Niente di nuovo, ma tutto autentico: il mondo musicale di Andrea Pignatti

Nel suo ultimo disco, "Niente di Nuovo", Pigna racconta la bellezza della vita quotidiana, tra pop rock, melodie italiane e storie autentiche

25/09/2025 - 08:00 Scritto da Luca Barenghi

Oggi più che mai tendiamo a dimenticarci delle cose più semplici. Quelle fatte "de core", senza fronzoli, inutili sovrastrutture o giri di parole. Questo perché siamo sempre e costantemente alla ricerca della novità: qualcosa di spettacolare che ci faccia esclamare “Wow!”, finendo per trascurare la bellezza di ciò che è spontaneo, autentico, vero. Una "schiavitù dell’hype" che Pigna, al secolo Andrea Pignatti, cerca da sempre di contrastare con la propria musica.

Il cantautore modenese classe ’70, attivo nel circuito indipendente emiliano sin dai primi anni ’90, ha infatti pubblicato a metà 2025 un disco, Niente di nuovo, in cui ha cercato di racchiudere il suo credo artistico. Dodici tracce in cui vengono messe al centro storie di persone e racconti di vita quotidiana, tradotti in unsound che mescola pop rock con timidi accenni all’elettronica, senza perdere l’attenzione alla melodia italiana. Un album di canzoni inedite ma che, a detta dello stesso Pignatti, non cercano di scatenare una rivoluzione musicale.

"Già il titolo stesso – racconta – sottolinea il fatto che al suo interno non troverete qualcosa di nuovo a livello stilistico. L’abbiamo voluto esplicitare anche come azione preventiva anche per i giornalisti che, recensendo i miei brani, apprezzano sempre i miei sforzi per poi sottolineare come non ci sia 'nulla di nuovo'. Come se ogni giorno ci si aspettasse un artista pronto a riscrivere la storia della musica".

Un disco sincero, genuino in cui Pigna racconta la vita di tutti i giorni, attraverso gli occhi degli altri. "Le canzoni del disco – sottolinea – parlano d'amore e d'amicizia, anche se le storie le ho prese in prestito dalla vita di persone che ho incrociato, quasi come se avessi scattato delle fotografie ai loro momenti più veri".

Questa fitta e vitale rete di legami, coltivata dal cantautore modenese nei suoi trent’anni di gavetta tra palchi e studi di registrazione sparsi nella natia Emilia-Romagna, è stata anche alla base della creazione del disco. Non a caso, come sottolinea lo stesso Pigna, "sono stati fondamentali alcuni amici musicisti che da tempo collaborano con me". Tra loro Marco Bellucci, che ha curato gli arrangiamenti e lo ha affiancato nelle scelte sullo sviluppo artistico di Niente di Nuovo; Christian Terenziani, al pianoforte e nell’arrangiamento di violini e parti orchestrali ma anche “tre chitarristi di talento” come Matteo Zaccarelli e Francesco Joe Cataldo.

Un approccio alla musica autentico, fatto di rapporti concreti e duraturi, che si contrappone a qualsiasi tipo di logica commerciale ma anche all'insaziabile bisogno di novità che domina l’attuale panorama musicale. Orizzonte degli eventi, quest'ultimo, su cui Pigna non fa sconti a nessuno: "A volte mi sorprendono i giovani musicisti che si credono innovativi per avere utilizzato per la prima volta delle sonorità o scritto un testo forte. Senza accorgersi che quello che hanno ‘scoperto’ è già stato utilizzato o affrontato 30 o 40 anni fa. Dovrebbe esserci più conoscenza musicale e meno presunzione, che spesso i cosiddetti artisti hanno”.

 

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Questa coerente spontaneità permea persino la copertina del disco, che ritrae Pignatti appoggiato a un anonimo muro ricoperto di graffiti: lo spaccato di una città qualunque, dove il tempo sembra scorrere regolare e inesorabile, come un tram sui binari. "Ho scelto uno scatto di Elena, una fotografa bravissima, che con quest'immagine ha colto appieno il senso diNiente di Nuovonon mostrare nulla di mai visto, ma raccontare la normalità, la bellezza che c'è negli angoli delle nostre città, quelli che vediamo tutti i giorni senza forse guardarli davvero".

Un'ordinarietà che, paradossalmente, appare straordinaria. In un’epoca segnata dalla spasmodica ricerca di persone, esperienze e – nel nostro caso – musica costrette a stupirci a ogni costo, è proprio questa la cifra che Pigna cercherà di infondere anche nel seguito di Niente di Nuovo.

"Entro la fine dell’anno pubblicherò un nuovo disco, anticipato lo scorso marzo dal singolo Dicevi sempre. Una ballad che riflette su come il tempo non sia mai sufficiente per amarsi e perdersi», racconta l’artista. Ancora una volta, dunque, Niente di Nuovo all'orizzonte. Perché se il prossimo lavoro avrà un titolo diverso, il filo sottile che lega tutta la musica di Pigna resterà intatto. E va benissimo così.

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L'articolo Niente di nuovo, ma tutto autentico: il mondo musicale di Andrea Pignatti di Luca Barenghi è apparso su Rockit.it il 2025-09-25 08:00:00

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