Qualche tempo fa mi è capitato di andare a Gardaland per il 30esimo di un mio amico. Non ci andavo da almeno 15-20 anni, ma mi avevo perfettamente memoria del luogo: dalla casa di Prezzemolo incastonata in un albero a Fuga da Atlantide, giostra che all'epoca era appena stata inaugurata, girare per il parco e ritrovarlo molto sovrapponibile con i miei ricordi mi aveva dato un certo senso di tranquillità, anche a fronte di attrazioni nuove che non avevo manco mai sentito nominare e dall'aver perso i miei occhiali al primo giro di montagne russe (ma questa è un'altra storia...).
Quello che sicuramente non ricordavo, e che mi ha lasciato parecchio spiazzato, è stato l'essere accolto all'ingresso nel parcheggio con della musica a tema Gardaland. Ho così scoperto che esiste un'intera colonna sonora realizzata appositamente per il parco di divertimento, con brani che celebrano in maniera fin soffocante l'essere presenti qui e ora in questo angolo di Veneto tutto plastica e sorrisi, come se volessero cavarti le endorfine a forza dall'organismo. Com'è giusto che sia, visto il pubblico predominante di marmocchi entusiasti di entrare nella dimora di un drago verde che mette le fragole sulla pizza, e non un manipolo di trentenni fissati con Alex G.
Nei giorni successivi, cercando sulle piattaforme, ho trovato un sacco di brani a tema Gardaland, molti dei quali firmati dagli stessi tre nomi: Michele Bettali, Stefano Carrara e Fabrizio Castania. Si tratta di un trio specializzato proprio in questo tipo di lavori, che negli anni si è trovato a comporre le musiche per serie tv, cartoni animati, film, teatro. E parchi giochi, ovviamente. Così abbiamo deciso di contattarli, per capire meglio come funziona il loro lavoro.
Com'è iniziata la collaborazione con Gardaland?
Lo studio che si occupava della produzione musicale di Gardaland stava mixando una serie a cartoni animati (Rat-Man) di cui avevamo fatto la colonna sonora, hanno sentito le cose che facevamo, sono piaciute e ci hanno proposto di provare a scrivere musiche e canzoni per il Parco. Anche queste sono piaciute e... abbiamo continuato per anni!
Come si scrive una canzone per un parco a tema?
I temi dei vari anni sono a tutti gli effetti canzoni e quindi ricadono negli stilemi e nelle strutture tipiche del pop. A livello si testo si parte sempre da un confronto con la Direzione Artistica su quali sono gli aspetti chiave o le novità dell'anno e si cerca di inserirli nella narrazione della canzone, che per noi è sempre una piccola storia. Mentre per le melodie, al netto della creatività (che deve sempre farla da padrona), a volte ci sono sonorità, armonie e scale più funzionali di altre a trasportarti più velocemente in una determinata atmosfera. Uno dei nostri punti di forza è la capacità di cogliere queste sfumature!
Di quali altri parchi avete fatto le musiche?
Quella con Gardaland è stata la prima collaborazione in questo campo ma le nostre capacità sono state molto apprezzate e i riscontri molto positivi, tant'è che poi abbiamo scritto musiche e canzoni anche per Rainbow Magicland, Miragica, Europa Park (Germania) e Port Aventura (Spagna).
Come vi siete mossi per comporre?
Una direzione artistica con le idee chiare è molto importante in questi casi. In generale nei parchi di divertimento le attrazioni hanno delle tematiche ben definite e queste di solito comprendono anche reference stilistiche musicali. Se l'attrazione si rifà ad esempio ad un film famoso o ad un'ambientazione specifica (pirati, jungla, fantascienza, ecc) lo "spazio di manovra musicale" è ben definito. La parte difficile del lavoro è riuscire ad essere artisticamente espressivi rimanendo in tema e senza mai banalmente copiare. Una skill decisamente importante per noi è quella di riuscire a interpretare le richieste nel modo migliore.
Sono canzoni che vengono riprodotte incessantemente all'interno del parco. Come funziona per i diritti d'autore?
In generale i parchi hanno la stessa logica dei concerti e dei teatri: è tutto legato alla quantità di biglietti e al prezzo a cui vengono venduti. Gli anni della pandemia, come si può immaginare, sono stati un disastro... Soprattutto considerando che molto spesso (specie in Italia) la prospettiva di incassi di Diritti d'Autore viene considerato come una delle voci del budget di un progetto. Attualmente il Diritto d'Autore viene gestito attraverso una rendicontazione analitica, quindi va da sé che, se un brano è bello, ha molti passaggi.
Per quali attrazioni o aree tematiche avete composto brani specifici/musiche? Come si differenzia il processo creativo in questi casi?
Negli anni, oltre alle canzoni di presentazioni del Parco (jingle dell'anno, jingle tematico di Halloween o Natale) e agli spettacoli del teatro, abbiamo realizzato musiche per Raptor, Ramses, Mammuth, Inferis, il villaggio del West, l'albero di Prezzemolo e altri. La produzione è complessa perché è a 360°: idea iniziale, stesura e arrangiamento, testo, scelta delle voci, registrazione, mix e mastering. Il tutto in tempi generalmente strettissimi e spesso con qualche cambio di rotta in corso d'opera. Il nostro è un lavoro bellissimo ma anche complicato!
Come avete bilanciato la necessità di creare musica coinvolgente con quella che non diventi invasiva per i visitatori?
Le canzoni principali (le sigle, per così dire), i jingles, le musiche dei balletti, degli show e degli spettacoli teatrali devono essere temi forti, di grande impatto, molto riconoscibili e caratterizzanti. Anche dal punto di vista del testo! Mentre le background music pur restando comunque in linea con lo stile scelto per l'attrazione devono essere... background, appunto! Devono essere interessanti nel momento in cui, magari in coda, vuoi ascoltarle e distrarti un po' ma devono anche riuscire a non distogliere l'attenzione da quello che offre il Parco.
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L'articolo Garda La La Land: chi e cosa c’è dietro la musica dei parchi di divertimento di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2025-06-24 11:00:00
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