Maratona Milanosport

Come La7 ma senza inviati da brutalizzare, la punk band milanese si sta per lanciare (con il nostro zampino) in un’impresa folle ed eroica. Suonerà per 12 ore filate il suo ultimo disco, “Concrete”. Per raccontare la svalutazione subita dalla musica attraverso lo streaming

Milanosport - foto stampa
Milanosport - foto stampa

Quanto valgono 12 ore di musica? Secondo lo streaming, circa 87 centesimi. Questo è il calcolo che hanno fatto i Milanosport, band milanese che ha da pochissimo pubblicato il suo primo disco Concrete, dove i ritmi ossessivi della vita nella metropoli prendono la forma di un alienante post punk su cui reggersi, per non lasciarsi ricoprire dal catrame che scorre intorno. È un disco che parla delle meccaniche che guidano la contemporaneità, dove il lavoro ha finito per infilarsi capillarmente nella vita di ciascuno di noi, togliendo lo spazio per quasi tutto il resto.

Il mercato discografico, così svalutato, non è affatto al di fuori da questa crisi. Da qui l'idea: una maratona di 12 ore di live. "Non vogliamo però essere ipercritici o moralisti nei confronti del sistema del quale facciamo parte, piuttosto abbiamo il desiderio di dimostrare come la dimensione live sia la veste più consona e vera dell'espressione musicale", racconta la band. Perciò l'appuntamento è sabato 20 aprile a Base Milano, dalle 11 alle 23, durante l'evento chiamato 0,87 - A Concrete Music Performance. L'evento sarà in diretta anche sul canale TikTok di Rockit, mentre dalle 19 alle 21 ci sarà anche la possibilità di assistere di persona allo show. Abbiamo sentito la band, per sapere come si stanno allenando per questa follia.

Come ci si prepara per suonare 12 ore di fila?

Se lo sai diccelo, perché noi non ne abbiamo idea. Probabilmente è impossibile prepararsi per una maratona del genere. Forse è più facile prepararsi spiritualmente: la consapevolezza di essere folli abbastanza per pensare ad un evento del genere è quasi esaltante. Dal punto di vista fisico speriamo nell'effetto Forrest Gump: ti metti a correre e non smetti più.

Come sarà strutturata la performance? Suonerete solo Concrete o prevedete anche delle divagazioni per non impazzire?

La performance sarà strutturata in maniera molto lineare, ripeteremo la tracklist dell'album nell'ordine prestabilito ora dopo ora, semplice ed estenuante. Forse riusciremo a farci aiutare da qualche Milanosport aggiunto che vuole condividere questo viaggio, però come linea di principio puntiamo a non avere troppe distrazioni e non uscire dal seminato, dal momento che l'obiettivo è proprio quello di impersonare una riproduzione meccanica, un loop umano. Non possiamo garantire del tutto che qualche momento di sclero musicale/emotivo/fisico possa accadere, alla fine siamo essere umani, non algoritmi.

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Chi sarà quello che avrà bisogno di una pausa per primo?

È partito il toto scommesse tra noi. I bookmakers inglesi puntano sul batterista, per ovvi motivi di sforzo fisico, ma vedremo chi riuscirà ad avere la meglio su altri nemici, quali il tabagismo e la mancanza di cibo, staremo a vedere. Forse ciò che ci preoccupa maggiormente la ripetitività delle canzoni. C'è però da dire che questo album è un amore ancora fresco per noi, quindi questa potrebbe essere una buona occasione per scoprirne sfaccettature ancora inediti..o per odiarlo del tutto, chissà.

Chi vi ha ispirato?

Le baccanti e i riti orfici, Faber Moreira (se non conosci googla), le Endurance di Interstellar ed Enrico Mentana. Scherzi a parte, più che qualcuno, qualcosa: il senso stesso della comunicazione di Concrete si basa, in fondo, su una supercazzola. Tutto ciò che è comunicabile rischia di diventare vittima della macchina del percepito e di perdere di concretezza, l'unica cosa concreta per davvero continuano ad essere solo ed esclusivamente le persone, vittime (come noi, nessun pulpito da cui ergerci al momento) di quella macchina di cui sopra. E' una cosa divertente (che non faremo mai più, forse) con un significato profondo. Accelerazionismo puro?

Cosa volete ottenere con questa maratona?

L’obiettivo di questa performance è concentrare l'attenzione sul rapporto tra artisti e percezione del sé nell’era digitale; abbiamo deciso che la cifra economica spettante agli artisti per la riproduzione meccanica del proprio lavoro potesse rappresentare al meglio il concetto di spersonalizzazione e potenza delle nuove industrie creative, soprattutto la discografia: 87 centesimi per 12 ore di ascolto. Andare ad un concerto equivale a partecipare alla vita di qualcosa che avviene solo in quel momento specifico e che non avverrà mai più nella stessa identica maniera, il che è esattamente l'opposto di ciò che accade schiacciando play su uno schermo. A giudicare dai numeri che registrano i locali e quelli visionabili sui nostri telefoni sappiamo tutti da quale parte pende l'ago, e questo ci ha dato l'idea per organizzare questa performance.

Qual è la canzone che vi stuferà di meno e quale di più, secondo voi?

Quella che ci stuferà di più sicuramente Back in the Loop, per ovvi motivi nascosti nella semantica del titolo, quella che ci stuferà di meno... possiamo dirtelo domenica?

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L'articolo Maratona Milanosport di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-04-18 12:06:00

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