Linea 77 - Milano, 01-12-2000

Suoniamo perché abbiamo i coglioni girati di vivere a Torino, una città che non ti offre un cazzo di interessante. Ci siamo conosciuti quando eravamo “Frikkettoni”, fumavamo le canne e …

Così raccontano i Linea77.



Rockit: Dalla Dracma Rec. alla Earache, cosa è successo, come è nata la collaborazione?

Linea77: Ehh ehh, E’ accaduta la più classica delle situazioni, la ragazza che si occupava di noi prima, ha spedito una busta con cinque CD di cinque gruppi diversi, il nostro lavoro era too much happiness e gli è piaciuto dibbrutto e il giorno dopo ci ha chiamato e ci hanno messo sotto contratto immediatamente.

Rockit: Così dibbotto?

Linea77: Si non abbiamo neanche avuto il tempo di ragionare, dopo tre ore eravamo a Milano a discutere e dopo tre giorni avevamo un contratto di quattro anni e quattro album.

Rockit: Quindi semplicemente un orecchio che ha capito la potenzialità.

Linea77: Si una telefonata che ci ha fatto sbiancare dall’emozione.

Rockit: Una breve storia del gruppo, le influenze, i motivi principali dei Linea 77?

Linea77: Suoniamo perché abbiamo i coglioni girati di vivere a Torino, una città che non ti offre un cazzo di interessante. Ci siamo conosciuti quando eravamo “Frikkettoni”, fumavamo le canne e …..

Abbiamo ascoltato i Rage e da li non abbiamo capito più un cazzo, naturalmente dopo ogni componente ha preso una strada musicale diversa, ma abbiamo sempre continuato a suonare insieme e rema, rema, rema siamo arrivati alla Earache e adesso vediamo. Questo è il secondo disco e speriamo di farne ancora duecento.

Rockit: Quali sono le influenze principali?

Linea77: Edoardo Bennato e Gianni Minà. Naturalmente tutto ciò che abbiamo ascoltato, mettendo insieme le varie teste. Ci interessa molto la scena Hip Hop, il pop, tanto Hip, un po’ di Hop, e tanto anche il trattino che ci stà in mezzo.

Rockit: Come sono andate le vendite di too much happiness?

Linea77: 70 milioni di copie, solo nello Sri Lanka. Allora seriamente non abbiamo dei dati definitivi, comunque ci hanno detto che è andata bene, in Inghilterra ci hanno detto che in una settimana ha venduto mille copie e considerato che nelle altre settimane ha venduto più o meno così, dovremmo essere ricchi, ma non lo siamo quindi……..

Rockit: Vi hanno fregato?

Linea77: In realtà non lo sappiamo ancora, la cosa figa è che dal Giappone ci hanno contattato, hanno visto il video, figata.

Rockit: Invece la prima stampa, uscita in Italia?

Linea77: Abbiamo venduto duemila copie, praticamente venduti ai concerti.

Rockit: Come è andata la Registrazione in Inghilterra, è stata diversa dalle altre esperienze in studio?

Linea77: Bene Grazie. La differenza principale è che questa volta abbiamo registrato professionalmente, mentre precedentemente too much happiness è stato registrato in 9 giorni, con scleri annessi, infatti proprio in quei giorni abbiamo lasciato la Dracma per la quale doveva uscire il CD, praticamente è stato registrato da noi e il capoccia della Dracma che si è messo per la prima volta al mixer. E’ stato molto interessante perché abbiamo registrato dopo il tour, ossia dopo 23 giorni passati in pulmino ad un centimetro l’uno dall’altro, puzze varie, cazzate , vomiti. Dopo qualche giorno ci siamo ritrovati in un posto sperduto tipo the blair witch project in un hotel dove c’eravamo solo noi, una vecchietta pazza e suo figlio (dio FA) che aveva dei tic, problemi vari, corridoi bui (buoi) e una hall, lì come cazzo si chiama. La figata è che siamo stati insieme due mesi, poi ci siamo mandati affanculo per ovvie ragioni.

Rockit: Dopo questo contratto, dopo i soldi che avete fatto, cosa fate lavorate ancora?

Linea77: Quel giorno è ancora lontano. Le abitudini sono sempre le stesse, l’unico cambiamento è che ogni tanto facciamo delle interviste telefoniche con l’estero, ma per il resto, insomma non riusciamo a viverci.

Rockit: Ed ora tecnicismi vari - La mossa vincente dei Linea 77 è l’inserimento delle due voci?

Linea77: Può darsi, praticamente non sapevamo cantare e quindi per farne uno ci siamo dovuti mettere in due, la bellezza di questo è che tutti pezzi sono pieni, colmi di cantato.

Rockit: La potenza di un gruppo come il vostro è il legame che si instaura tra i componenti, l’amicizia di anni, anche nei momenti bui con scleri vari?

Linea77: Sicuramente, sai quando ci sono le situazioni tese, e non sai che pesci pigliare (pigli sempre il mio), l’aver passato molto tempo insieme è molto importante.

