The Zen Circus - via Mail, 03-11-2009

Siamo bestie evolute, piene di contraddizioni e cacca da espellere. Gente di merda insomma, così descrive l'Italia e gli italiani. Lui, figlio di due ex operai della Piaggio, che in casa al posto del crocifisso aveva gli Lp di David Bowie e i Rolling Stones. Il primo a considerarsi volgare e qualunquista ma che almeno ha rispettato il suo sogno di quando era bambino: fare il musicista. Davide Rastelli dei Mr Brace ha intervistato Appino degli Zen Circus.



Per prima cosa: un disco scritto interamente in italiano. