La storia degli NFF ha un inizio che ricorda quello di tante altre band: un semplice annuncio pubblicato su una piattaforma musicale, un metodo di incontro decisamente old school, ma sempre efficace per far nascere collaborazioni creative. È proprio da lì che la band veneta decide di partire, sul finire del 2020, in pieno periodo Covid, quando le restrizioni avevano reso gli incontri musicali quasi impossibili.
Con l’avanzare delle prime e tanto attese riaperture post-pandemia, Nicola Falsone (basso), Federico Favaro (batteria, vero Veneziano DOC) e Francesco Scalcon (chitarra e voce) – le cui iniziali daranno vita al moniker della band – iniziano finalmente a muovere insieme i primi passi musicali. La chimica tra i tre è immediata e le prime prove di gruppo segnano l’inizio di un percorso condiviso che promette di esplorare sonorità e idee originali.
“Nonostante la nostra provenienza da contesti musicali differenti – ci spiega la band – fin dal nostro primo incontro “di persona”, avvenuto nel 2021, era chiara per noi l'idea di iniziare a scrivere inediti in italiano”. Un progetto, animato da tre persone che, come tanti, lavorano per vivere ma non vivono per lavorare, preferendo far parlare la musica, il cui fulcro principale è quello di fuggire da quella lunga serie di compartimenti stagni che rispondono al nome di generi. “Non è sempre semplice definire il proprio genere musicale – raccontano gli NFF – noi siamo semplicemente il risultato delle nostre influenze e delle nostre esperienze precedenti. Per semplificare diciamo che apparteniamo alla grande famiglia del rock, con un’inclinazione verso il pop”.
Ed è proprio sotto l’egida di questi due generi che il gruppo pubblica, sul finire del 2022, Introspezioni, il suo EP d’esordio. Una prima prova sulla media distanza che, guardando all’alternative rock e alla new wave nostrana e internazionale – evidenti gli ammiccamenti al sound di gruppi come Timoria e The Slits – compie un profondo "lavoro di ricerca della semplicità, partendo da un qualcosa di più pieno, per poi togliere il superfluo e lasciare l’essenziale".

A quasi tre anni di distanza da questo EP, gli NFF tornano con Vestito Nero, il loro nuovo singolo corredato da un videoclip su YouTube. Un brano nel quale la band veneta compie “un vero e proprio viaggio nella condizione umana, intonando un mea culpa collettivo, che mette in discussione il tempo che scorre, la verità dei gesti e l’autenticità dei volti”.
Rispetto ai brani presenti in Introspezioni, Vestito Nero sfodera un sound ancora più vicino alle impressioni new wave già presenti nel loro esordio discografico, grazie alla comparsa, insieme alla chitarra, al basso e alla batteria, di un synth che si amalgama in maniera estremamente proficua all’impasto strumentale, dando al brano un’atmosfera più levigata e stratificata.
Vestito Nero rappresenta il primo di una serie di singoli che andranno poi a costruire la tracklist del primo disco in studio degli NFF. Un’uscita, attesa nel corso del 2026, a cui la band affiancherà un’intensa attività live, proseguendo un percorso musicale basato in bilico tra rock, pop e suggestioni new wave, senza però mai perdere la propria identità sonora.
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L'articolo NFF, da un annuncio online a “Vestito Nero”: storia di una band nata per caso e cresciuta per scelta di Luca Barenghi è apparso su Rockit.it il 2025-10-22 00:31:00

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