Fausto Balbo - posta celere, 10-02-2002

Fausto Balbo è l’assemblatore di suoni (musicista? compositore elettroacustico? giocoliere timbrico?) che più o meno recentemente ci ha deliziato con il cd “Zero” (Snowdonia), elettronica asettica\svagata ispirata a “L’isola di cemento” di J.G.Ballard. In attesa di nuove uscite vediamo cosa si nasconde a livello non superficiale dietro un uomo che manipola corde, synth e strumenti vari per ottenere flussi sonori non convenzionali. Soprattutto, scopriamo chi è il sig. Balbo Fausto che si nasconde dietro lo pseudonimo di Fausto Balbo. Vediamo… sentiamo… intervistiamo…



Rockit: Anni e anni di interviste acquisite dalle fonti più diverse mi inducono ad iniziare con la classica domanda: “Fausto Balbo chi è? Sai fornirci un identikit di questo personaggio, che poi saresti tu?”. Ti va di rispondere a questa domanda?

Fausto Balbo: Non mi va di rispondere… o forse non sono in grado di rispondere.. forse… bah!!!

Rockit: Musicalmente parlando a quale annata ti senti legato? E perché?

Fausto Balbo: A nessuna in particolare. Ci sono cose che mi interessano, altre meno indifferentemente dall’anno di provenienza.

Rockit: Quanto ti infastidisce la parola rock?

Fausto Balbo: Tanto quanto le altre.

Rockit: Secondo te qual’è la vita media di un musicista indipendente in Italia? Ovviamente intendo vita biologica…
Fausto Balbo: Non mi sento di farne parte. Quindi può anche essere lunga…

Rockit: Sai ipotizzare anche il tipo di morte?

Fausto Balbo: Suicidio.

Rockit: Esiste la musica elettronica in Italia?

Fausto Balbo: Oggi come oggi è difficile fare distinzione fra quello che è o non è musica elettronica. E se vi fossero queste distinzioni cambierebbe qualcosa?

Rockit: Esiste l’Italia?

Fausto Balbo: Non so rispondere. Ti rimando alla prima risposta. Ripensandoci, il corpo che mi ospita è appoggiato su un corpo solido - accidenti ho fatto una ripetizione adesso come faccio? Sono spacciato… la mia carriera andrà in fumo… speriamo almeno sia di buona qualità…

Rockit: Cosa fai girare nel tuo lettore cd quando ti senti triste?

Fausto Balbo: Le stesse cose di quando sono allegro.

Rockit: Che cos’era\é(?) la body-music?

Fausto Balbo: Non so con precisione ma dal nome mi pare si colleghi ad uno spirito futurista legato a sinfonie di rumori corporei… forse… mah!!prrrt!!!prrooott!!!

Rockit: Ti capita di invaghirti di qualcosa per un puro giocoso innamoramento estetico (pensa ai balocchi e alla parola balocchi)? Applichi alla musica questo concetto? Ad altro?

Fausto Balbo: Non so, non me ne sono mai reso conto…

Rockit: Il vinile è solo materiale utile per indumenti che turbano le menti più deboli e lascive o anche qualcos’altro?

Fausto Balbo: Essendo io una mente debole e lasciva non comprendo cosa intendi con qualcos’altro…

Rockit: Pensi che internet abbia portato qualcosa di positivo oltre il proliferare di siti sulla masturbazione con guanti di pelle?

Fausto Balbo: Cavolo ho sempre saputo che ci avrei rimesso a non possedere un computer, a volte mi scervello per trovare nuovi stimoli. Sai vivendo da solo… isolato… non sempre è facile. Ma questa notizia mi ridà speranza… basta! …devo stare a passo con i tempi, diventerò binario anche io!

Rockit: Quanti gruppi sono assimilabili a un sito XXX (se vuoi fa anche i nomi)?

Fausto Balbo: Brrrrhhhh!!!

Rockit: Sei influenzato dal cinema?

Fausto Balbo: Si ne sono influenzato.

Rockit: Un film che ti ha dato suggestioni sonore o comunque un qualcosa che hai poi hai tradotto in altri termini?

Fausto Balbo: Non c’è un film in particolare. A volte mi rimangono in mente frammenti di imagini che mi portano ad una descrizione sonora. Alcuni miei pezzi sono un insieme di immagini, differenti come provenienza ma simili per espressività… cavolo a volte mi stupisco di me stesso… me stesso?

