Gabber Eleganza: piramidi umane al MI AMI

Venerdì al festival non ci sarà modo di dormire: la serata la chiude il dj che, con il suo blog, ha rilanciato la cultura gabber in Italia. L'abbiamo raggiunto a Berlino per prepararci al suo set hardcore da 200 BPM e farci spiegare come si balla l'hakke

Gabber Eleganza, foto press
Gabber Eleganza, foto press

Avviso: solo per cuori forti. Per affrontarlo bisogna essere preparati, avere i muscoli belli tonici e una gran forza d'animo. E soprattutto essere consapevoli che quando Gabber Eleganza salirà sul palco Dr. Martens, alle 2 del mattino del primo giorno di MI AMI, poi ci sono altre due giornate piene di festival da affrontare. Il problema è che durante uno show di Gabber Eleganza è impossibile contenersi: lui, che da appassionato della cultura gabber è diventato una sorta di autorità internazionale sulla materia grazie al suo omonimo blog, fino a trasferirsi a Berlino – e dove sennò? – per far impazzire il suo pubblico con i suoi set drittissimi e i BPM all'impazzata ogni weekend.

"Hardcore will never die, but you will" è il suo motto, Never Sleep è la sua etichetta/contenitore/piattaforma da cui prendono vita i suoi progetti, due espressioni che già dovrebbero rendere l'idea dell'inferno rave che è capace di scatenare il nostro. Il live di Gabber Eleganza non poteva che essere messo nel cuore della notte, come sfida finale di serata per chi – noi per primi – aspettava da 3 anni che tornasse, finalmente, il MI AMI. Per prepararci al meglio abbiamo quindi contattato il nostro per farci raccontare un po' cosa aspettarci dal suo concerto.

Gabber Eleganza - foto stampa
Gabber Eleganza - foto stampa

Da quanto vivi a Berlino?

Dal 2018, sono volato in Germania dopo la chiusura di un ciclo vitale per affrontare nuove sfide.

Quante ore dormi al giorno?

3 giorni a settimana 2 ore. I restanti il grande classicone di 8 ore.

Com’è nato il blog Gabber Eleganza? Quando hai iniziato ad appassionarti a quel mondo?

L’archivio nasce in maniera molto spontanea nel 2011 di conseguenza ad una pubblicazione di un progetto editoriale che ho fatto nel 2009. Fin da piccolo la musica hardcore è stata intorno a me. Era la colonna sonora della strada nella bassa bergamasca nei fine 90s. Sparata dagli impianti delle Punto elaborate, dagli immensi impianti degli autoscontri, nelle cassettone che passavano di mano in mano fino alle bancarelle del mercato settimanale dove compravi i pomodori e potevi sentirti le novità a 200 BPM sparate a volumi incredibili in faccia alle vecchie del paese. Esserne assorbiti è stato inevitabile ed appassionarmi una cosa del tutto organica con il contesto.

Qual è la foto a cui sei più affezionato di quelle che hai raccolto nel tuo archivio?

Una mia foto personale dove tengo in mano una bandiera dell’Olanda ricoperta di firme di dj ed artisti. Quella bandiera la fece a mano mia Nonna ed è stata esposta nella mia prima installazione a Milano anni fa. Non trovando il blu royal dell’Olanda, mia nonna ha pensato bene di ripiegare sull’azzurrino che però è il colore della bandiera del Lussemburgo, ma ero troppo contento di quel manufatto che me ne son sempre infischiato.

 
 
 
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Cosa unisce il mondo gabber e il presente?

Quello che ha sempre caratterizzato ogni movimento giovanile in qualsiasi epoca: evasione, passione e attitudine “zero fuck”.

Come si fa a rievocare quella realtà senza cadere nella nostalgia?

La nostalgia è una malattia che bilancia in maniera equa felicità e tristezza. Un limbo tra realtà e fantasie; riuscire a bilanciare ed ibridare questi due elementi ci permette di non restare ancorati al passato. 

Con Never Sleep come procede? Quali artisti ci presenterai prossimamente?

Never Sleep si è evoluta da una semplice maglietta ad una serie di libri, dischi, collaborazioni ed oggetti in serie limitata. È la piattaforma che uso per plasmare ogni lato della mia creatività senza sentirmi legato ad un genere specifico. Ogni artista con cui collaboro ha background differenti, ma tutti sono legati da un’attitudine do-it-yourself. Le prossime release sono XXYBRID, dell’artista non-binary NZIRIA tra neo melodico, avant-pop ed hardcore e LOVELESS, il nuovo singolo di MoneyLang che destruttura house ed avanguardia. Inoltre a breve uscirà un mio nuovo libro della collana “Archivio” sulle discoteche italiane.

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In preparazione al MI AMI: come si balla l’hakke?

Devi tagliare l’aria con le braccia e le gambe. "Hakke" in olandese vuol dire tagliare con l’ascia.

Cosa succederà al MI AMI? Come dobbiamo prepararci per il tuo live?

Solitamente i miei djset durano in media 3/4 ore, ed avendo solo un’ora cercherò di essere il più intenso possibile. Un sacco di edit e stravaganze in italiano.

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L'articolo Gabber Eleganza: piramidi umane al MI AMI di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-05-26 10:18:00

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