"Eneide II" è il ritorno a Itaca di 1 44 9 8, tra rap, consapevolezza e autenticità

Dai dischi dei genitori alle prime scoperte online, 1 44 9 8 trasforma la sua storia in "Eneide II", un racconto rap di ritorni, dubbi e consapevolezze.

Foto di Renzo Liani
Foto di Renzo Liani

A volte, il percorso di un artista comincia proprio in casa, tra i dischi dei genitori e le prime canzoni ascoltate senza saperlo. Primi e importantissimi passi, compiuti in maniera totalmente spontanea, ma che col passare del tempo finiscono per diventare una vera e propria bussola emotiva. Ed è proprio lì, nella rassicurante accoglienza della "musica di famiglia" che 1 44 9 8, al secolo Lorenzo Zuliani, rapper e produttore torinese cresciuto in provincia di Genova, ha trovato le fondamenta del suo percorso artistico.

Padre metalmeccanico e madre segretaria in casa lo hanno "sempre abituato ad ascoltare molta musica, senza limiti di genere e senza una consapevolezza musicale accademica". Un imprinting che lo accompagna praticamente da tutta la vita, riportandolo nella sua città natale dopo il liceo. "Oggi vivo e lavoro a Torino - ci racconta - dove produco, scrivo e registro".

È con internet, in particolare con l'avvento di Emule, che il giovanissimo Zuliani inizia a crearsi una libreria personale, esplorando mondi sonori lontanissimi tra loro. "A nove anni ho cominciato ad avere le mie prime esperienze musicali autonome. Poi, grazie all’hip hop dance, sono entrato in contatto con una cultura che sentivo veramente mia, nonostante la potessi vedere solo attraverso uno schermo".

Da lì in poi il passo verso la scrittura è stato quasi naturale. "Ho iniziato a scrivere le prime cose nel 2018 - spiega - traducendo ed emulando le metriche dei brani che più mi piacevano. Da lì è stata un’escalation: scrivi le tue prime strofe, poi un brano, poi altri, provi a registrarli, chiudi il primo, poi due e così via".

Negli anni, 1 44 9 8 costruisce un percorso solido, collaborando con diversi produttori –  da Dave Zeta, a Bboy Enea, passando per Ake, Donka, GGM e Pawell – ma anche con l’ingegnere del suono Dj Lilcut_Taglierino. La sua musica, spesso etichettata come conscious rap, cerca, per volontà dello stesso Zuliani, di fuggire da qualsiasi tipo di incasellamento. "È una definizione di altri, non mia. Io racconto semplicemente ciò che vivo in prima persona, o al massimo quello che vivono coloro che mi stanno più vicino, evitando ostentazione o autoproclamazione".

Le sue influenze sono molteplici, figlie di ascolti tout court all'interno dell'hip-hop, capace di spaziare da Stromae a Fabri Fibra, passando per Aminé e Stormzy. "Non penso di avere artisti preferiti a priori, ma ho molte canzoni che mi lasciano qualcosa quando le ascolto, ed è quello l'obiettivo che spero di raggiungere con la mia musica".

Una sensazione ben racchiusa nel suo disco d'esordio, Eneide II, uscito nel maggio 2025. Sette tracce (più una strumentale presente solo nella versione in vinile, pubblicata in 200 copie limitate) che raccontano del viaggio personale e artistico compiuto da Zuliani. "Nell’intro del disco parto come farebbe ogni rapper indipendente: frustrato dal mercato musicale in cui suo malgrado deve vivere. Poi, mano a mano che l'album avanza, capisco che la situazione è differente: l’industria è solo un mulino a vento che non ha senso combattere, e che le cose importanti di cui parlare e su cui migliorare sono altre".

1 44 9 8 - Foto di Giovanni Acatrinei
1 44 9 8 - Foto di Giovanni Acatrinei

Un percorso di crescita, ma anche di consapevolezza, che si conclude (volutamente) senza una vera fine. "La chiusura è sospesa, perché in fin dei conti, nonostante i buoni propositi, non si può che rimanere a galla nel mare di cose da fare in cui è facile annegare".

Eneide II giunge nell'anno delle prime, vere soddisfazioni live e dei riconoscimenti per 1 44 9 8. "Ho vinto il premio della critica al Premio Buscaglione 2025 - ci racconta - e grazie a quello sono arrivati i primi palchi importanti, come Memorabilia e Live Rock Festival. A novembre ci sarà anche il Rock Contest".

Traguardi significativi, anche se per Lorenzo passano in secondo piano rispetto all'unico, vero riconoscimento che conta: quello del pubblico. "Una volta mi ha fermato una persona per strada per dirmi che, dopo avermi ascoltato al Buscaglione, aveva trovato in alcuni miei brani sostegno in un momento di vita difficile. Invece, durante un live, ho sentito il pubblico cantare le mie canzoni, barra dopo barra, per quaranta minuti". Istanti che per Zuliani rappresentano la misura di tutto, capaci di "racchiudere quella sensazione di cui parlavo prima, quella a cui spero di riuscire ad arrivare sempre più spesso".

Quanto al futuro, Lorenzo mantiene il basso profilo ma con idee ben chiare: "Ora c’è il Rock Contest, quindi dita incrociatissime per ciò che sarà. Poi uscirà anche un nuovo progetto, ma non sono qui per anticipare granché. Gli sto ancora cercando un posto". Perché, come per la sua personale Eneide, il percorso di 1 44 9 8 è un viaggio ancora in corso: sospeso, lucido, e sempre fedele a quella spinta autentica che nasce tra casa, cuore e musica.

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L'articolo "Eneide II" è il ritorno a Itaca di 1 44 9 8, tra rap, consapevolezza e autenticità di Luca Barenghi è apparso su Rockit.it il 2025-11-04 16:04:00

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