Violle - e-mail, 23-02-2001

A colloquio via e - mail con Roberto Simmini (chitarre) e Mauro Ingrosso (batteria) abbiamo vagato dal Salento a "Violle", passando per Internet e il futuro. Componendo periodi tra obiettività e sentimentalismo, i due leccesi si sono dimostrati competenti e preparati. Enjoy.



Rockit: partiamo da "Violle". Che cosa significa il vostro nome? Cosa richiama?

Violle: è l'ormai superata unità di misura dell'intensità della luce. Noi l'abbiamo adottata come misura dell'intensità della nostra espressività in musica. Inoltre VIOLLE ci richiama il colore viola: l'unione del blu, colore freddo, intimo e profondo con il rosso, colore caldo, passionale e furioso. Vorremmo esprimere in tal modo l'alternarsi di atmosfere dai continui sbalzi tra furia e delicatezza.


Rockit: Sbalzi policromi presenti anche nel vostro mini-disco "Le Mie Vertigini". Cosa ne pensate adesso, a qualche mese dalla sua pubblicazione? E ancora, siete soddisfatti del percorso che l'album ha fatto fino ad ora?

Violle: Sicuramente "Le mie Vertigini" ha fotografato un momento del nostro percorso musicale molto intenso e ricco di suggestioni. Sicuramente abbiamo acquisito la consapevolezza di una capacità espressiva più originale, diretta, senza tanti raggiri, con una maggior cura dal punto di vista compositivo e una sincerità espressiva di fondo. Pensiamo che i contrasti policromatici nel nostro sound siano emersi in modo del tutto spontaneo e, proprio per questo, soddisfacente.

"Le mie vertigini" ha avuto finora un ottimo riscontro da parte della critica, pur muovendoci in modo totalmente indipendente, faticosamente indipendente. Sentiamo per cui di avere ancora ampi margini di miglioramento della promozione del progetto VIOLLE.


Rockit: a proposito di promozione, so che avete fondato una vostra etichetta, la Made in globe. Che difficoltà avete trovato? E come, in seguito, avete agito per la vostra promozione? E ancora, successivamente, avete intenzione (il sogno?) di farla diventare un punto di riferimento della musica salentina?

Violle: MADE IN GLOBE nasce come il tentativo di supportare in modo autonomo le nostre produzioni. Abbiamo infatti l'attitudine a curare i nostri progetti, oltre che musicalmente, anche dal punto di vista grafico e promozionale. Le difficoltà finora riscontrate sono sicuramente da ricondursi al contesto ambientale della nostra zona, che è poco attento alle espressioni artistiche tendenzialmente sperimentali e coraggiose. Il nostro iter promozionale non si discosta da quello che la maggior parte dei gruppi indipendenti adotta, ed è basato quindi sulla ricerca costante di situazioni live, vero e proprio banco di prova per un riscontro immediato. Inoltre il salento è effettivamente molto distante dai centri nevralgici di fermento musicale nazionale. Proprio per questo motivo i VIOLLE, con Made in Globe, punteranno decisamente a dare dignità ai tanti ottimi progetti meritevoli, secondo noi, di attenzione.


Rockit: ho letto tante vostre dichiarazioni sulla realtà Salentina, ma me ne è rimasta impressa una in particolare, di Mauro, credo. Era una autentico sfogo verso la vostra terra, "una terra che vi denigra". Ma è così difficile la situazione? E, perlomeno, esiste una concreta possibilità di esibirsi - frequentemente - live?

Violle: Lo "sfogo" non era di Mauro, né di un membro Violle, ma di uno dei tanti visitatori del nostro sito, ed è comunque un'impressione, forse un po' drastica, che serpeggia tra gli umori di chi ascolta un certo genere musicale. Vera è la tendenza ad un vittimismo e pessimismo che di fatto congela ogni nuova ripartenza; altrettanto vera è l'oggettiva carenza di spazi in cui esibirsi e una indifferenza che rallenta nuovi processi creativi. Ma la presenza di nuove e numerose formazioni musicali fa ben sperare in una inversione di tendenza che speriamo diventi al più presto operativa, collaborativa e costante nel tempo. Noi lavoreremo anche per questo.


Rockit: un caro amico mi ha spedito i demos di qualche formazione salentina. Ho notato una buona preparazione e delle buone idee, ma poca sperimentazione, troppo déjà vu. A che punto vi considerate con l'alchimismo e con la sperimentazione? Quanto vi sentite "nuovi"?

Violle: Non abbiamo la pretesa di sentirci pionieri di chissà quale innovazione o avanguardia sonora. Non spetta a noi giudicare la novità della nostra proposta musicale e comunque ci sentiamo un gruppo che non ha ancora espresso appieno le proprie attitudini. Siamo sicuramente affascinati da gruppi che fanno della sperimentazione una propria coraggiosa scelta, ma da parte nostra c'è tutta l'onestà nel dire che cerchiamo incessantemente di essere autentici e sinceri nel modo di presentarci. Crediamo comunque di avere anche una buona dose di umiltà, componente necessaria per arrivare ad ottenere una caratterizzazione ancora più definita e per aspirare davvero a risultare effettivamente "nuovi". Riconoscerci la serietà del nostro agire è per ora comunque gratificante.


