Riva Starr - Quel bastardo del DJ

Da questa Italia che fa passi (indietro) da gigante, Stefano Miele ha pensato bene di andarsene un bel po' di anni fa. Nel tempo Riva Starr è diventato un highlight per tutti i maggiori blog di musica dance, ha remixato di tutto, prodotto la hit "I was drunk" con geniali riferimenti a Kusturica, poi "Splendido" e dj set in tutto il mondo. Questa estate "Orizzonti" con i Sud Sound Systemha infuocato le 'danze' qua e là e insomma: Riva Starr è ormai un'icona del clubbin, glocal in ogni tocco, e in questa intervista lancia il suo prossimo singolo, assieme a Fat Boy Slim.



Innanzitutto: nella vita, soprattutto i primi tempi, ti sei mai sentito ridicolo a passare ore e ore davanti al computer per produrre musica?
Lo faccio da talmente tanti anni che praticamente il passaggio è stato graduale. Dal Commodore 64 per i videogiochi all'Atari, al primo pc e alle bestemmie e quindi poi al Mac!

Eheh, non sarai diventato un piccolo nerd...
Certo devi avere un che di "nerdico" perché entrare nei meccanismi della produzione non è semplice ed immediato (almeno non per la maggior parte di noi!). Ma ridicolo mai, solo un po' nerd ecco.

E il fatto di fare un lavoro 'da computer' non ti ha mai creato disagi (nella testa)?
No, perchè poi me ne vado in giro per il mondo nel weekend.

Quest'estate come te la riassumi, a livello di dj set?
3 giorni liberi e più di 40 voli in agosto.

Posto più figo?
Proprio domenica scorsa ad Elrow, Barcellona, un after dalle 6 del mattino alle 2 del pomeriggio. Pensa al Circoloco di Ibiza ma più festaiolo e meno snob. Due sale grandissime, pacco di gente, great vibe, tutti sorridenti.


Elrow, Barcellona

Ma tu hai cominciato come producer o prima facevi il dj?
Come dj decisamente, la prima produzione l'ho fatta nel '98 con il remix drum'n'bass di "Acida" dei Prozac +. Ho cominciato a mettere dischi nel '90 credo...

A Napoli?
Si, Napoli all'inizio, in club storici come il Velvet, il Notting Hill, Havana Club e Flakabè, poi in tutta Italia dal 98 in poi, e dal 2002 in giro per il mondo.

Cosa lega Napoli alla house? Cioè molti dj napoletani suonano in giro per il mondo, da Ibiza a Londra. Che legame può esserci, se c'è, tra Napoli e la house music secondo te?
Mah c e' sempre stata una grossa attenzione fin dagli anni '80, molti promoter che negli anni hanno spinto il genere promuovendo grossi parties e facendo venire a suonare dj anche dall'America che poi sono diventati mostri sacri (per esempio i Masters at Work, Todd Terry, etc...). Anche la techno napoletana ha giocato un ruolo importante nella scena musicale della città. Napoli è sempre stata molto attenta alle sonorità in 4/4 ed anche a livello di produttori non possiamo proprio lamentarci, continuano tra l'altro ad uscirne sempre di nuovi e molto forti. Credo che il napoletano e l'hinterland abbiano una fucina di talenti e di creatività incredibile e spero che ciò non venga tarpato dalla crisi che sta attanagliando l'Italia ultimamente.

Stefano Miele è un po' l'original side, cioè quando facevi pezzi come Stefano Miele, c'era sempre qualcosa di italiano...
Beh certo, perché ero concentrato sul mercato italiano e avevo dei progetti in mente che volevo sviluppare, sia con i primi due album "Ista connection" e "Flux", che con quello più crossover folk "Glocalizm". Purtroppo mi sono scontrato con la difficile realtà dell'industria musicale italiana.


Cioè?
Mi dicevano che ero troppo avanti coi tempi per l'Italia e che perciò le cose mie non funzionavano lì, ma io non ci ho mai creduto, ho sempre pensato che loro non avessero i mezzi, l'apertura mentale e - perché no - anche l'audacia di proporre qualcosa di differente.

"Glocalizm" era un disco glocal a tutti gli effetti, questa è una caratteristica che più o meno ti porti dietro ancora oggi come Riva Starr...
100% ero e sarò sempre così. Ho sempre ascoltato di tutto nella mia vita, mi piacciono i bastardi e sono un bastardo myself!

Diplo, Major Lazer, Buraka Som Sistema sono progetti fortemente glocal. L'Italia è molto 'local', per cui da questo punto di vista possiamo dire che sei fortunato ad essere italiano, no?
Hai citato non a caso tutti amici. Sicuramente sono fortunato ad essere italiano, sono convinto che gli italiani abbiano una marcia in più e per quello mi fa rabbia vedere il paese impantanato in questo modo. La creatività ne soffre tantissimo ed anche culturalmente si fanno passi da gigante, ma indietro!

Quante cose non vanno in Italia?
Eh, bella domanda, la mentalità prima di tutto. Il sistema che, per dirla alla Huxley, ti fa vedere solo quello che vuole. E t'impone subliminalmente anche la musica da ascoltare. Ma in realtà nemmeno tanto subliminalmente: basta ascoltare le radio di giorno ed è imbarazzante la povertà di contenuti musicali.


