Riccardo Meggiato sarà ospite del Better Days Festival sabato 30 Gennaio. Clicca per info
Riccardo Meggiato è un giornalista ed esperto informatico per Wired, Panorama, Rolling Stone, GQ e tantissime altre importanti riviste. Sarà ospite al Better Days Festival sabato 30 gennaio per parlarci di deep web e accompagnarci in un particolare giro di "shopping on line" nella parte più nascosta della rete. In attesa di conoscerlo di persona, gli abbiamo chiesto qualcosa sul suo rapporto con la musica e quali sono le sue canzoni preferite.
Qual è il momento della tua giornata in cui ascolti musica?
Se ti rispondo “sempre”, mi credi? Al mattino appena sveglio, per darmi la carica. A metà mattino per cercare di evitarmi un altro caffè e avere una spintarella fino a metà giornata. Dopo pranzo, a metà pomeriggio e, moltissimo, la sera e la notte, quando ho bisogno di un sottofondo musicale per continuare a stare in piedi e macinare il lavoro meno pesante.
Qual è il genere/il gruppo musicale perfetto per il tuo lavoro?
Ho un passato, piuttosto lunghetto, da produttore musicale, speso tra notti in studio e decine di brani di musica dance. Roba molto tamarra e di buon successo, e non nego che ancora oggi la dance sia il mio genere preferito. Quella anni ’90, ma non disegno anche la roba nuova. I nuovi dei Chemical Brothers e dei The Prodigy sono stati bei ritorni, dopo qualche uscita a vuoto. Non mi piace l’EDM che impera da qualche anno, ci si affida troppo ai loop da libreria e le melodie non hanno alcuna creatività, da qui il bisogno di caricare la pista in modo molto pecoreccio, con rullanti e sirene che vanno avanti per mezz’ora. Extra dance ascolto comunque un sacco di materiale, anche se ho gusti un pochetto strani e disomogenei. Il mio gruppo preferito sono gli ormai dimenticati Right Said Fred, che trovo molto divertenti anche live, e poi direi The Temper Trap, Emiliana Torrini e… Max Pezzali. Max, che ho avuto il piacere di conoscere di persona per lavoro, mi piace innanzitutto per l’umanità e per il fatto di essere molto simile a me. Si interessa di tantissime cose, spesso diverse tra loro, e vuole sempre approfondirle. Poi le sue canzoni possono piacere come no (a me sì), ma ha questa capacità di inzupparle di questo suo sapere e, così, andare a toccare argomenti quotidiani ma che altri non sfiorano nemmeno. Se, in tutto questo, dovessi scegliere un genere/gruppo perfetto per il mio lavoro, ti direi nessuno. Il mio lavoro, in genere, richiede una forte concentrazione e non ammette distrazioni, quindi ho bisogno di lavorare nel silenzio più cosmico. Per i lavori più “leggeri”, comunque, scelgo Emiliana Torrini e Moya Brennan.
Vai ai concerti? Qual è stato l'ultimo concerto a cui hai assistito?
Non quanto vorrei, per oggettiva mancanza di tempo. L’ultimo è stato il concerto dei Chemical Brothers.
La playlist di Riccardo Meggiato
Max Pezzali - Lo strano percorso
Eiffel 65 - Una notte e forse mai più
Daniele Groff - Sei un miracolo
Max Gazzè - La favola di Adamo ed Eva
The Beloved - Sweet Harmony
Max Pezzali - La dura legge del gol
Pitura Freska - Na bruta banda
Lucio Dalla - Attenti al lupo
Cesare Cremonini - La nuova stella di Brodway
Aeroplanitaliani - Zitti Zitti
---
L'articolo Cosa ascolta un investigatore informatico? Le canzoni preferite di Riccardo Meggiato di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2016-01-28 10:58:00
COMMENTI