Punkreas - Milano, 15-02-2000

Intervista fatta al jounglesound di milano.



Rockit: 1989(anno di costituzione dei Punkreas)-2000. A 10 anni dall'inizio della storia, cosa resta dei giovani Punkreas?

Punkreas: "Dei giovani Punkreas? Ben poco…siamo abbastanza usurati" "Non siamo più giovani" (risate) "La voglia di emergere da questa merda!"

Rockit: Non ne siete un po' usciti?

Punkreas: "No, in realtà no. È tutto teorico…" "E poi perché uscirne? Si sta così bene. D'inverno fa caldo, d'estate si fanno i fanghi…" "Dalla merda non si esce mai" "ma no, come gruppo stiamo andando bene. Ma in generale la situazione non è idilliaca" "Io sto meglio perché non lavoro…è da 3 mesi che non faccio più l'operaio" (sia il Cippa che il Paletta n.d.f.) "..guarda mi sono andati via i calli dalle mani adesso…" (risate)

Rockit: C'è qualcosa che non è andato come sarebbe dovuto andare? Fino ad adesso…

Punkreas: "Piccole cose, ma per il resto tutto bene…" "Anzi meglio di quello che ci aspettavamo all'inizio forse"

Rockit: In "Cosciente" cantate: "SONO COSCIENTE, MA NON MI SERVE A NIENTE. SONO COSCIENTE. NON ME NE FACCIO NIENTE. È SCONVENIENTE" Che secondo me è una delle frasi più belle del disco….In cui descrivete il passaggio che abbiamo vissuto tutti più o meno in questi anni. Dall'energia iniziale "del consapevolizzarsi", allo stabilizzarsi di alcune prese di coscienza, al vuoto che abbiamo davanti ora. Nel senso…Ok, abbiamo capito che il mondo è così e cosà….e adesso cosa si fa? Lo chiedo a voi. Cosa resta da fare?

Punkreas: "Quella canzone riflette un momento di fastidio e di scoramento che poi può essere condivisa e diffusa a livello generale credo…del fatto che la consapevolezza che si è diffusa a pioggia tra la gente di fatto non ha portato a cambiamenti adeguati alle aspettative… questa cosa rientra un po' nella prima domanda…quando abbiamo cominciato eravamo un po' più massimalisti, fiduciosi… e comunque era facilmente identificabile il nemico con molta facilità e fosse facile schierarsi e prendere posizione. Con gli anni è diventato forse tutto più confuso, non perché non ci siano più amici o nemici quanto perché le capacità di creare aggregazione sono un po' saltate: il modo di trovarsi tra la gente, il sistema del lavoro, non ci sono più i grossi posti dove la gente si trova a tirare l'ora e socializzare, c'è una disgregazione e atomizzazione molto forte. Si fa molta più fatica a ritrovarsi…Ciò non toglie che si verifichino situazioni come quella di sabato in via Corelli di cui difficilmente ci si sarebbe aspettati, in cui 10 mila persone si trovano e dicono "siamo qui, con il nostro corpo perché questa cosa non deve passare"…però è ancora un momento in cui se avvengono le aggregazioni è per contrapposizioni molto forti dove manca però il trasformare la consapevolezza in un apratica politica diffusa…dal basso intendo, perché dall'alto non so se è mai esistita…"

Rockit: Una soluzione potrebbe essere quello dello scappare allora? Andarsene fuori dai coglioni. Magari per ritornare o anche per non tornare mai più. Come cantavate in "vermi" in Elettrodomestico(1997) " per prevenire i vermi, non rimanete fermi! ". Quindi viversela un po' da zingari 'sta vitaccia infame… (lo ska-core di"Zingari")

Punkreas: "Sì. In zingari in realtà noi diciamo che non si può più fare. Abbiamo notato questa cosa abbastanza sconvolgente per cui la nostra società non prevede che tu possa circolare liberamente…come non prevede che tu possa dormire in spiaggia con il sacco a pelo, come non prevede tutta una serie di altre restrizioni e limitazioni a cui purtroppo negli anni probabilmente ci siamo abituati e assuefatti, certe cose sembrano normali…tutto collegato al sistema di diffusione della psicosi generale per cui comunque c'è pericolo, ci sono criminali, tossicomani, etc… quindi siamo rimasti ancora a "Paranoia e potere" (1995): si diffonde paranoia per conservare potere a discapito della libertà personale…"

