Gli Ortensia sono una band di Napoli, il risultato dell'assemblaggi di Francesco Serao Guido Daniele, Luigi Balido e Valerio Piscopo. Sono una band che spazia tra mille influenze, tutte rumorosissime. Trap, metal, punk e grunge. Tanto alla fine l'importante è si faccia casino sul palco, e quello dicono di saperlo fare, magari facendo volare qualche strumento.
Come vi siete conosciuti?
Francesco: Era il 2007, ero adolescente, e, insieme a Valerio Piscopo, amico fratello, decidiamo di creare gli Ortensia, la nostra punk rock band. Abbiamo sempre desiderato creare un nostro sound, infatti quasi mai abbiamo fatto cover. Non sempre ho avuto percorsi semplici, ma l'amicizia con Valerio non è mai venuta meno. A un certo punto, mi sono dovuto fermare, ho poi intrapreso studi universitari, laurenadomi in Filologia Moderna alla Federico II. Oggi insegno discipline umanistiche e latino in un liceo scientifico...in effetti salire in cattedra o salire su un palco non è poi così differente. (Valerio, Luigi e Guido ridono).
Guido: Ho conosciuto Francesco nel 2022, un periodo non semplice. Abbiamo avuto immediatamente una profonda sintonia, prima a livello umano, poi a livello musicale. Con Francesco, c'è un legame fortissimo, c'è così tanta sintonia che, a volte, succede anche che suoniamo live in due e l'intesa è davvero enorme, proprio perché la stima e il bene sono reciproci.
Luigi: Ho conosciuto Francesco e Guido da poco, subito mi hanno accolto, facendomi sentire libero di esprimermi e di offrire il mio contributo durante i live. Mi piace suonare con loro.
A chi vi ispirate?
Francesco: Provengo dalla poesia, dal punk rock e dal grunge. Amo Rimbaud, Dino Campana e i Nirvana, Battiato e i Beatles, De Andrè e gli REM. Non posso non citare i Ramones, i Clash, i Sex Pistols, i Rancid, i Neutral Milk Hotel e, naturalmente, Jimi Hendrix e Janis Joplin. Naturalmente avrò dimenticato qualcuno, ascolto di tutto, cerco di non avere mai barriere o pregiudizi, questo, tuttavia, non significa che alcune cose proprio non riesco ad ascoltarle.
Luigi: Amo il metalcore e anche la trap, amo i Bullett for my Valentine, i Three Days Grace, i Bring Me the Horizon, di recente sto ascoltando anche Geolier, indubbiamente talentuoso, apprezzo come Tony Effe coltivi un discorso musicale nonostante situazioni non semplici.
Guido: Provengo dall'heavy metal, le mie band di riferimento sono gli Iron Maiden, i Judas Priest e i Savatage, mi ispiro a Mike Portnoy.
Come definireste la vostra musica?
Francesco: Provo a far dialogare la poesia con il punk, con il rock. Se mi chiedi una definizione della mia musica, mi metti in difficoltà, non forse ti dico che la musica degli Ortensia è un grido poetico tra spine e fuoco: un mix di punk, grunge e rock alternativo, che mescola rabbia e delicatezza, fragilità e furore. È una voce che urla, ma sa anche sussurrare, tra distorsioni abrasive e liriche viscerali.
Guido: Una definizione per la nostra musica? Musica di ispirazione e di energia, con venature di poesia e di mistero.
Luigi: Premetto che prendo le distanze da tutto ciò che possa offendere. Credo che la musica crei ponti, accoglie tutto e tutti senza mai discriminare.
Francesco: Infatti, la musica non dovrebbe avere facce, età, la musica non è competizione, non è gareggiare, non sono classifiche, la musica è emozione, condivisione, toccare le corde profonde. Per me la musica è una forma di verità. Un linguaggio che precede le parole e le supera, capace di dire ciò che non si può dire — o che sarebbe troppo da dire. È un ponte tra ciò che siamo e ciò che sentiamo, tra l’individuo e il mondo, tra la ferita e la luce. La musica è anche resistenza: quando tutto tace o mente, lei suona. E quando non c’è più nulla da dire, resta.
Come stanno andando i live?
Francesco:In perfetta autonomia e indipendenza, stiamo cercando di suonare live ovunque ci sia data la possibilità, proviamo a far girare la nostra musica con l'obiettivo di poter emozionare, condividere e arrivare. Ho già pronti i brani che andranno a formare il nuovo album. Uno lo abbiamo già registrato in studio, sempre con Dott. Hope. A settembre, inizieremo a lavorare in studio senza trascurare i live. Un aneddoto? Spesso succede che qualche strumento vola altrove...
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L'articolo Tutti i rumori degli Ortensia di Redazione è apparso su Rockit.it il 2025-08-24 14:55:00
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