Kleinkief - via email, 08-11-1999

I KLeiNKieF sono un gruppo di Mestre, l'intervista è stata fatta tramite email, in una botta unica, senza controbattute a causa della necessità di chiudere in tempo il numero cartaceo di Rockit con questa intervista.



Rockit: Fate un breve riassunto della vostra storia.

KLeiNKieF: I KLeiNKieF nascono nel 1995 e dopo vari cambi, dal 1997 il gruppo é formato da Thomas Zane alla chitarra e voce, Gianluca Casabianca alla chitarra e voce, Elena Vianello al basso, Samuele Giuponi alla batteria. Da un paio di mesi é entrata a far parte del nostro gurppo Milena Salamone alle tastiere e voce.

Abbiamo autoprodotto e distribuito dalla Srazz Record di Marghera, alla fine del 1997, il nostro primo CD dal titolo "il sesso degli angeli". A fine novembre presenteremo al MEI di Faenza il secondo CD dal titolo "Colori dolciumi fotocopie" coprodotto con "Dischi Woland", un'etichetta di Mestre.

Abbiamo suonato come supporto agli Afterhours, Scisma, Santo Niente, Wolfango, Uzeda, Negrita, Bluvertigo.

Rockit: quali sono le vostre influenze? non solo musicali, ma anche come stati d'animo: cioè in che stato siete (o preferite essere) quando "create"?

KLeiNKieF: Non credo ci siano, in questo momento, delle influenze particolari. In passato era riconoscibile un'impronta noise simile ai Sonic Youth, dato che li ascoltavamo molto ed era impossibile non ritrovarli nei nostri pezzi. Poi il nostro orizzonte é cambiato, i nostri ascolti sono cambiati. Attualmente ci pare che ci siano talmente tante cose nella nostra musica, che non ce n'é una che prevale sull'altra: ascoltiamo tutto ciò che ci incuriosisce, che gli amici ci consigliano, perciò la varietà é grande. Ma non é solo ciò che si ascolta, ma anche ciò che leggiamo che contribuisce a costruire la nostra musica.

Il momento "compositivo" non dipende da qualcosa in particolare. Non c'é bisogno di cercarla nella chimica o in quant'altro: canzoni sono venute in momenti "critici" del nostro vivere quotidiano; altre durante le imrovvisazioni che nascono durante le prove o nei concerti; altre ancora di notte, all'interno di un casello autostradale, in una casera di montagna, durante le registrazioni.

Rockit: Cosa cercate nella musica? Specie nell'esibizione live.

KLeiNKieF: È difficile rispondere a questa domanda. È più facile dire cosa non cerchiamo: non i soldi, o la fama.

Cerchiamo di suonare la musica che ci piacerebbe ascoltare: ce n'é un sacco di meravigliosa in giro, e continuiamo a scoprirne ancora di nuova e migliore ma, senza nessuna presunzione, vorremmo poter arrivare a far uscire ciò che é presente, ma latente, nella nostra testa. In tale direzione é anche l'ingresso di Milena alle tastiere: colori nuovi e diversi nella nostra tavolozza per amplicare il paesaggio sonico a nostra disposizione, per cercare sempre più in là, sempre più lontano, dentro di noi. E abbiamo scoperto l'uso dei campioni. In "Colori dolciumi fotocopie" ci sono temporali (registrati durante le sedute di registrazione del disco), bambini che giocano, la sirena che avverte dell'arrivo dell'acqua alta a Venezia, incudini, martelli, il suono di una teleferica: immaginati un gruppo di persone che passa una domenica pomeriggio trale vette feltrine, armata di registratore DAT, microfoni, cuffie, aste, che percuotono i cavi in acciaio delle teleferiche usate in autunno per far scendere la legna a fondo valle!

Nel primo disco c'era una canzone di otto minuti che era la conclusione del nostro concerto all'epoca: era un crescendo fino all'esplosione finale. Il tutto era abbastanza codificato, provato, non c'era spazio per l'invenzione. In "Colori dolciumi fotocopie" il brano finale (Linferno) dura 18,10 minuti ed é, a parte i primi tre minuti, un'improvvisazione diversa ogni volta che suoniamo dal vivo: ci piace questa dimensione di camminare senza rete, dove accettiamo in partenza la possibilità di cadere malamente. È l'esplosione delle "tensioni" accumulate durante il concerto: bisogna agganciare le varie frequenze d'onda, andare e seguire ciò che cresce lentamente e ciò non può essere fermato... é seguire l'inconscio.