Se vivi a Londra vuol dire che forse dell'Italia ti sei rotto. Diccelo come lo diresti a un 18enne, che per esempio sta scegliendo se fare l'università in Italia o all'estero...
Se dovessi consigliare un diciottenne, gli direi di farsi subito un'esperienza fuori Italia e magari se ci crede, tornare e provare a cambiare le cose. Io ci ho provato per tanti anni ma alla fine mi sono un po' stancato, non mi andava più di sprecare energie a vuoto. In realtà si fa sempre in tempo a cambiare. Certo, il percorso è piuttosto lungo a questo punto, perché si tratta di lavorare almeno su un paio di generazioni, ma sono più che certo che le potenzialità possano tramutarsi in energia.

Parliamo di musica. Della etno, folk o balcanica per esempio, che spesso sono talmente veloci e pressanti che hanno qualcosa di techno.
La musica delle radici ha sicuramente una base ritmica molto potente e semplice, perché è la musica del popolo e dei contadini, ritmiche semplici ed ossessive, stati di trance. Ho sempre tratto molta ispirazione dalle musiche del mondo. "Glocalizm" stesso era un esperimento che ho portato avanti come tesi di laurea all'Orientale di Napoli: come le musiche globali possono interagire con le musiche locali.

Visto anche il pezzo con i Sud Sound System, ti hanno già chiamato alla Notte della Taranta?
Mi farebbe piacere se volessero fare qualcosa con me, ma per adesso non hanno ancora bussato alla mia porta.

"Orizzonti", il pezzo con i SSS, funziona anche all'estero?
Si, anche se non lo abbiamo pubblicato fuori dall'Italia. Ma Rodigan, che è uno dei miei miti, nonché leggenda dei selecta reggae, lo suona dappertutto. Nel video qui sotto lo suona al SONAR e lo puoi vedere saltare come un assatanato!

Fico, ha fatto pure pull up...
5 volte. Qui lo fa a Milano.

Vabbè però quello è proprio un pezzo alla Rodigan, nel senso che lui si esalta coi pezzi così.
Certo, base ska, bassone rotolone..

Invece il tuo b-side, Madox, è da considerare accantonato del tutto?
Per adesso si, mi piace pensare che Riva abbia una parte di Madox che ancora pulsa ed interagisce, d'altronde se ascolti l'album di Riva puoi notare ritmiche anche spezzate e non solo house.

Come ti spieghi che oggi praticamente tutti i producer fanno anche i dj, e spesso anche il contrario?
Perché ormai è difficilissimo vivere solo facendo musica e i dj possono guadagnare cachet anche molto interessanti. Poi, diciamocela tutta, è divertente andare in giro! Poi credo sia molto importante che un dj sia anche produttore della sua musica, sono due ruoli complementari, è fondamentale avere il polso della pista, e ottimizzare le tue produzioni testandole nel club prima di pubblicarle.

Beatport ha dei pro e dei contro, quali secondo te?
Il contro principale è che molte volte c'è veramente troppa musica e ci si perde un po', però col nuovo sito le cose sono diventate più semplici, inoltre credo che Beatport, come anche gli altri portali di vendita di brani dance digitali, abbia contribuito ad allargare la fruizione della dance in maniera esponenziale.

Sei un po' l'immagine del dj/producer nato dai feedback positivi dei blogger...
I blog sono ancora una parte essenziale del passaparola musicale, soprattutto i ragazzi più piccoli fanno ancora molto riferimento ai vari blog per le news musicali. Certo, ci sono anche altri modi di far conoscere la tua musica, ma in generale i blog sono un mezzo piuttosto democratico, dove se piaci ti accolgono, altrimenti ti buttano nel dimenticatoio.

Quali sono per te i 3 best blog about dance/house/techno?
RCRDLBL, Discobelle, Noiseporn, ma ne potrei citare molti altri.

Dinne ancora tre allora...
Dico Hypem, un blog aggregator, così ognuno sceglie il migliore...


Che idea hai dei dj-star (David Guetta, Afrojack, Bob Sinclar)? Potresti metterti in lista d'attesa e aspirare a fare il testimonial per brand di moda piuttosto che le pubblicità delle macchine?
Non credo di essere fatto per quel tipo di dj style, un po' troppo sopra le righe per me, e poi ti deve piacere quel tipo di musica perché a quei livelli alla gente piace solo musica estremamente commerciale e radiofonica, musica presa dalle top 40 insomma. A me piace suonare largo, ma non così largo eh!

Da Donatella Rettore a Dennis Ferrer, ti piace spaziare con i remix. A cosa stai lavorando in questo periodo?
Sto finendo l'album ed un rmx per Azari and III, nient'altro perché l'album mi sta prendendo tanto tempo, molte collaborazioni.

Tipo?
Il primo singolo sarà con Fatboy Slim e Beardyman!

Quali sono le radio, nel mondo, che ti risulta che passino maggiormente pezzi da "If Life Gives You Lemons, Make Lemonade" o in generale tuoi remix?
Beh BBC1 in UK mi ha supportato tantissimo, sia con gli originali che con i rmx. "I was drunk" è stato singolo e video della settimana in daytime. Fritz in Germania anche mi ha supportato tantissimo, in Italia quasi tutte le radio mi hanno supportato e per questo ringrazio tutti.

"I was drunk" è iconico, anche ovviamente per il richiamo cinematografico. Volessimo inventare un genere (cinema + techno) come si chiamerebbe?
Technomatic, anche se sembra la marca di una lavatrice.

Ultima cosa: c'è qualcuno che ha aiutato Stefano Miele a diventare il richiestissimo dj/producer Riva Starr?
Mia mamma, perché mi ha dato i soldi per comprare il computer.

E si torna all'inizio dell'intervista...
Anche se lei pensava che col computer ci avrei studiato.

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L'articolo Riva Starr - Quel bastardo del DJ di Michele Wad Caporosso è apparso su Rockit.it il 2011-09-19 00:00:00

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