Palma de Majorca è il progetto solista di Gioele Maiorca, nato a Rovereto ma ormai immerso da anni nella scena milanese. Autodidatta e allergico alle etichette, ha costruito la sua estetica ispirato da band come Soviet Soviet, Be Forest e i King Gizzard and The Lizard Wizard.
Con una chitarra, un portatile e l’eco dei Black Country New Road, nel suo primo appartamento milanese ha dato vita al suo ultimo singolo, una fuga emotiva impreziosita dal feat con The Bankrobber. Nessun live per ora: Palma preferisce restare in studio, dove può lasciarsi trasportare da ciò che più ama nella musica, la libertà assoluta. Ma sui suoi progetti futuri ci ha lasciato un messaggio in codice nella chiacchierata che trovate qui sotto.
Quando hai cominciato a fare musica?
La mia formazione artistica e nata grazie (e per colpa) dei Soviet Soviet, Be Forest e i King Gizzard and The Lizard Wizard. Ispirandomi a come le due band italiane utilizzavano il basso mi sono addentrato nei meandri delle basse frequenze, mentre gli australiani sotto acidi sono stati la porta per l'inferno chitarristico, in parole molto spicce sono autodidatta.
Con chi collabori?
Collaboro ormai da un sacco di anni con Wires Record, etichetta di Giacomo Oberti (The Bankrobber/Common Flaws), una delle prime persone che ha creduto in me e nel progetto Palma de Majorca, Davide Chiari e Stefano Vanoni, (parte dei Lancaster) per la registrazione di alcune sezioni e mastering. Collaboro anche con alcuni miei amici come per esempio Q1 e Trashpipo che fanno parte del collettivo artistico Borlottee.
Come definiresti la tua musica?
Non la definisco, il mio obiettivo è essere il più libero possibile, senza etichette di sorta, quindi aspettatevi di tutto.
A chi ti ispiri?
La cosa che mi ispira di più è la libertà che hanno alcuni musicisti, mi piace non avere vincoli e vivere davvero la musica, farmi trasportare dalle forti brezze e lasciarmi andare completamente, cosa che percepisco davvero di rado nell’industria, credo che una band italiana su tutte che riesce in questo intento siano i C+C=Maxigross. Gli ascolti che hanno ispirato questo singolo sono Bulldada, Frank Zappa, Oh Sees, Casiopea e potrei andare così per ore.
Come è nato il tuo ultimo lavoro?
La sua genesi nasce nel mio primo appartamento a Milano, quasi 3 anni fa, ero appena arrivato e non conoscevo nessuno, avevo il mio portatile e la mia chitarra, da lì comincio a scrivere ispirato dalla canzone Concorde dei Black Country New Road, il resto è venuto da sé. Verso inizio dell'anno scorso ho deciso di valorizzare il singolo aggiungendo il mio primo feat in assoluto e ho pensato ai The Bankrobber, progetto dello stesso Giacomo Oberti, senza di lui il pezzo non avrebbe mai avuto questa forma e questa intensità. Il brano parla di vicende personali, racconta una fuga dai propri fantasmi e di "evaporati".
Come vanno i live?
Non ho aneddoti riguardanti live perché per il momento ho scelto di mantenere una dimensione in studio per il progetto Palma de Majorca, chissà se a breve cambierò idea.
Progetti futuri?
ልዪዪጎሀቿዪ ሁክ ክሁዐሀዐ ነጎክኗዐረዐ ል ጌዪቿሀቿ የጎ ዐየየዪጎጠቿክፕቿ ቿዕ ዐነርሁዪዐ ነልዪ ሁክ ክሁዐሀዐ የቿጊጊዐ ዕጎ ረዐዪቿ የቿዪ ዒሁቿነፕዐ የዪዐኗቿፕፕዐ.
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L'articolo Nella cameretta di Palma de Majorca di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-08-03 13:40:00
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