.000 copie a CD]. Credo che in questi tempi in cui vendere 30.000 copie è già un lusso per i “sanremesi”, facessero più comodo i Marlene alla Virgin che viceversa…“La canzone che ho scritto x te” non mi pare certo un picco della produzione dei MK, ma trovo davvero eccessive e provinciali le accuse di commercializzazione mosse ai Marlene. Per me sono e restano un gruppo indiscutibile… non trovo nulla di male nell’avvalersi di una cantante come Skin per duettare in un brano, la sua voce è semplicemente grandiosa… sarei onorato se duettasse assieme a me, anche se con gli Skunk vende tonnellate di dischi… chissenephotte?!

Rockit: I vostri gusti musicali, le ispirazioni e gli ultimi ascolti…
c|o|d: Cure, sonic youth, NIN, radiohead, mogwai, gli stessi marlene… ultimi ascolti entusiasmanti: kid a, parachutes, issues, white pony, the fragile, sigur ros...

Rockit: La tua opinione sulla musica elettronica. L’utilizzo di basi, sequencers e campioni è destinato ad aumentare nelle canzoni dei COD?

c|o|d: Direi di si… mi piace l’elettronica sporca, quella caotica, i campionamenti che infastidiscono le orecchie ed i breakbeat industriali…

Rockit: Alla luce dell’ottimo risultato ottenuto producendovi da soli, come traspare da “Zapruder”, è evidente che avreste tutte le carte in regola per tentare questa via: puoi già confermarci che vi produrrete da soli il prossimo album? Oppure, si sta parlando di qualche produttore esterno?

c|o|d:Ad essere franco, non abbiamo ancora idea, e non ne abbiamo ancora parlato con l’etichetta. Abbiamo preferito chiuderci in sala prove a scrivere nuovi brani, siamo certi che con delle belle canzoni di partenza potremo fare un ottimo disco, con o senza produttore, da soli o con il grande nome… entreremo in studio a gennaio… non vediamo l’ora!

Rockit: Sarà una forzatura, lo riconosco, ma volendo, credo si possa tracciare un parallelo - a livello di percorso, più che stilistico ovviamente - fra Voi, i Verdena, forse i 3 Allegri Ragazzi Morti: gruppi rock nuovi, al di fuori della santa triade del rock italico (ovviamente: Marlene, After e Estra), dicevo: una specie di “nuova onda” di gruppi genuini che sono riusciti ad approdare ad una major, pur senza perdere il proprio spirito ‘indie’… ricordo che le nostre strade si erano già incrociate a Ritmi Globali qualche anno fa, venite anche voi da anni spesi in cantina… cosa è accaduto, come siete approdati ad una major?

c|o|d: Sembra la storiella di biancaneve, ma è accaduto proprio quanto segue: avevamo spedito un po’ di copie di “polaroidiuntuffo” [autoproduzione del ‘98] in giro. Dopo un paio di mesi hanno cominciato ad arrivare le telefonate… ad un certo momento non sapevamo più a chi dire di si… è stato assurdo… abbiamo scelto la Virgin, alla fine , perché sembravano (e sembrano tuttora) credere molto nel nostro progetto…

Rockit: State vivendo di musica?

c|o|d: Stiamo sopravvivendo di musica… qualche lavoretto saltuario, e cinghiestrette

Rockit: Rimpianti, prospettive, speranze future.

c|o|d: Nessun rimpianto, nessuna prospettiva, nessuna speranza.. ciò che deve accadere… :)

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L'articolo c|o|d - Crack Opening Displacement (COD) - e-mail, 20-11-2000 di Enrico Rigolin è apparso su Rockit.it il 2000-12-03 00:00:00

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