Rockit: Che significato ha per voi una dissonanza o l'uso della voce stonata? Cos'é una dissonanza? Cos'é una stonatura? Potremmo dire che sono delle convenzioni, che sono delle sensazioni soggettive. Fanno parte della nostra musica tutti quei suoni che possono suonare dissonanti: le nostre orecchie non li percepiscono come stonature, in quanto nascono così, con questa forma. Il cantato é alla stessa stregua: non c'é niente di pensato. La linea melodica può nascere stonata, magari per il testo, o per la linea che fa il basso... non c'é regola.

Rockit: Vi sentite parte di una scena locale o nazionale? collaborate con altri gruppi? Fermo restando che capiamo poco la parola scena, possiamo dire che vediamo attorno a noi, qui a Mestre, un bel movimento di persone che suonano. Non ci sono tanti posti in cui ascoltare musica dal vivo, specialmente questa musica sotterranea. Se ci fosse un locale, un Centro Sociale che dedicasse parte della sua programmazione a tale musica, sarebbe più facile ascoltare questi gruppi. A Padova c'era un locale, si chiamava "The Tube" che lavorava in questa direzione: ecco, lì potevi capire se c'era una scena locale.

Per quanto ri guarda la collaborazione con altri gruppi, dobbiamo dire che nei limiti della nostre possibilità cerchiamo di far circolare le informazioni il più possibile. Siamo iscritti ad una società per la tutela del diritto d'autore olandese, e ci sono almeno altri quattro gruppi che ci hanno seguito su questa strada, anche perché ti da la possibilità di passare alla SIAE senza pagare gli esami di ammissione...

Alcune volte, quando il posto ce lo permette, invitiamo a suonare con noi altri gruppi: gruppi di amici, che apprezziamo per la musica e il loro modo di essere.

Abbiamo anche registrato, con il nostro "Tramiti mobile studio", vari gruppi: il demo "Sottolhoteleden" degli Elle, il demo "Cosmica" del gruppo punk Nerdz, il CD dei Cerchio, il demo dei Travolta "Escamotage", il CD del un cantautore veneziano Guido Marzorati e altri ancora. Questo perché sappiamo la difficoltà di registrare il proprio lavoro, per i costi, per i tempi e per l'inesperienza: sappiamo quanto può essere impanicante il concetto di non riuscire a suonare un brano bene, e il non poterlo registrare senza il patema del denaro é, secondo noi, qualcosa di particolarmente castrante, limitante, frustrante. E poi impariamo un sacco di cose da ognuno di questi gruppi.

Rockit: state mettendo su una vostra etichetta, questo e' un passo che fanno molti gruppi autoprodotti, o comunque gruppi che girano nel circuito indipendente. Avete intenzioni di occuparvi solo dei vostri lavori o anche di quelli di altri gruppi?

KLeiNKieF: Ci piacerebbe poterci occupare di altri gruppi, ma non sappiamo cosa succederà in futuro, in quanto già per il nostro CD il tempo e le energie sono state assorbite quasi in maniera totale. Adesso stiamo preparandoci per i concerti, stiamo riarrangiando i brani visto l'ingresso di Milena. Poi cominceremo a lavorare sul nuovo materiale che vorremmo registrare il prossimo anno... se potessimo fare solo i musicisti ciò sarebbe più facile! È una questione di tempo, di energie e non di volontà o di poca disponibilità.

Rockit: ascoltando il vostro lavoro Colori Dolciumi Fotocopie, mi viene da chiedere cosa e' woland? e cosa e' epos?

KLeiNKieF: Woland é il Diavolo nel romanzo "Il maestro e Margherita" di Bulgakov.

Epos era il cane di un'amica di Gianluca

Rockit: Dove possiamo ascoltare i KLeiNKieF?

KLeiNKieF: Dal vivo suoneremo il 28 novembre a Faenza, al Meeting delle Etichette Indipendenti, l'11 dicembre al "Milio's bar" di Belluno, il 17 dello stesso mese "Al Vapore" di Marghera (VE), il giorno dopo al CSA "Il Molino" di Lugano. Se volete ascoltare e scaricare gratuitamente i nostri brani in formato mp3, collegatevi al nostro sito http://kleinkief.freeweb.org. Se qualcuno di chi ci legge volesse aquistare il nostro CD originale, può rivolgersi al vostro sito, riempire la form e attendere l'arrivo del disco.

Ogni novità su ciò che facciamo la potrete trovare sul nostro sito.

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L'articolo Kleinkief - via email, 08-11-1999 di Giulio Pons è apparso su Rockit.it il 1999-12-04 00:00:00

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