Venti Eddie, come giocare a Jenga con la mente

Il rapper 20enne di Vimercate (MB) ha pubblicato il suo terzo singolo, che si intitola come il famoso gioco da tavolo: una pausa dalle barre per tuffarsi nel mondo funk anni '80 e ricordarci che l’amore fa andare fuori di testa

Venti Eddie tra una pioggia di fogli scritti - foto di Clelia Perego
Venti Eddie tra una pioggia di fogli scritti - foto di Clelia Perego

È nato il 12/02/2000, il numero 2 lo perseguita e il 20 è il suo numero fortunato: per questo Edoardo Ronco sceglie di fare musica sotto il nome di Venti Eddie. Rapper di Vimercate (in provincia di Monza e vicinissimo a Milano), gira gli Arci di zona: suona al Tambourine di Seregno, all’Arci Scuotivento, al Bar La Locomotiva, e al Mare Culturale Urbano di Milano. Apre sempre i concerti agli SpazioCalmo, gruppo rock pop alternativo nato tra il Lago d'Orta e Monza. Eddie e Gabriele, batterista del gruppo, erano compagni di classe alle superiori, andavano al liceo artistico.

Insieme hanno lavorato a Jenga, terzo singolo del giovane rapper: "Il pezzo nasce molto prima della quarantena. L’ho scritto nel 2019, inizialmente su un beat preso da Youtube. Poi, poichè il pezzo poteva essere incline ai gusti di Gabriele, ho pensato di contattarlo per creare qualcosa di più particolare e produrlo da capo", racconta Eddie. Che aveva già scritto il testo, anche la parte che poi ha cantato Stefano, voce degli SpazioCalmo.

"Le sue parti hanno dato uno stacco cantautoriale al brano", dice Eddie. E in effetti il pezzo è molto diverso da Milly Shapiro Freestyle ed Enfant Prodige, i singoli che lo precedono: "Entrambi rap, il primo è un freestyle hip hop, il secondo è più trap, mentre Jenga appartiene agli anni ’80, un mondo più funk, più orecchiabile", con lo zampino di Gabriele, quindi (che non a caso ama i Tame Impala).

Venti Eddie - foto di Clelia Perego
Venti Eddie - foto di Clelia Perego

È difficile definire il significato complessivo del brano, perchè in generale tutto quello che scrive Eddie è un flusso disordinato di pensieri sparsi in un determinato periodo della sua vita: "A posteriori, però, posso dire che Jenga sia una matafora della mia mente che crolla per una ragazza. Esprimo i miei sbalzi d’umore causati dalla relazione con lei, che all'inizio sembrava giocasse a Jenga con la mia mente. Mi ha fatto soffrire, ma è stato anche un appiglio nella mia vita. La causa dei miei mali, ma anche dei miei beni", racconta il giovane rapper.

Milly Shapiro Freestyle è stato il primo singolo pubblicato. Anche se, in realtà, è stato l'ultimo scritto da Eddie: "L’ho messo giù durante il primissimo lockdown, sull’onda dei vari freestyle nati per parlare del Covid. Più che altro, però, è stata una prova tecnica con cui mi sono messo alla prova: ci ho messo molto tempo a scrivere il testo, che è ricco di incastri e tecnicismi. L’ho pubblicato per primo come a dire: 'Adesso ti mostro cosa so fare'", spiega.

Enfant Prodige è il pezzo tra i tre al momento più ascoltati, perché ha un ritornello abbastanza melodico, dice Eddie: "Mi sono anche attivato dal punto di vista della promozione in maniera autonoma, chiedendo a vari magazine che seguivo su IG di inserirmi nelle loro playlist, e sono riuscito a convincerne un paio", sorride. Anche per questo pezzo, il rapper ha cercato di unire la tecnica a qualcosa di più orecchiabile: "Il concept rimanda al tema dell’artista che soffre per il proprio talento, poiché deve scontrarsi con una sensibilità che lo porta a viversi male determinate situazioni".

"Caratterialmente tendo molto a pensare troppo e a farmi mille paranoie su qualsiasi cosa, con il pericolo di soffrire inutilmente", racconta il giovane. Che continua a raccontarsi: "Sono ipercritico di me stesso e a volte spendo troppo tempo per scrivere un testo. A volte dovrei essere più leggero".

Venti Eddie - foto di Clelia Perego
Venti Eddie - foto di Clelia Perego

A Eddie piace sperimentare e mettersi alla prova su tutti i campi, non solo con la musica. Ora studia alla Civica Scuola di Cinema "Luchino Visconti" e con dei suoi amici sta lavorando a una mostra collettiva per cui presenterà un’installazione: "Non sappiamo ancora dove allestire il tutto, stiamo ancora organizzando i vari progetti e attendiamo una riapertura degli spazi".

Dietro di lui, mentre parliamo, c’è una tela dipinta: "L’ho iniziata anni fa. Non è in corso d’opera, ma è incompleta e abbandonata", ride. Mentre continua a spiegarmi che spesso si perde tra una cosa e l’altra: "Comincio a dipingere, poi mi metto a editare un video, poi riparto con la musica: lascio un sacco di progetti a metà, ma mi stufo facilmente di qualsiasi cosa".

Non è costante e, spesso, prende in mano progetti che poi non finisce. Imparerà con l’età: nel mentre, ci sono un sacco di canzoni di cui ha iniziato a scrivere la prima strofa senza più continuare. Ma, forse, prima o poi le riprenderà: "Al momento sto scrivendo molta musica felice. Con Lorenzo Andreotti stiamo lavorando su pezzi già portati live in passato, ma che saranno parecchio stravolti e arrangiati. I prossimi singoli saranno ancora rap, ma non voglio accantonare la parte funk-anni ’80 che ho tirato fuori con Jenga, anzi", anticipa Eddie.

 

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"Sto cercando di sperimentare linee melodiche diverse e vorrei cominciare a usare in maniera diversa la mia voce", continua il ventenne di Vimercate. Che quest’anno avrebbe voluto prendere lezioni di canto, ma per forza di cose non è stato possibile.

In passato ha studiato per tanti anni violino fino alla prima superiore, poi ha mollato: "Non era il mio strumento e non riuscivo a ricreare quello che mi piaceva", confessa Venti Eddie. Ora si è pentito di non aver continuato con lo studio di altri strumenti. Ha solo preso lezioni di chitarra dal padre, che ha studiato al conservatorio. "Ho anche il pianoforte in camera, ogni tanto lo suono", dice il rapper. Per adesso la musica è solo un passatempo, ma ci sono tutti i presupposti per guardare un pochino più in là.

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L'articolo Venti Eddie, come giocare a Jenga con la mente di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2021-02-05 09:00:00

Tag: singolo

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