"HappySad": Ceri e Franco 126 hanno trasportato "Attenti al lupo" nel 2020

Nel nuovo brano il produttore e il rapper romano riprendono la linea vocale della canzone di Lucio Dalla, con il benestare entusiasta di Ron, autore del brano. Un tuna bowl virtuale con il duo, ormai inseparabile, per parlare di amicizia e dischi in arrivo

Ceri e Franco126 - ©tommybiagetti
Ceri e Franco126 - ©tommybiagetti

Li raggiungo al telefono all’ora di pranzo. Risponde Ceri, mi dice d’aspettare un momento ché Franco è andato a recuperare il pranzo portato dal delivery. Cosa mangiate? "Una trendata pazzesca da un ristorante mega fighetto che fa avocado, tuna bowl… la wave con Franco è questa", spiega ridendo. Nel frattempo torna Franco, che è romano, e dunque t’aspetteresti una gricia o una carbonara. E invece: "Il cibo romano è buono, ce piace, però a una certa c’hai trent’anni…", dice. 

Insomma, il morale è alto nonostante il periodo. I due hanno appena pubblicato HappySad, un singolo che cita la linea melodica di Attenti al Lupo di Lucio Dalla e parla della rottura di un’amicizia.

Per i due è il nuovo capitolo di una lunga collaborazione: Ceri ha prodotto disco d’esordio di Franco126 Stanza Singola (Bomba Dischi, 2019) e in questi giorni stanno finalizzando il seguito. Parleremo di tutto questo, e di come mangiare sano.

Ormai siete collaboratori di lungo corso. 

C: Non ci siamo mai fermati. Tendenzialmente da Stanza Singola in avanti non abbiamo mai smesso di beccarci.

 
 
 
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Raccontateci la genesi di questo pezzo.

C: Avevo questo beat che richiamava molto certe sonorità italiane, su cui facevo girare la melodia di Attenti Al Lupo di Dalla. Volevo lavorarlo con qualcuno che fosse molto italiano nel modo di cantare e scrivere. Franchino era perfetto per questo. 

F: In realtà Ceri mi fece sentire il beat di HappySad nell’estate 2019, in tour. Ce l’avevamo lì da parecchio. È una canzone che ha una certa, ormai.

Perché questo omaggio a Dalla?

F: È successo a cazzeggio: senti come ci starebbe! Abbiamo volato, era brutto non provarci, ci si appoggiava decisamente.

C: Ci piaceva, funzionava. Ma dovevamo chiedere l’autorizzazione a Ron, che è l’autore. Franco gli ha scritto inizialmente su Instagram, ma non è pratico dei direct message e quindi non l’ha visto. Così ha mandato una mail ufficiale. Ci ha risposto il suo agente booking dicendogli che gliel'avrebbe girata. E il giorno dopo ci ha risposto. 

Che gli hai scritto esattamente?

F: Te la leggo testuale. "Ciao Ron, sono Franco, ti scrivo anche a nome del produttore Stefano Ceri. Per il suo disco solista abbiamo scritto una canzone che riprende il tema di Attenti al Lupo, cambiando completamente il testo. Il pezzo si intitola HappySad. Ci piacerebbe farlo uscire, ma abbiamo bisogno del tuo consenso. Ci tengo a precisare che non l’abbiamo fatto con l’intento di guadagnarci, ci piacerebbe solo farlo uscire. Te lo allego così che tu possa ascoltarlo".

Ron che ha risposto?

F: Aspe', ti leggo cosa ci ha scritto. "Ciao Franco, piacere di conoscerti. Ho ascoltato HappySad e mi è piaciuto molto, mi sembra che le nuove sonorità siano interessanti, nuove, se posso dire, rispetto a tante cose che escono". Grande Ron, rispetto estremo.

Ma voi eravate fan di Attenti al lupo? Io, personalmente, ci sono arrivato a noia a furia di ascoltarla.

C: Assolutamente! Le melodie che abbiamo ripreso sono proprio fighe. L’immagine della casetta piccola così e l’atmosfera feliciona mi fanno volare.

F: Mollica mi aveva raccontato della storia di questo pezzo. Lo scrisse Ron, ma non era nelle sue corde. Dalla allora gli disse che voleva cantarlo lui, che con la sua vena di pagliaccio e giocoliere sarebbe arrivato di più. Nel video, infatti, c’è anche il balletto, che ha aggiunto molto. È vero che a volte un pezzo rende di più nelle mani di altre persone. Con Ron avrebbe spaccato è certo, però Dalla era più adatto per un pezzo del genere. 