Rockit: si, credo proprio che i requisiti elencati siano fondamentali in musica. Spostiamoci, adesso, verso i concorsi e le compilation. So che avete partecipato - con ottimi risultati - a Rock Targato Italia e le selezioni di Arezzo Wave, e "Lentamente" verrà inserito nella compilation Soniche Avventure VI, in uscita per la Fridge records. Cosa vi è rimasto di queste esperienze?

Violle: Anzitutto la possibilità di esserci confrontati con realtà musicali varie e diversificate. Ci hanno permesso anche di intraprendere nuove amicizie che siamo sicuri risulteranno preziose per stimoli e scambi umani e professionali. I concorsi, tuttavia, non ci hanno mai convinto del tutto per il clima di competizione che si respira tra i gruppi che a lungo andare si rivela deleterio e spesso poco costruttivo. Ci hanno dato una maggiore consapevolezza dei nostri mezzi ed un più sicuro e disinvolto approccio alla situazione live.

Soniche Avventure VI rappresenta per noi un passo importante che speriamo ci permetta di ottenere una maggiore visibilità sulla scena nazionale. E' un segno che in qualche modo ci conferma, se non altro, un interesse nei nostri confronti che ben accogliamo e di cui sfrutteremo possibili opportunità future.


Rockit: un interesse meritato, aggiungo io. Hai parlato di scena nazionale... che cosa ne pensi, dunque, del panorama rock italiano?

Violle: Apparentemente sembra che il panorama rock italiano sia rappresentato da pochi, ottimi gruppi che sembrano sovrastare il tutto. Ma forse si ignora il fermento che le cantine propongono. In questo siamo consapevoli dell'importanza che Internet sta sempre più assumendo come opportunità di ritagliarsi uno spazio, piccolo in realtà, e proporsi laddove altrimenti sarebbe impossibile arrivare. C'è il tentativo di dare una maggiore consistenza alla scena rock nazionale, ma siamo un po' scettici sull'effettiva sua rivalsa D'altronde il potere delle grandi case discografiche ci sembra sempre più saldo e forse più dannoso alle nuove proposte musicali. E crediamo sia ormai risaputo che le major non amano rischiare proponendo il coraggio della qualità, ma si accomodano sui facili profitti del consumismo popolare.

Gruppi come i Massimo Volume, gli Uzeda, giusto per accennare qualche nome, sono costretti a dover lottare per spazi e riconoscimenti che ancora non si concedono. E, per ultimo, pur non disperando per la loro fine, pensiamo che forse oggi si sentirà un po' la mancanza di un gruppo comunque intenso come i CSI.


Rockit: proprio riguardo internet... so innanzitutto che siete parte integrante del progetto di www.mediatrix.it. Di cosa si tratta? E, ancora, che rapporto avete con il web?

Violle: Mediatrix è un nuovo portale di comunicazione alla cui stesura della pagina musicale siamo stati coinvolti in redazione. Un canale informativo che avrà occhi puntati su tutto ciò che riguarderà la scena musicale d'oltre manica, europea e nazionale, con l'ovvia e giusta attenzione ai progetti e ai movimenti regionali pugliesi. Presenta inoltre delle interessanti sezioni dedicate al cinema e all'arte: un tentativo di informazione culturale a 360° degno di nota. Purtroppo o per fortuna siamo entrati a far parte di quella categoria di utenti affezionati a questo nuovo mezzo di comunicazione, attraverso il quale facciamo passere notizie che ci riguardano direttamente dal nostro sito, www.violle.it, realizzato dalla MiG Graphics (sviluppo in grafica del progetto Made in Globe). Crediamo molto nella potenzialità della rete e già questa intervista la dice lunga sul nostro rapporto positivo con internet. Non possiamo nascondere il fatto che le rete risulti essere ancora molto confusa e difficilmente fruibile.


Rockit: per concludere, la domanda di rito: progetti futuri?

Violle: Continueremo a promuovere " Le mie vertigini" ovunque e in ogni modo. Un appuntamento importante a cui abbiamo deciso di aderire è la partecipazione al "MEI.NET" che si terrà nei prossimi giorni a Firenze. Sarà un ulteriore possibilità di conoscere le nuove realtà del panorama indipendente italiano e di essere comunque presenti sulla scena nazionale. Stiamo pianificando un'intensa attività live che ci vedrà coinvolti in interessanti concerti nei prossimi mesi. A tal proposito aggiorneremo tutti i canali disponibili riguardo le date di esibizione. Stiamo realmente pensando a forme di collaborazioni con altri gruppi per una più efficace promozione e distribuzione.

In ultimo, ma non per importanza, siamo in fase di ideazione del nostro prossimo disco che non sarà un minicd, ma un lavoro completo. Stiamo lavorando ai nuovi brani che già proponiamo durante i concerti. Contiamo di tornare in studio quest'estate.

Il futuro sarà intenso, e questo è anche un augurio.

Da parte nostra vi aggiorneremo di tutto.

Ringraziamo Rockit e tutti per l'attenzione.

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L'articolo Violle - e-mail, 23-02-2001 di Carlo Pastore è apparso su Rockit.it il 2001-04-22 00:00:00

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