Rockit: Parliamo del vostro nuovo disco "Pelle", cosa ne pensate? Secondo voi…

Punkreas: "Secondo me è ottimo. Sono soddisfatto anche delle collaborazioni, "strane" almeno per noi…Beh in questo disco abbiamo cambiato il modo di lavorare, non più in presa diretta come avevamo sempre fatto, ma incisioni e sovraincisioni etc… paradossalmente per me questa cosa ha dato al disco un'energia che rende meglio proprio l'impatto del suono del live…" "Diciamo che se tu ascolti i testi comunque rimangono delle belle prese di posizione…non è che tu magari senti il suono un po' più "commerciale" e ti fermi lì. Abbiamo provato a mettere delle innovazioni che non ci immaginavamo neanche ma il messaggio è sempre quello… "

Rockit: Parliamo un po' del suono allora, della produzione. Come vi siete trovati a lavorare con un produttore come Carlo Rossi (Africa United, 99posse,Subsonica..)?

Punkreas: "E' un tipo in gamba. Non gliene frega un cazzo di fare qualcosa che non piace al gruppo... Anche noi aveva un po' spaventato all'inizio con tutti 'sti suoni "poco Punkreas" però alla fine è venuto fuori qualcosa di molto bello…" "Per me è stato un po' estraniante e traumatizzante come metodo di lavoro. Abituati a suonare tutti insieme in presa diretta e passare a suonare uno alla volta, beh… è stato come passare dal fare teatro a fare cinema. Nel teatro c'è un flusso continuo è quello e basta, mentre nel cinema puoi rifare 20 volte lo stesso movimento finché non lo becchi. E un lavoro così, almeno per me come persona, lo trovo un po' spersonalizzante…in realtà poi dei risultati sono contento, il disco suona bene e cattura abbastanza fedelmente "quello che mi è piaciuto del lavoro di Carlo è stato l'aspetto più sonico, più che quello tecnologico ed elettronico, cioè effetti vintage con scatoloni, manopoloni…proprio suoni "vecchi" analogici, da macchine anni '70…piuttosto che accedere a una delle macchine più moderne che puoi avere con tutti i suoni disponibili, andare proprio a ricercare qualcosa, quel suono particolare… a me ha divertito molto questo"

Rockit: I testi picchiano sempre i chiodi su problemi sociali, c'è questo, lo fate senza l'imbarazzo di risultare banali ed è la vostra forza. Da "voglio armarmi", in cui criticate duramente la società USA a "fegato e cuore" in cui parlate del traffico di organi. Le vostre sono prese di posizioni molto nette. Non temete polemiche o boicottaggi vari?

Punkreas: "No, siamo consapevoli del fatto che facciamo queste cose in Italia, dove il mercato già è molto contratto e ci mangiamo via la fetta di mercato quale può essere quella dei fascisti e di forzaitalia…No va beh, non possiamo metterci a fare musica per qualcun altro, l'abbiamo sempre fatta per noi dopodiché se ci sono quelli che si riconoscono tanto meglio per noi proprio perché facciamo dei testi non neutri, quindi tanta più gente raccogliamo per strada tanto più facciamo la nostra parte nella presa di coscienza…che tante volte dici non serve un cazzo, ed è vero…però rimane pur sempre un punto di partenza" "In questi 10 anni dal mercato ufficiale non siamo mai stati sostenuti per cui è una cosa con cui conviviamo da sempre" "E' stato il pubblico semmai che sostenendoci ha messo davanti agli occhi dei mass media i punkreas. Non ci sono mai stati giornalisti, conduttori, editori o produttori che ci hanno spinto…"

Rockit: Va beh, domanda cattiva allora… I Punkreas che hanno fatto un video, i Punkreas che fanno un disco con Carlo Rossi con queste sonorità…a quando i Punkreas su MTV ?

