Hyperprog, bipolare, Palma de Majorca

Prima con il nome Emperor Pancreas, poi con uno più latineggiante (ma che non ha niente a che fare con il pop becero). Ora il polistrumentista e autore Gioele Maiorca esordisce con "Eroma", 12 tracce disorientanti e belle sulla fine delle relazioni. Qui il racconto di chi è

Palma de Majorca - foto stampa
Palma de Majorca - foto stampa

Gioele Maiorca in arte Palma de Majorca, di origini siciliane, nasce in Trentino Alto Adige. Ora è di base a Milano, e lavora principalmente nel mondo delle vendite e del customer support, ma anche come come sound e graphic designer per il collettivo artistico Borlottee.

Eroma è il suo primo album (2022, per Wires Records): un disco dall’atmosfera ansiogena e bipolare. Disorientante, notturno. "Hyper prog", come lo definisce il suo stesso autore. Nonostante il nome porti verso becere sonorità latine, le sue canzoni sembrano uscite dalla dimensione parallela dei film di Lynch. 

Lo incontriamo per conoscere meglio il suo progetto.

Con quale strumento hai cominciato a fare musica?

Ho iniziato con la tromba verso i 13 anni, ma per motivi economici non ho potuto percorrere questo percorso a livello accademico. Poi, c'è stato il basso, e mio fratello maggiore: vedendomi appassionato ai Soviet Soviet e al modo in cui il cantante suonava il suo strumento, un giorno mi regalò un SDGR (una sottomarca di Ibanez). Aveva capito quanto fossi appassionato – anche lui è forte, e ha suonato in vari progetti quando era ragazzo). Da lì ho cominciato a suonare per davvero. Ora, sono dieci anni che faccio musica.

Con chi collabori?

Ho collaborato negli studi di Centuries Reverb e La Buca Recording per concludere le fasi di registrazione e mixing del mio primo disco, Eroma. In particolare ho lavorato con Davide Chiari (Tin Woodman e Lancaster) e Stefano Vanoni di Revolver Mastering e bassista dei Lancaster. Collaboro anche con Wires Records, l’etichetta in cui sono attualmente, come fotografo.

Quali sono i tuoi ascolti e a chi ti ispiri?

Durante il periodo in Home Studio ascoltavo molto: Arca, Sophie, Kanye West, Tyler, The Creator e Bon Iver. Anche se le mie ispirazioni sono: King Gizzard And & Lizard Wizard, Swasn, My Bloody Valentine, GY!BE, Iosonouncane, Andrea Laszlo de Simone, Dan Deacon, Brendan Byrnes e Mild High Club.

Palma de Majorca - Foto stampa
Palma de Majorca - Foto stampa

Come e quando nasce Eroma, il tuo primo disco?

L’idea di Eroma nasce nel gennaio 2020 durante un enorme periodo prolifico. In quel momento avevo scritto oltre 100 demo con chitarra e voce. Poi, arrivò il lockdown. Durante quel periodo ho sperimentato tanto a livello musicale, tant'è che mi venne in mente di riprovare a fare un album. Tempo avevo un altro progetto solista chiamato Emperor Pancreas, ma per varie ragioni non sono riuscito a concluderlo.

Cosa significa Eroma?

Eroma parla della fine di una relazione e delle sue conseguenze. L’album è diviso in atti: la parte femminile e la riscoperta di emozioni sopite; la parte maschile e l'affrontare la propria solitudine. C'è infine, un ultima parte, che parla di un futuro intangibile e indecifrabile.  

Progetti futuri?

Ho in programma delle uscite per il 2023 e in futuro un secondo album che è già in lavorazione, ma mi fermo qui, non voglio spoilerare.

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L'articolo Hyperprog, bipolare, Palma de Majorca di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-10-28 17:00:00

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