Il cervello in fuga, verso la stand-up comedy

Antonio Preziosi è un cantautore irpino con la passione per la recitazione. Nel suo nuovo ep fonde questi due mondi per insegnarci che tutti gli artisti condividono le stesse difficoltà

Il cervello – foto di Francesco Rinaldi
Il cervello – foto di Francesco Rinaldi

Antonio Preziosi – in arte Il cervello – nella vita ha fatto un po' di tutto. Dopo aver scritto come giornalista di cinema, musica, letteratura e videogiochi si è dedicato alla lettura dei tarocchi. "Oltre i testi delle mie canzoni, mi piace scrivere, da anni coltivo il sogno di pubblicare alcuni racconti", dice. Da poco si è tuffato nella recitazione seguendo corsi di stand-up comedy, a cui ha dedicato anche il suo ultimo disco. Si chiama Stand-Up Comedy e parla di quanto la vita del comico e quella del musicista siano simili. Abbiamo incontrato Il cervello per farci raccontare cos'hanno in comune questi due mestieri.

Quando hai cominciato a suonare?

Ho cominciato a 13 anni, quando chiesi a mio nonno di regalarmi un basso. Ero e sono un fan sfegatato di Flea dei Red Hot Chili Peppers, e da lì è iniziata la mia prima fase nel mondo della musica emergente. Ho militato in band pop punk, punk-rock, metalcore, nu metal e itpop. Successivamente ho deciso di appendere "momentaneamente" il basso al chiodo e ho iniziato a rappare, screamare e studiare canto. Percorso che ancora oggi porto avanti con Olly Riva degli Shandon e Giuseppe Relmi.

Con chi collabori?

Per questa terza fase del mio percorso musicale, ho collaborato e collaboro con la producer e cantautrice VittoriaLO (ha lavorato sul brano Ricordati di me e Dammi un buon motivo (acustica) dal nuovo EP, Stand-Up Comedy. Collaboro anche con Daniele Martone, cantautore lombrado, e Alessia Goione, la mia corista – nonché cara amica – da tantissimi anni. Mi sto aprendo però a nuove collaborazioni che arriveranno a breve.

Il cervello – foto di Francesco Rinaldi
Il cervello – foto di Francesco Rinaldi

Come definiresti la tua musica?

Energica, spirituale, oscura e piena di speranza. Un mix tra rap, pop, punk, elettronica e metal. Un crossover fatto a modo mio.

A chi si ispira la tua musica?

Mi ispiro ai Linkin Park, Slipknot, Korn, Sum 41, Blink-182, Franco Battiato, Einsturzende Neubaten, Nick Cave, Johnny Cash, The National, Machine Gun Kelly, Blackbear, David Bowie. Di artisti italiani, Caparezza è sempre stato un mio punto di riferimento, Battiato come ho detto poco fa, Daniele Silvestri, Samuele Bersani, Jovanotti, Lucio Dalla, Simone Cristicchi, J-Ax, Tre Allegri Ragazzi Morti, Shandon, Vinicio Capossela, ho gusti molto vari. Dipende molto da album ad album. Cambio continuamente. È la fortuna di non avere autori che mi scrivono le canzoni, posso essere ciò che voglio senza sottostare ad alcun vincolo. Ho una label che mi ha dato fiducia e mi lascia esprimere in modo libero, come la mia stessa immagine: sono io, non ho alcun team dietro o altro che curi le mie idee, e con i tempi che corrono, questa cosa mi rende molto fiero di me stesso. Grignani aveva ragione quando scrisse La fabbrica di plastica, tanti artisti oggi sembrano fatti in provetta, io mi oppongo a questa ideologia.

Qual è il significato di Stand-Up Comedy?

Dopo l'album La crisi ho attraversato un periodo molto oscuro. "Crisi" dal greco Krisis, vuol dire "scelta", "decisione" e mi sono reso conto di dover scegliere tra lasciare la musica o proseguire, nonostante le difficoltà, le disillusioni e la delusione cocente. Penso che se qualcosa fa parte della tua anima, del tuo cuore, difficilmente puoi mettere a tacere quella parte di te. L'anno scorso ero in contatto con un produttore musicale molto noto, gli avevo inviato delle demo, testi e musiche lontane dal crossover, dal nu metal, e che abbracciavano sonorità più rap e punk rock. Qualche mese dopo, alcune delle mie idee, erano state vestite su un artista mediamente noto, non ti nego la delusione e il dispiacere. Con i tarocchi è stato più difficile "appropriarsi" dell'idea, perché in Italia, nella musica, sono stato uno dei primi a portarli in modo serio e conscio dei significati di ogni singola carta. Per me i tarocchi sono una cosa seria, non una moda, come lo studio della filosofia e dell'esoterismo, mondi che spesso sono presi di mira per "moda" e raccontati in maniera davvero pessima.

In ogni caso, ho vissuto un paio di mesi sotto shock, poi ho deciso di reagire e continuare nonostante i torti e i colpi. Per pensare ad altro, ho iniziato a frequentare delle serate di Stand-Up Comedy, sono un grande fan di Gervais, Carlin, Andy Kaufman, Lenny Bruce e in Italia, Stefano Rapone. Un mio sogno insieme alla musica, è diventare uno stand-upper, e in ogni caso, potrei ugualmente provare la carriera, un giorno. Una sera, ho sentito una comica emergente scendere dal palco e dire ai suoi colleghi: “sogno da una vita che questo sia il venerdì giusto, quello in cui diventerò famosa, conosciuta, e invece arriva il solito raccomandato, finge di fare la gavetta e diventa qualcuno al posto mio, al posto nostro. È solo un altro, venerdì… solo un altro venerdì…”

In quel momento, mi sono reso conto che la vita di noi emergenti musicali è molto simile a quella dei comici: aspettiamo sempre quel venerdì che cambierà le cose prima o poi. La notte, tornato a casa dall’evento, ho iniziato a scrivere i testi delle nuove canzoni contenuti in questo piccolo EP, ovvero la parte 1 dell’album. Anche se dal titolo non sembra, Stand-Up Comedy, il mio nuovo EP, è un album romantico. Racconta come ho reagito di fronte alla fine di una storia d’amore a più riprese, alle delusioni sul mondo del lavoro, e di come abbia trovato alla fine del percorso l’amore per me stesso, il più importante. Ed è una lettera d’amore alla musica, mia musa ispiratrice insieme alla comicità.

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Ricordi di qualche tuo live recente o passato?

Dopo aver suonato i nuovi brani, ricordo l'accoglienza davvero calorosa da parte di tanti ascoltatori, anche se in molti mi hanno consigliato di proseguire anche con il sound nu metal che mi ha contraddistinto per tanti anni. Stand-Up Comedy è stato uno splendido esperimento, un altro modo di scrivere e di pensare la mia musica, ma il mondo che porto dentro è vasto e c'è spazio per tutto.

Progetti futuri?

Esternamente alla musica, uscirà un mio saggio su una sit-com da me molto amata, sto già lavorando al nuovo album, ma oltre il nuovo disco usciranno anche delle canzoni disconnesse, oltre a nuovi featuring con altri artisti del suolo romano, campano e lombardo. Un altro sogno è scrivere testi per altri artisti, diciamo che questo sogno in parte è già accaduto (nel modo sbagliato) però mi è servito a rendermi consapevole di ciò che posso dare nel mondo della musica.

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L'articolo Il cervello in fuga, verso la stand-up comedy di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-06-22 19:19:00

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