La rinascita del live in radio: Carolina di Domenico e Pier Ferrantini raccontano Radio2Live

Abbiamo intervistato i due conduttori di Radio2Live, il programma di Radio2 che ospita i migliori concerti dal vivo

Passano gli anni ma lei no: la radio in tutta la sua bellezza e semplicità accompagna la vita di migliaia di ascoltatori ogni giorno. Da qualche tempo sembra vivere una nuova epoca d'oro grazie alla svolta social e alla fame di musica dal vivo improvvisamente riesplosa. Radio2live guidato dalla coppia Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini si fa portavoce di questo rinnovato interesse diventando un vero e proprio contenitore di qualità e successo per la musica italiana e internazionale. Abbiamo scambiato due chiacchiere con i due conduttori per farci raccontare le novità in casa Radio2Live.

Siete i volti di una generazione di ascoltatori: sul palco, sul piccolo schermo e in radio avete seguito passo passo gli ultimi 10 anni di musica in Italia. Da qualche anno siete di casa a Radio2, con Rock and Roll Circus e con il format Radio2live. La radio è ancora la dimensione perfetta per la musica nel nostro paese?
C: La radio è una delle dimensioni per la musica, assolutamente fondamentale soprattutto quando diventa un mezzo per scoprire artisti che, vista la velocità a cui viaggiamo oggi, non si conoscono e non perché non siano famosi ma perché spesso ci si perde nel marasma dell'etere musicale.
P: Non so se sia la dimensione perfetta ma di sicuro è una dimensione meravigliosa, un media antico che però riesce ancora ad accompagnare le vite di tantissime persone di ogni età. In questi ultimi anni i grandi network si stanno orientando in massa verso una proposta radiofonica poco variegata e c'è meno spazio per la musica di qualità, ma Radio 2, insieme a qualche altra emittente, riesce ancora ad accudire e ad accompagnare al successo artisti nuovi che provengono da realtà indipendenti come Calcutta o Thegiornalisti ma anche Motta ed Ex Otago, solo per citare gli ultimi in ordine di tempo.



Radio2Live ha portato una certa freschezza nel palinsesto radiofonico italiano, anche perché durante il live in studio il pubblico può assistere ai concerti. Qual è secondo voi il valore aggiunto di questo tipo format, gli ingredienti che rendono un concerto in radio così intimo e spontaneo?
C: È proprio l'intimità di uno studio, direi un piccolo club, dove il contatto con il pubblico e con l'artista è tangibile ma con la percezione che ci sono molte altre persone fuori che hanno la possibilità di ascoltare un concerto nel luogo che loro stessi decidono come più adatto in quel momento.
P: Ti rispondo da musicista che ha suonato con i Velvet diversi concerti in diretta per Radio2 live: quando suoni in diretta radiofonica l'approccio è diverso da qualsiasi altro concerto, indipendentemente dal fatto che ci sia un pubblico in sala. Sei inevitabilmente molto più concentrato rispetto ad un concerto normale, hai degli ascolti migliori e il fatto di essere cosciente di suonare per molte persone che ti ascoltano in macchina o a casa o magari in un locale ti fa tirare fuori delle esecuzioni diverse e in genere migliori, non so perchè succeda ma ci si sente più rilassati del solito.

Nella pratica, come avviene il tutto? Come si fa a partecipare alle date nel vostro auditorium?
C: Nei giorni precedenti l'evento, tutti i programmi della radio sono coinvolti, promuovendo il concerto attraverso i canali social ufficiali e la mail di Radio2 da cui si raccolgono adesioni fino ad esaurimento posti.
P: Il fatto di essere a Roma, paradossalmente complica un po' le cose soprattutto con gli artisti internazionali che generalmente tendono a preferire Milano per la loro promozione però facciamo di tutto per portarli anche da noi. Lavoriamo a stretto contatto con i management, le etichette e le agenzie che portano gli artisti in tour e, grazie anche all'impegno di un team di persone dentro Radio2 che lavora con molta passione, proviamo ad organizzare i live compatibilmente con gli impegni promozionali degli artisti. C'è una cosa che ancora non ci è riuscita ma ci stiamo lavorando: vorremmo organizzare un concerto a sorpresa con qualche grande artista che decida di accettare la sfida di presentare un disco nuovo con un tweet: "stasera in diretta su Radio2 il nuovo disco, live". Boom. Senza promozione, senza dire nulla fino a poche ore prima. All'estero lo fanno spesso ma gli artisti italiani sono poco coraggiosi. Lo dico nella speranza di stimolare quelli a cui ho proposto questa cosa e che ancora non hanno deciso...   Per partecipare basta ascoltare Radio2 e scriverci tentando di convincerci di meritare i biglietti! Bisogna essere veri fan. 



