Finley e Naska: anche la Gen Z ha bisogno di pogare

I primi erano “famosi come Justin Bieber su MySpace”, l’altro viene da Twitch. Ma la nuova ondata li ha messi assieme con un nuovo pezzo: “Porno”. Un incontro generazionale, per capire come un genere e un’attitudine possano rinnovarsi ed avere senso anche 17 anni dopo

Tra Diventerai una star e Porno c’è un’apostrofo rosa lungo 17 anni. È difficile identificare l’esatto momento in cui le t-shirt iper attillate sono diventate Gildan tripla XL, la carovana emo è migrata da Piazza del Popolo fino a TikTok e i ragazzini hanno cominciato a sostituire le frasi di L’amore dei Sonohra con quelle di BRNBQ. Resta innegabile, invece, la funesta decade che ha spinto la musica suonata nell’ombra, oscurata da 808 e charlie terzinati. 

Tutti, anche chi poi cominciò a trappare, conoscono i Finley: non solo in quanto principini indiscussi della MTV generation, ma anche come autori di un repertorio che, in tutta la sua esasperata gioventù anni 2000, ha saputo resistere al test del tempo. Da Legnano fino al podio degli European Music Awards – che ai tempi erano più importanti degli Oscar di ieri sera, per intenderci – i Finley erano diventati star per davvero. Ora il cantante Marco “Pedro” Pedretti è meno stella e più papà, meno teen idol e più resident speaker a R101, dove insieme agli altri membri dei Finley propone una nostalgica selecta pomeridiana anni ‘90.

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Ora fermi tutti, non abbiamo bisogno di un altro articolo su “che fine abbia fatto gruppo X che piaceva tanto agli ormai trentenni”. La retorica del pop-punk italiano come fenomeno sepolto e nostalgico (e diciamolo, anche un po’ cringe) è diventata obsoleta da quando una fetta di Gen Z ha deciso di tirarlo fuori dall’armadio e dargli nuova vita. Primo tra tutti, uno streamer marchigiano conosciuto come Diego Naska.

Il CD dei Finley lo aveva masterizzato mio padre su Nero Burning ROM”, ci racconta Diego, che ora con Pedro condivide molto più del taglio di capelli. “Niente di personale raga, ha masterizzato anche il mio”. Naska è per antonomasia il fenomeno social diventato rockstar italiana allo stesso modo in cui lo furono i Finley prima di lui: “Su MySpace eravamo praticamente famosi come Justin Bieber”, racconta Pedro, prima di essere stroncato da un dolorosissimo: “Cos’è MySpace?”.

Per questo Porno era hype prima ancora di uscire, complice il featuring spontaneo nel momento perfetto, un titolo chiacchierabile ed una copertina clickbait. Una volta fuori, si è confermata il fan service perfetto per chi è all'intersezione dei loro pubblici, pestando appena di più dei Finley che conoscevamo e suonando ancora più fedele ai 2000 del Naska solista.

Il momento in cui Pedro spiega a Naska cos'è MySpace
Il momento in cui Pedro spiega a Naska cos'è MySpace

“Di questi tempi un testo spinto non dovrebbe più scandalizzare nessuno, anzi ora i Finley dovrebbero parlare di altre dosi oltre quella di Adrenalina”, se la ridono. La nuova canzone è in effetti stata vittima di qualche negazionista dei Blink di I Wanna Fuck a Dog in the Ass, che millanta i bei tempi in cui questa musica non diceva oscenità. 

“Io sono cresciuto tra live di Pornoriviste, Punkreas e Derozer; il primo concerto di Diego è stato un live suonato da lui, ma era comunque un animale sul palco". Pedro ricompone la storia del loro incontro. “In un certo senso è lui a dover insegnare qualcosa a me, che sono piuttosto schivo e sul palco mi diverto ma non sono così inquieto, così animalesco". Entrambi con tour e nuova musica in programma nel futuro prossimo, non escludono la possibilità di collaborare di nuovo.

Sarà il modo in cui le loro voci sul brano ti strattonano tra vecchia e nuova scuola, sarà che anche se frivola e sboccata la musica pop-punk sa essere intramontabile, o sarà il destino che il figlio di Pedro si chiami proprio Diego, ma l’accoppiata Finley-Naska funziona. La moda è ciclica e l’Italia le arranca dietro, e forse l’eyeliner era davvero solo una fase, mamma, ma è probabile che mettendo in mano ad un preadolescente del 3023 un CD dei Blink o dei Rancid ne esca un featuring con l’ologramma di Diego Naska.

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L'articolo Finley e Naska: anche la Gen Z ha bisogno di pogare di Vittoria Brandoni è apparso su Rockit.it il 2023-03-14 10:00:00

Tag: singolo

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