Rockit: E’ importante che un gruppo abbia origini “povere”, periferiche?

Linea77: Potato music machine, proprio così - perché quando non hai un cazzo da mangiare mangi le patate, ci siamo costruiti da soli, come il Silvio. Infatti siamo quelli che per molto tempo hanno girato facendo guadagnare i gestori dei locali, mentre noi mangiando un cazzo di panchito all’autogrill tornavamo sempre con le tasche vuote.

Rockit: Di cosa parlano i testi, non nello specifico?

Linea77: I testi rispetto a too much happiness sono …………………… più fighi. Prima nascevano da situazioni estemporanee e meno legate al vissuto (più Cavalera), più che altro degli eccessi ormonali, mentre adesso sono più personali, più sentiti. L’atmosfera è sicuramente più cupa, pessimista, legati all’ansia che si respira nella società.

Rockit: Dove in Italia avete avuto un successo inaspettato?

Linea77: A Lecce, c’erano 1700 persone in un posto piccolissimo, forse era un maneggio. Sentivamo nell’aria che il pubblico aveva necessità di sfogare energie, forse anche perché al sud non hanno molte occasioni di assistere a concerti di un certo tipo. Poi naturalmente concerti come il Fireball, beach bum, proprio al beach bum abbiamo capito che era il momento di spingere e spaccare.

Rockit: Data di supporto agli Helmet, che esperienza è stata?

Linea77: Li abbiamo intravisti, è stata la loro ultima data di tutta la carriera, e certamente tra di loro non tirava una bella aria. Per noi è stato figo esserci, perché comunque sono gli HELMET, gli abbiamo rubato il tappeto della batteria

Rockit: Un episodio particolare del tour inglese?

Linea77: L’ inciucio, tra la bassista dei KILL II THIS e il chitarrista degli EARTHTONE 9, è stato molto bello. Il tour, noi l’abbiamo rinominato il “Vomiting Kebab Tour”, per ovvie ragioni. Comunque la data più emozionante è stata quella di Nottingham, un’adrenalina da paura con ottocento ragazzi che si sono spaccati.

Rockit: E invece i concerti che avete visto, che vi sono piaciuti?

Linea77: Mi sono piaciuti i Glassjaw a Milano, prima dei Deftones e naturalmente ci sono piaciuti anche loro, anche se sono stati massacrati dai suoni, gli hanno fatto dei suoni dimmerda. Poi ti posso dire un concerto che non mi è piaciuto per un cazzo : i Verdena. Stop.

Rockit: chi è il più serio del gruppo? e il più cazzone?

Linea77: il più serio credo di essere io (paolo, bassista ndr), in realtà per come viene comunemente intesa la serietà non credo ci sia nessuno di noi che possa ritrovarsi appieno nel ruolo di "serio" io comunque spesso mi prendo i mal di pancia di far le cose più noiose/spiacevoli e di conseguenza mi incarognisco un pò... comunque il vero serio, nonchè modesto è Pietro, il nostro tour manager, lui è il vero Mr. Wolf. Per quanto riguarda l'essere cazzoni siamo invece degli specialisti, non so se uno è più cazzone degli altri, siamo tutti molto bravi in questa disciplina e ci esercitiamo quotidianamente.

Rockit: cosa fate la sera a torino?

Linea77: un cazzo di niente. non che ci sia molto da fare...perlopiù suoniamo, guardiamo film o giochiamo alla playstation il tutto condito da diverse sostanze che madre natura gentilmente ci fornisce x sopravvivere alla noia che a Torino è davvero dilagante.

Rockit: pollice giù o sù? per i seguenti artisti: limp bizkit, aphex twin, beastie boys, korn, napalm death, guano apes, ratm, marlene kuntz, roni size, slipknot, downset, paolo conte, venditti, max gazzè, chemical brothers, prodigy

Linea77: pollice su per : aphex twin, beastie boys, korn, ratm, marlene kuntz, roni size, downset, paolo conte, max gazzè, chemical brothers, prodigy pollice giù per : limp bizkit, guano apes, slipknot, venditti, napalm death

Rockit: adesso che siete conosciuti, le tipe?!?!?

Linea77: è tutto come prima, quelle cose a noi non capitano, e per dirla tutta non è che noi ci guardiamo così tanto attorno. abbiamo inoltre delle ragazze piuttosto gelose e visto che a loro teniamo molto non ci costa nulla astenerci dal fare i marpioni. non saremmo nemmeno capaci, siamo troppo stupidi per autostimarci così tanto.

Rockit: Rockit e le fanze: quanto sono importanti per l'emersione di una band sotterranea come la vostra?

Linea77: sono molto importanti in genere. Per il nostro gruppo sono state molto importanti soprattutto all'inizio, visto che grazie all'assenza di rapporti di interdipendenza (a volte sudditanza...) come quelli che possono avere le grosse testate, le fanze hanno una libertà più o meno totale nelle loro politiche editoriali.

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L'articolo Linea 77 - Milano, 01-12-2000 di Franci è apparso su Rockit.it il 2000-12-01 00:00:00

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