Punkreas: "Ma guarda…a quando gli acari sotto la tua ascella allora?…bisogna giocare a fare gli acari sulla pelle confondendosi con la pelle poi quando farai troppo male qualcuno cercherà di staccarti, ma fino ad allora continuerai a fare il tuo lavoro…giusto perché non proveniamo da nessuna situazione di quelle che ti dicevo che ci ha mai spinto, siamo noi stessi e non ci siamo mai preclusi niente, a meno di situazioni molto più grosse di noi che rischiavano di far vacillare la nostra identità. In questo disco per come è stato fatto, suonato, cantato siamo così tranquilli di non rischiare di disperdere la nostra identità che guarda…" "Poi saranno problemi dei fori della pelle che ci ospitano… per noi MTV ci può anche ospitare poi magari si accorgeranno che non farà bene ad MTV stessa la nostra presenza. Noi continuiamo a fare quello che facciamo…" "A te farebbe schifo che va a livello nazionale una canzone che spiega come fottere le cose a una grande multinazionale come Autogrill senza farsi prendere? Magari la facessero girare!" "Già, a Bologna all'Independent Day che abbiamo fatto per la prima volta "Sosta", al ritorno in autogrill dei ragazzi ci hanno riconosciuto e salutandoci al grido di "sosta" ci mostravano sorridenti la refurtiva. Capisci? E avevano sentito la canzone per la prima volta 2 ore prima…" "Tutto quello che abbiamo fatto si è sempre fermato a Firenze più o meno. Appunto perché non avevamo ne i mezzi ne le possibilità per farci conoscere anche da altre parti. Che poi sia un video su MTV, su RAITRE, RAIDUE,RAIUNO dove cazzo vuoi… però che ha un messaggio ben preciso e che riesce ad andare in tutta Italia…è quello che cerchiamo cazzo! Come Rockit, che via internet se lo vedono in tutta Italia…"

Rockit: Ok Ok ok… a proposito di Internet, collegamento….In "pirati" si parla degli hackers….com'è 'sta cosa? Rapporto punkreas - computer- internet. Come vi destreggiate tra email e WWW? Siete anche voi malati del cyberspazio?

Punkreas: "Non ne sappiamo molto" "Io ho la playstation di seconda mano" "Io ho preso il computer 2 giorni fa" "A me è il controllo che sta dietro a Internet che mi da fastidio. Infatti ci siamo schierati subito dalla parte degli hacker /acari… se ne avessi le competenze lo farei volentieri anch'io.." "beh, comunque la canzone oltre agli hacker tende a sostenere la pirateria di qualsiasi tipo" " Sì perché i veri pirati sono quelli grossi non quelli piccoli. Sono quelli che hanno i soldi per organizzare, per tenere in pugno tutto… ad esempio in Italia, che è pressoché impossibile per un privato cittadino aprire degli spazi. Con la scusa della sicurezza ci hanno messo di mezzo ambulanza, pompieri, agibilità, cioè leggi all'apparenza a favore della sicurezza ma che attualmente servono solo a reprimere l'attività libera. Come si capisce i veri pirati sono quelli grossi. Quelli piccoli sono quelli che attuano delle strategie di autodifesa contro queste espropriazioni…" "ma quella là su MTV era la domanda più cattiva che avevi? Tirale fuori dalla faretra…"

Rockit: Beh, se vuoi te ne faccio un'altra… (nel mentre arriva una cameriera che ci invita ad uscire perché il pub deve chiudere… Bicchiere di vino da finire e poi via… si torna al Junglesound. L'intervista prosegue sui divanetti rossi)

Rockit: Questo disco a delle "cadute" raggae molto poco Punkreas (vedasi l'intro di "sotto esame" e "terzo mondo"). Come lo spiegherete all'ala dura dei vostri fans?

Punkreas: "Cosa gli dobbiamo spiegare scusa ?" "Sono cose che sono venute tutte da noi. Non ci ha messo nessuno la mano, te lo assicuro. Anzi proprio per "Terzo mondo" visto che sapevamo che Carlo ha fatto molto raggae gli abbiamo chiesto dei consigli e lui ci ha detto che andava già benissimo così…"

Rockit: Beh, io insisto un po' su 'sto punto... Prima avete detto che il vostro suono è "più commerciale". Ok. Non può essere oltre che una scelta estetica anche dovuta al fatto che ormai con la musica avete deciso di camparci e quindi…

Punkreas: "Te lo rispiego meglio. Volevamo mettere un tappeto di suoni orecchiabili che funzionasse bene per le orecchie, come suoni, e che nel frattempo facessero entrare nelle orecchie una serie di slogan, di parole. Cioè qualcosa tipo l'operazione contraria alla muzik (quella che ti mettono al supermercato che ti spinge all'acquisto e a riempirti il carrello), un anti-muzik che sia arrotondata su certi punti, perché è innegabile che il suono in certi punti sia meno graffiante, meno sporco, però che ti arriva e nel contempo ti entrano dentro tutta una serie di messaggi un po' subliminalmente. Noi pensiamo che arrivino…Al di là del fatto che l'orecchiabilità è sempre stata una nostra caratteristica. Cioè su un tappeto sonoro duro una melodia che entri in testa…"

Rockit: In effetti in questo nuovo lavoro, molto più che in "Elettrodomestico" (1997), le melodie rimangono parecchio.

