Malastrana - Padova, via mail, 04-02-2004

I rodigini Malastrana propongono un sound che si ispira tanto alle nuove sonorità elettroniche e trip hop, contaminate dall’uso del violino, quanto al Manchester sound di formazioni quali i Charlatans. Sono prodotti da Franz di Cioccio della Pfm.



Cosa significa il vostro nome? Perché lo avete scelto?
Malastrana è uno dei bellissimi quartieri di Praga (città in cui abbiamo “vissuto” nell’estate del 95). Proprio lì si è deciso di formare il gruppo.

Cosa c’è del vostro nome nella vostra musica?
Abbiamo conosciuto una Praga magica, misteriosa, romantica e cupa e da quel ricordo unito alla nostra sensibilità, che poi genera in noi una sorte di ribellione, nasce la nostra musica.

Quali sono le difficoltà che incontra una giovane band che fa la vostra musica nel vostro territorio?
Hai abbastanza spazio per questa risposta? Ci sono solo difficoltà per una giovane band; la regola per noi è stata: porsi un obiettivo, cercare di conquistarlo e una volta raggiunto ( se veniva raggiunto), nutrirsi senza ingordigia delle soddisfazioni, si, perché chissà quando ne sarebbero arrivate altre. Qui in provincia di Rovigo mancano gli spazi per suonare ma anche la mentalità della gente non aiuta ad esprimersi, Un esempio? Tutti suonano, anzi suonavano ( siamo rimasti in pochi, ora la tendenza qui è verso la fotografia o i video) ma nessuno va ai concerti.

Quali sono i vantaggi, invece, di vivere nella vostra zona, per far musica.
I vantaggi sono che puoi facilmente isolarti ed avere uno spazio autonomo dove suonare (parlo di sale prove indipendenti, immerse nella campagna polesana dove quando c’è nebbia non vedi a un metro di distanza) a favore dell’ispirazione e della concentrazione.

Tre dischi stranieri e tre italiani da portare nell’isola deserta.
Restiamo volutamente nel panorama più o meno attuale perché se andassimo più indietro nel tempo non saremmo d’accordo sui 3 dischi da portare nell’isola (questo per dire che le nostre influenze primordiali sono veramente diverse).

Dischi Italiani: “Ko de Mondo” - CSI, “Lungo i bordi” - Massimo Volume, il nostro (per mille motivi)
Dischi stranieri: “Loved” - Cranes, “Homogenic”- Bjork, “Mezzanine” - Massive Attack

Musicalmente da che parte state: Inghilterra o Stati Uniti? O altro?
In questo momento ci sentiamo più franco-tedeschi.

Un buon motivo per venirvi a vedere dal vivo.
Un buon motivo per venirci a vedere è che pochi ci conoscono visto che abbiamo suonato sempre molto di più nella provincia di Rovigo o in altre regioni.

La più bella serata della vostra vita di musicisti.
Nel ‘99 abbiamo aperto un concerto degli Afterhours al C.S.O Pedro. Mi sento di dire che quella sera è scattato qualcosa in noi che prima non c’era; ripensando alla nostra esibizione sorridiamo ancor oggi, eravamo soddisfatti al 100% eppure gli arrangiamenti di quei brani li cambiammo tutti nel giro di 3 mesi.

Questo è un mondo difficile perché…
…perché la vita è sempre più cara e perché un giovane ha sempre meno possibilità per progettare il suo futuro.

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L'articolo Malastrana - Padova, via mail, 04-02-2004 di Renzo Stefanel è apparso su Rockit.it il 2004-02-04 00:00:00

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