L'inizio dei 10 anni di Domenico Sacco

In arte è Domingo S. Myself e con il suo nuovo disco sancisce i 10 anni di attività tra l'amore per il pop anni '60 e '80

Domingo S. Myself – foto stampa
Domingo S. Myself – foto stampa

Domenico Sacco, classe 1981, in arte Domingo S. Myself, arriva da Messina. Musicista autodidatta, collezionista di emozioni e ascoltatore onnivori, mette in musica i suoi stati d’animo senza fretta, ma con lucidità. RetroSpectacular Celebration 1525 è il suo ultimo lavoro: un dialogo col passato, una riflessione sul tempo e sul senso di continuare a suonare anche dopo 10 anni dall'inizio. Non ama definirsi, né promettere. Aspetta l’onda giusta. E intanto, racconta.

Quando hai iniziato a fare musica?

Dopo i 20 anni, ho sentito l'esigenza di mettere in musica i miei stati d'animo e, avendo studiato pianoforte da molto giovane, mi sono riavvicinato allo strumento da autodidatta, oltre a prendere lezioni di canto. Dopo anni di scrittura e fantasie sonore, finalmente, trovo coraggio e occasione per poterle realizzare, pubblicando i miei primi lavori.

Collabori con qualcuno?

Attualmente, non ho collaboratori ma ho lavorato con Alessandro Magnisi, Mario Ansaldo (musicisti/produttori delle mie parti) e Angelo Pepe che ha diretto 4 miei video clip.

Domingo S. Myself – foto di Alessandro Magisi
Domingo S. Myself – foto di Alessandro Magisi

Che genere di musica fai?

Non definisco la mia musica come un genere specifico, semmai come un puzzle di ispirazioni acquisito con ascolti abbastanza onnivori, da avere vasta scelta sul modo di esprimere un concetto. Ho ascoltato di tutto, oltre ad infestare casa di CD e qualche vinile; assistere decine di concerti anche all'estero. Ma se devo essere selettivo, penso che tutto il pop del ventennio tra metà '60 e metà '80 sia stato più influente per la mia crescita, pur non disdegnando quello che arriva dopo.

Come è nato il tuo ultimo lavoro?

Il mio ultimo lavoro, RetroSpectacular Celebration 1525, è un concept album che cade al 10° anniversario della mia attività. La genesi parte dal chiedermi se tutto ciò che ho fatto (non solo in musica e non solo nell'ultimo decennio) sia attuale, meritevole di esser perpetuato o da sostituire. Così facendo, riprendo qualche mio vecchio brano e, invece di re-interpretarlo a cover, rispondo 10 anni dopo a quel che mi chiedevo allora. Ovviamente, tutti gli stati d'animo vissuti durante la stesura hanno influito. Ho spaziato in lungo e in largo, offrendo molto sul mio vissuto e uno sguardo su ciò che accade attorno.

Domingo S. Myself in studio – foto di Alessandro Magnisi
Domingo S. Myself in studio – foto di Alessandro Magnisi

Come vanno i concerti?

La mia attività live è stata sporadica ma ricordo, nel 2013, di aver aperto per Mario Incudine. Ho la sfortuna/fortuna di non aver contratti per un tot di lavori da fare e consegnare in un tot di tempo. Questo fa' sì che potrebbe essere l'ultimo lavoro (come in ogni cosa nella vita), come è vero che, se dovessi sentire qualcos'altro da dire, potrei farlo.

Progetti futuri?

Aspetto il fluire delle emozioni e, dunque, delle ispirazioni. D'altronde, se non ho nulla da dire, non ho nulla da dare.

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L'articolo L'inizio dei 10 anni di Domenico Sacco di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-06-11 11:21:00

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