Rockit: Un cd che senti dall’inizio alla fine ogni volta, o che ti è capitato di sentire ultimamente dalla prima all’ultima traccia?

Fausto Balbo: Sicuramente “La legende d’eer” di Iannis Xenakis.

Rockit: De-contestualizzazione è un termine assimilabile a figure sonore o è uno stile di vita?

Fausto Balbo: Il mio piccolissimo cervello non arriva a tanto.

Rockit: Pensi che i concetti ‘solare’ e ‘oscuro’ abbiano un senso? Perché? Sono contrapposti?

Fausto Balbo: Possono avere un senso. Dipende dal contesto.

Rockit: Trovi Philip K.Dick uno scrittore che fornisce una rappresentazione adeguata della realtà?

Fausto Balbo: Non ho letto nulla di suo. Non posso dire nulla al riguardo.

Rockit: La sperimentazione sul testo ha un senso in Italia. Se si chi ha o ha avuto senso in questi termini in Italia?

Fausto Balbo: Non saprei… in questo momento non mi torna in mente nulla.

Rockit: Perché la maggior parte dei gruppi italiani non riesce a togliersi di dosso la pesante fanghiglia della cultura musicale anglosassone facendoli assomigliare a malriuscite caricature di mostri della palude? Per esempio in Germania il sottobosco musicale produce materiale sonoro (elettronico e non) molto più caratterizzato di quello che si riesce a produrre nel nostro paese ad oggi. Cosa c’è che non va?

Fausto Balbo: Non avendo la certezza che esista l’Italia, che esista io, non riesco a dare una spiegazione a questo. O forse è per questo motivo che non và… Forse ci manca un po’ di certezza su chi e cosa siamo.

Rockit: Pensi che la grammatica sia una materia utile?

Fausto Balbo: Sicuramente! Infatti vedi benissimo dalle mie risposte che non sono mai stato bravo in materia. Nonostante tutto però penso di essere ancora abbastanza comprensibile… sempre troppo ottimista, mi illudo troppo.

Rockit: Zoviet:France, Revolting Cocks, Dead Can Dance e Residents pensi possano coesistere? Come? Dove? E quanto costa il cd di sto gruppo?

Fausto Balbo: Non conosco i primi, ma penso che tutto possa coesistere.

Rockit: Come inizia l’idea di produrre musica elettronica in una mente mediamente equilibrata? Se vuoi porta esempi (reali o meno) vicini a te.

Fausto Balbo: Penso che ad una mente mediamente equilibrata non venga nemmeno il più lontano pensiero di fare musica… al massimo la può seguire.

Rockit: Progetti per il futuro più o meno immediato (musicali e non)?

Fausto Balbo: Sto ultimando il mixaggio dei brani che faranno parte del nuovo cd che uscirà sempre per Snowdonia durante il 2002.

Rockit: Qualcosa\uno ti ispira simpatia nell’ambiente musicale autoctono? Lo so che è una domanda difficile, quindi inventa pure quanto vuoi.

Fausto Balbo: A volte con Mark Iaconia, col quale divido alcuni progetti, ci isoliamo su alture o in boschi ed iniziamo a fare musica con quello che troviamo. Ci piace immaginare quello che poteva spingere l’uomo cosiddetto primitivo… ‘primitivo’ ad avvicinarsi al mondo dei suoni. Trovo riduttivo affermare, come molti fanno, solo per comunicare. Comunque sia non voglio avere certo la pretesa di chiarire il tutto, a me basta divertirmi e lasciarmi trasportare dalla magia di quei momenti.

Rockit: Domanda (tripartita) seria alla fine: “Quanto dovremmo aspettare ancora per la fine del mondo? Pensi che verrò resuscitato in quell’occasione? Pensi che prenderanno il tizio che ha avuto la brillante idea di imbottirmi i polmoni di piombo?”.

Fausto Balbo: Non so quanto aspetteremo. L’unica cosa che so è che non verrò mai a risvegliarti dal sonno eterno non sapendo giustificare il motivo che mi ha spinto a riempirti i polmoni di piombo…

Rockit: Grazie.

Fausto Balbo: Prego…

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L'articolo Fausto Balbo - posta celere, 10-02-2002 di Gianluca Niccolini è apparso su Rockit.it il 2002-02-10 00:00:00

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