Punkreas: "Sì ne sono convinto anch'io. Pensa che di "Elettrodomestico" avevano scritto che era molto orecchiabile, ma a me non sembra, anzi, io lo trovavo molto duro e grezzo…"

Rockit: Passiamo ai Punkreas Live. All'Indipendent day alla fine avete pur sempre diviso il palco con Joe Strummer, e l'anno prima al "Teste vuote/Ossa rotte" e al Warped Tour con Rancid, Bad Religion e NoFx…Emozioni particolari? O ormai vi siete delle star che non si emozionano più per nulla?

Punkreas: "Ma dai ma che cazzo dici?" "Io mi sono molto molto emozionato con Joe Strummer, è una persona tranquillissima, alla mano, come me e come te, non ha nessun problema, se vuoi bere qualcosa con lui ti dice dai beviamo…bello, mi son fatto autografare la chitarra" "A me ha emozionato tantissimo vedere tutta quella gente davanti, che le emozioni più grandi te le da il pubblico. Con tutti quei gruppi stranieri in cartellone, comunque quando siamo saliti noi c'è stato un bel macello !….con gli altri, si va beh…c'era il tipo degli Offspring lo vedi ti dice 2 parole in inglese, te non capisci un cazzo e via, magari mi ha insultato boh…" "Io poi però preferisco suonare nei posti piccoli, l'emozione, il contatto corporeo con la gente…la gente che si arrampica sulla batteria, che fa tremare e vacillare gli ampli. C'è qualcosa di più. Come emozione, come piacere di suonare è meglio 1000 persone sul e sotto il palco che 10000 tenute a 5 metri dalla security…"

Rockit: Adesso a un altro punto dolente… il video di "Sosta", me ne parlavate prima a "microfono spento", cos'è che non è andato?

Punkreas: "Hai detto bene. Dolente. Il video fa schifo. Non abbiamo ancora deciso. Cioè l'abbiamo fatto…ma per adesso è dentro là (nel cestino n.d.f.)… magari lo tireremo fuori…boh, vedremo se ritoccarlo…" "…comunque ci siamo trovati malissimo, davvero, con il regista e con tutta la casa di produzione (Tagliabue per la Filmaker di Milano, anche se non so se dovevo scriverlo ;-) ) Si è dimostrato veramente impreparato… non credo che abbia lavorato male, cioè non sapeva proprio lavorare. Che è diverso." "Ci hanno preso per i 5 pirla che avevano trovato il 6° che metteva i soldi e allora facciamo una pirlata così siamo contenti tutti…" "Non è esplosivo come avremmo voluto che fosse !!!" "Magari non lo facciamo uscire, perché piuttosto che mandare in giro una schifezza ci mettiamo lì e vediamo…boh. Vedremo"

Rockit: Sarà 1 ora che parliamo. Io ho la gola secca e ho finito le domande. Ma i Punkreas si sono fatti prendere …

Punkreas: "ma non ne hai più di domande cattive?"

Rockit: Quanto c'è di Punkreas e quanto di personaggio Punkreas?

Punkreas: "ma che domande del cazzo fai? (risate) Tutti siamo dei personaggi. Io sono un personaggio, tu sei un personaggio, lui è un personaggio…" "Da parte nostra è SOLO Punkreas, il personaggio noi non lo controlliamo…"

Rockit: Domande canoniche finali, se volete rispondete altrimenti non fa nulla: libro da leggere e viaggio più bello che avete fatto.

Punkreas: Libro: "Terminale Uomo" "Tutto il cyberpunk: Dick e Ballard su tutti…" "Io citerei 3 libri: La ragazza di Bube, La morte di Adelchi e Il figlio del cane nano che è di Strobosky, mai sentito ? E' siberiano…" (risate) "Castaneda" "L'uomo che parlava alle capre e l'Isola del tesoro" (risate) Viaggio: "Voghera 1973 " "Marocco 1996" "Micropunta 7 anni fa" "Svezia circa una decina di anni fa" "Milano-Brescia 29-1-2000"

E' tutto. Spengo il registratore. Si accende qualche sigaretta truccata. Chiacchericcio vario e pisciate a nastro in bagno. E poi in salaprove. A sentirsi 3 pezzi del disco nuovo e il Cippa che fa l'imitazione di Beavis…
E

E poi è finita.

Adesso ho solo sonno.

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L'articolo Punkreas - Milano, 15-02-2000 di Stefano 'Fiz' Bottura è apparso su Rockit.it il 2000-02-22 00:00:00

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