The Bluebeaters - Firenze, 18-01-2000

Location: backstage del Tenax, Firenze.Resoconto di quattro chiacchiere con Giuliano Palma, appena dopo uno splendido concerto, sentito e sudato piu' che mai. Attore non-protagonista e' stato il simpatico Marvin, fotogenico nella copertina di "The Album" e a volte guest-star sul palco!



Rockit: Premessa…da quando ho scritto le recensioni del concerto dell'anno scorso e di "The Album", ho ricevuto diverse e-mail di gente inevitabilmente contagiata dal sound-bluebeaters e alla disperata ricerca di informazioni…

Giuliano: Magari ci vorrebbe un po' di pubblicita' in piu', ma coi Bluebeaters essenzialmente sta funzionando proprio cosi': concerti & passaparola, e ci fa molto piacere che l'epidemia sia scoppiata a partire dal palco!

Rockit: Purtroppo e' un po' difficile vedervi sotto Napoli, dove il sole brucia quasi come quello di Kingston…

Giuliano: Siamo stai vicini dall'andare a Catania, tra 4 giorni, ma il problema della Sicilia e del Sud in generale, e' quello della distanza. Arrivare con band come queste, con una produzione in realta' abbastanza scarsa, sarebbe sempre meglio organizzare almeno due o tre date o attaccare un Napoli o un Bari. Poi come dicevo prima forse manca un po' di informazione, d'altronde non siamo una band con un grosso supporto alle spalle, facciamo tutto noi, Ferdi e Bunna sono il nostro ufficio stampa (0335-8021076/8079929) per booking & cooking… Tra un paio di giorni andremo a Catanzaro, per recuperare una data che dovevamo fare dopo Natale, ma abbiamo beccato una bufera e il tendone dove dovevamo suonare si muoveva tutto.

Rockit: Che mi dici di questo tour di purificazione di inizio anno?

Giuliano: Ormai e' 5 anni che lo facciamo, ci siamo abituati, ma ci stupisce sempre come fare una serie di cover di canzoni d'amore in scaletta, cercando di suonarle il meglio possibile, abbia questo effetto splendido sulla gente, che si lascia coinvolgere con grande spensieratezza, anche grazie alla melodia di questi tunes senza tempo. D'altronde anche a noi fa un effetto di questo tipo, molto terapeutico, un tour cosi', easy, per divertimento, ci rilassa e affrontiamo meglio la stagione.

Rockit: Le platee piu' calde …

Giuliano: Noi siamo nati sull'asse Milano-Torino (Africa Unite, Fratelli di Soledad, Casino Royale), quindi nel Piemontese abbiamo sempre avuto uno zoccolo durissimo fin dall'inizio. Il primo concerto e le prime cose le abbiamo fatte proprio a Torino e proprio in quella zona ci sono i nostri aficionados , comunque ormai abbiamo suonato un po' ovunque e sempre con grande soddisfazione e calore.

Rockit: Ho letto che in autunno avete aperto a Bologna per gli Skatalites …

Giuliano: E' stata una roba fantastica.Gli Skatalites sono stati la nostra fonte di ispirazione da sempre. Io e Ferdi 'bombodrummer' ci sfiniamo di ascolti di quella musica da tantissimo tempo, i Casino Royale sono nati come una band ska…da cui un emozione fortissima. Siamo felicissimi per quella serata anche perche' loro ci hanno fatto un sacco di complimenti… gli e' piaciuto ascoltare, fatte da noi, le canzoni che suonano da sempre e ci siamo sciolti quando hanno detto che sembravano fatte da una band Giamaicana.

Rockit: State registrando i live in questo tour?

Giuliano: Facciamo qualche cassetta, ma in realta' non abbiamo l'idea di utilizzarle per future produzioni.

Rockit: Chiedevo perche' so che la prima idea per "The Album" era proprio la registrazione di uno dei vostri concerti…

Giuliano: Si, abbiam provato, ma non ci piaceva il mood che ne veniva fuori e la resa tecnica. Poi c'e' venuto lo strippo di farci la seduta in studio, anche li' con salti mortali, avendo poco tempo a disposizione e tempi ristretti essendo un autoproduzione. Del risultato siamo contentissimi, siamo riusciti a suonare il piu' possibile in presa diretta, come facevano gli Skatalites ai tempi, con pianoforti accordati in stile, compressori, amplificatori valvolari, per ricreare quel suono vintage, un po' sporco, un po' antico , ma sempre nei limiti della ascoltabilita' e godibilita' della cosa.

Rockit: I risultato secondo me e' perfetto, d'altronde gente che ha alle spalle un po' di ascolti ska preferisce sentire il calore e il divertimento di un suono lo-fi piuttosto che il rigore di un convertitore analogico-digitale! Immagino i Bluebeaters in un ipotetico "Trojan & Kingsize" Ska Box Set!

Giuliano: Grazie…

Rockit: Come gestite un supergruppo che si riunisce per divertirsi?

Giuliano: Grazie per il super. Purtroppo qualcuno ha anche detto che la nostra era un operazione retorica. Ti posso dire che noi mettiamo tantissima passione in quello che facciamo, e non e' semplice, appartendo a gruppi diversi con i relativi impegni. In cinque anni abbiamo sperimentato un po' e affinato il suono raggiungendo un risultato godibilissimo, sul palco ci divertiamo un casino e sotto la gente sta bene: soddisfazione!

Rockit: Ho notato che il vostro sito (www.bluebeaters.com) e' sempre piu' curato e colorato, leggo che fra poco ci sara' anche un negozietto, coerenti con la vostra idea di autodistribuzione…

Giuliano: Assolutamente, colgo l'occasione per ringraziare sinceramente tutti quelli che si sono sbattuti un po' per cercare il nostro disco. Purtroppo per problemi contrattuali non potevamo legarci a nessuna distribuzione, quindi abbiam deciso di fare questo esperimento per gestirci il piu' possibile in proprio e non avere problemi legali. Riconosco che l'operazione e' pionieristica e dobbiamo molto a tutti quelli che ci hanno dato fiducia.

Rockit: Alla prossima sudata …

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L'articolo The Bluebeaters - Firenze, 18-01-2000 di Mario Branciforti è apparso su Rockit.it il 2000-02-08 00:00:00

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