C’è stato un concerto che più di altri siete stati contenti di presentare, e perché?
C: Ricordo di grande intensità il concerto di Niccolò Fabi e la festa di Rockandroll Circus con i Verdena.
P: Tra quelli tenuti a Via Asiago a Roma indubbiamente i Verdena lo scorso anno, sono una band enorme. Avremo ricevuto 4000 richieste di biglietti in una settimana, è stato bello vedere centinaia di ragazzi intorno alla radio, avevamo solo cento posti a disposizione ma sono venuti in tantissimi sperando che qualcuno rinunciasse. In generale, abbiamo avuto la fortuna di raccontare decine di concerti pazzeschi ma ne ricordo tre in particolare, davvero straordinari: Alabama Shakes dal Lucca Summer Festival, Sigur Ros dal A Perfect Day Festival e i Mumford & Sons da Rock In Roma. 

“I was always fishing for something on the radio. Just like trains and bells, it was part of the soundtrack of my life." Così raccontava Bob Dylan, e così è per tantissimi di noi. Quali sono i vostri momenti di radio memorabili?
C: Il mio debutto al Lucca Summer Festival per un concerto di Tony Bennet e Giorgia nel 2012, mai fatto prima d'ora: la voce e le gambe che tremano e la sensazione che brano dopo brano stessi imparando un nuovo mestiere meraviglioso.
P: Da ascoltatore prima di tutto. Ero instancabile e negli anni '90, coltivando il sogno di riuscire a formare una band di successo, passavo ore ascoltando i vari programmi che trasmettevano musica rock. Era pazzesco perché ogni network aveva il suo programma, da Planet Rock su Radio Rai a Marco Biondi su Radio Deejay con Pop News ma te ne potrei dire molti altri. Non c'era Spotify, non c'era YouTube, per scoprire nuova musica ti dovevi impegnare. In particolare ricordo due concerti su Radio Rai: U2 in diretta da Dublino la notte di Capodanno e Jeff Buckley dal Festival di Glastonbury, emozioni indimenticabili.


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Tra i prossimi ospiti di Radio2Live c’è Calcutta, che proprio nel vostro auditorium festeggerà le 100 date di tour raggiunte. Quali sono i prossimi appuntamenti dal vivo? Chi vi piacerebbe far suonare sul vostro palco?
C: Il 7 dicembre avremo LP sempre dalla salaB che abbiamo avuto ospite a Rockandrollcircus per la sua prima esibizione radiofonica italiana e ci folgorò per la sua attitudine fantastica, siamo felici che ritorni in grande stile. Punto in alto: vorrei far suonare Lady Gaga, gli U2, i Coldplay e se potessi farlo tornare in vita, Jeff Buckley.
P: Siamo felici di festeggiare le 100 date di Calcutta, lo abbiamo sostenuto da subito e il suo successo è un segnale importante per la musica italiana. Il prossimo concerto in diretta sarà con LP che ci è già venuta a trovare suonando durante Rock And Roll Circus ed è davvero molto brava. Un desiderio folle? I Guns And Roses in Via Asiago, con Axl Rose che deve mostrare il documento all'ingresso ai nostri fantastici uomini della sicurezza!

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L'articolo La rinascita del live in radio: Carolina di Domenico e Pier Ferrantini raccontano Radio2Live di Francesca Ceccarelli è apparso su Rockit.it il 2016-11-25 11:37:00

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