Ceri e Franco126 - ©tommybiagetti
Ceri e Franco126 - ©tommybiagetti

Questo aneddoto replica bene il vostro metodo di lavoro su HappySad: tu, Franco, scrivi su spunto di Ceri per Ceri, ma canti tu. 

F: Ora che mi ci fai pensare è esattamente così.

Sbaglio o c’è una citazione anche a Freed from desire di Gala? 

F: Fa un po’ nanananana, in effetti (rumore di forchette di carta in sottofondo, ndr)

C: Credo sia una cellula melodica simile, ma è completamente diversa. Può ricordarlo, però non è intenzionale.

Di che parla il testo?

C: Avevo questo incipit testuale: "Avevo un amico che", spunto per parlare di storie di amicizie tanto intense che poi si sono auto distrutte per l’intensità del rapporto. L’idea era parlare di un certo tipo di persona che, più o meno, tutti ritrovano nella propria vita. Volevo partire da una mia esperienza per cercare di descrivere una situazione più ampia.

Franco, come ci hai lavorato sopra?

F: HappySad era una scritta che Ceri aveva visto sulla gomma di una scarpa di una ragazza in metro. È una cosa che io non direi mai nella mia vita, ma mi piaceva l'idea di entrare nel suo mondo. Ho cercato di trasporre il concetto in parole. Ho fatto una cosa più simile a quando scrivo per altri. Scrivevo per Ceri, ma la cantavo io. Il testo è generico, chiunque può ritrovarsi.

Ceri e Franco126 - ©tommybiagetti
Ceri e Franco126 - ©tommybiagetti

Questo pezzo parla di qualcuno? È dedicato a qualcuno? 

C: Questa canzone parla di un mio amico con cui ho scazzato tempo fa. Volevo parlarne, per me era importante. Dopo averlo ascoltato, mi ha scritto dicendomi "mi ritrovo molto in quel pezzo". Franco c’ha preso. 

F: Abbiamo più volte corretto il testo. Il finale l’abbiamo scritto in studio: Ceri voleva una strofa risolutiva, perché non voleva che il pezzo rimanesse sospeso.

C: Con questo mio amico, in tempi recenti, ho ripreso i rapporti, quindi volevo una sorta di lieto fine. Franco, però, si è opposto e ha detto che era meglio il finale aperto: è più bello dare libera interpretazione a chi ascolta.

Franco, esiste una differenza fra paroliere e liricista? Laddove paroliere è Mogol, mentre liricista è chi scrive testi rap.

F: Personalmente mi sento sempre più paroliere e sempre meno liricista. Anche se la matrice è sempre quella del rap, soprattutto per via del vocabolario. Quella roba lì è stata la mia palestra. Le mie metriche sono rap, mi piace quando i testi son quadrati, le sillabe contate e precise. Continuerò a rappare, usciranno parecchie cose rap nel prossimo futuro. Il mio percorso, però, ora è più quello di paroliere e cantautore.

Ceri, parliamo della tua produzione solista. Mi sembra che tu stia adottando un'anti-strategia: pubblichi solo quando hai voglia, incastrando la tua roba fra i mille altri progetti di cui sei perno (come quello di Frah Quintale).

C: È abbastanza così. Pur dandomi delle scadenze, la mia musica parte fuori dallo studio in base alla mia vita. Richiede le giuste energie, e con il tempo vorrei dedicarle più risorse.

F: In merito a 'sto progetto di Ceri… Voglio aggiungere una cosa. Rispetto ad altri dischi di produttori che so' spesso un accrocchio, Ceri ti porta a fare una cosa che non faresti. Non avrei mai ripreso Attenti al Lupo, cantato su un beat elettronico, e renderlo HappySad. Ceri ti fa fare quello che vuole lui: questo è il suo plus. 

C: Da paura, grazie, che bella sviolinata! (ride, ndr)

Qui vediamo l’effetto della trendata. Come va il pranzo?

F: È bono.

C: È il Pack Choi, bro. Non conosci? È una costa un po’ più piccola.

F: Un po’ più di salsa miso in più ci voleva sulla tuna salad, secondo me. Sono stati parsimoniosi. Avocado bono e le patate pure.

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L'articolo "HappySad": Ceri e Franco 126 hanno trasportato "Attenti al lupo" nel 2020 di Carlo Pastore è apparso su Rockit.it il 2020-11-23 12:00:00

Tag: singolo

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