Il progetto formativo di Thomas Pinaffo

Dalle schitarrate in parrocchia al nuovo ep del musicista triestino, un viaggio tra influenze tossiche e ricerca pop

Progetto formativo – foto stampa
Progetto formativo – foto stampa

Classe 1999, nato a Trieste e cresciuto tra chitarre parrocchiali e riflessioni distorte sul senso dell’essere, Thomas Pinaffo ha costruito Progetto Formativo come si costruisce una via di fuga, in direzione Padova. Dopo anni di scrittura solitaria e demo inquieti, arriva lì e trova il contesto giusto per dare forma alla sua musica: un rock alternativo che scava nel disagio e tenta una risposta. Moda, il suo primo ep, è un manifesto di resistenza all’omologazione, tra pogo e pensiero, sudore e consapevolezza.

Quando hai iniziato a fare musica?

Come molte altre persone, i miei primi ascolti sono stati quelli di mio padre che spaziavano da Rino Gaetano ai Black Sabbath, passando per Morcheeba, Nirvana, Negrita, Pink Floyd, Led Zeppelin e tanti altri.

Il mio percorso musicale è nato con una chitarra presa in mano a 7 anni. Inizialmente prendevo lezioni in una parrocchia, dove ho suonato gli stessi quattro accordi per un paio d’anni, per poi continuare a seguire delle lezioni in una scuola di musica e a formarmi autonomamente. Dopo alcuni anni, iniziando a scrivere i primi brani con la chitarra elettrica, mi sono reso conto che c’era bisogno di una voce, così ho iniziato a cantare e a scrivere, prima in inglese, poi in italiano.

Con il passare degli anni e l’ascolto di svariati generi musicali, in particolare l’hip hop, ho iniziato a produrre le prime demo cantautoriali nel 2018. Ho continuato a studiare, produrre, mixare, scrivere e suonare, spesso non essendo soddisfatto dei risultati fino al 2022, dopo il mio trasferimento a Padova.

Nel 2022, attraverso alcuni insight su delle produzioni che avevo ultimato, ha iniziato a prendere forma una visione, un progetto, anche stimolato dalla scena artistica locale e dalla necessità di esprimermi attraverso la scrittura. Avendo una forma, un’idea, la musica ha iniziato ad occupare sempre più spazio nelle mie giornate, così ho deciso di incanalarla in un progetto che ho deciso di chiamare “Progetto Formativo”.

Ho speso ore ed ore a raccogliere e rifinire i brani e nel 2024 ho fatto uscire POP, con l’idea di includerlo nel mio primo ep. Sempre nel 2024 ho conosciuto i ragazzi dell’etichetta Scissor Salad, con cui è nata una collaborazione. Assieme a loro sono stati rifiniti i pezzi dell’Ep (ringrazio Tommaso Zoppello che è stato il fonico per la registrazione delle batterie e delle voci e Sotos che ha suonato le batterie) e il 28 marzo 2025 è uscito un altro singolo: Grigia.

La copertina di
La copertina di

Collabori con qualcuno?

La visione si è definita sempre di più, così ho deciso di coinvolgere altre persone con l’idea di portare i pezzi in live con una band: Federico Speranza (basso e synth bass), Michelangelo Boscolo (chitarra) e Marco Masola (batteria). Il terzo singolo si chiama Moda, come l’ep di sei tracce uscito il 9 maggio.

Come definiresti la tua musica?

Progetto Formativo è da intendere come un percorso aperto a tutti/e di scoperta e investimento su di sé. Progetto Formativo nasce dall’esigenza di creare un accordo comunicativo tra la quotidianità di Thomas e l’ascoltatore; il progetto affonda le sue radici nella fantasia di evasione dall’ordinario e nella presa di coscienza dell’inevitabilità dell’omologazione. La musica del Progetto è etichettabile come Rock Alternativo, Post Punk, Rock.

Quali sono i tuoi ascolti?

Tra gli artisti che hanno influenzato maggiormente il Progetto citerei sicuramente: Soundgarden, Verdena, IDLES, Fontaines D.C., Negrita, Tyler the Creator, Dj Gruff, Post Nebbia, CCCP, Arctic Monkeys, Black Keys, Black Sabbath, Rino Gaetano, Battisti, Giorgio Gaber, Marilyn Manson.

Come è nato il tuo ultimo lavoro?

L’ep si può considerare quasi un concept album che esplora in profondità l'impatto soffocante e le pressioni imposte dalla società contemporanea sull'individuo. Moda è un viaggio di decostruzione di queste influenze tossiche, una ricerca musicale che, attraverso una struttura articolata, tenta di proporre una via d'uscita. Lavoro, pressioni sociali, emozioni, tempo e rancore riempiono ogni verso, guidati dall’urgenza di affrontare, razionalizzare e dare un senso alla paura che ci accompagna mentre ci confrontiamo con la nostra esistenza.

Il progetto nasce dalla consapevolezza di uno squilibrio sempre più evidente tra la vita professionale e quella personale. Moda rappresenta quel valore dominante che si ripete incessantemente nella società: ciò che gli altri vogliono che tu sia, come dovresti apparire, e come dovresti comportarti.

L'ep si immerge nelle ansie e nelle incertezze legate al successo nella vita contemporanea, mettendo in discussione il futuro e proponendo un’alternativa. Attraverso questo viaggio sonoro, Progetto Formativo invita l’ascoltatore a uscire dal percorso tracciato e a esplorare una strada meno battuta, alla ricerca di una libertà autentica.

Moda Ep copertina (Credits Leonardo e Pietro Cervino, Thomas Pinaffo)
Moda Ep copertina (Credits Leonardo e Pietro Cervino, Thomas Pinaffo)

Come vanno i live?

In live ci divertiamo un sacco, l’idea è quella di, mano a mano, portare uno spettacolo più che un semplice concerto, mantenendo però la musica centrale e coinvolgendo il pubblico il più possibile. Ci siamo resi conto che le canzoni dal vivo, con la band, sono più violente e la gente poga per davvero, il che non può che farci piacere. Sul palco siamo veramente noi stessi e il sudore è ben speso.

Progetti futuri?

Per il futuro non immagino sicuramente di rimanere fermo e in silenzio. Ho raccolto numerosi brani in questi anni e sto già lavorando alla direzione di una seconda raccolta.

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L'articolo Il progetto formativo di Thomas Pinaffo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-06-11 11:21:00

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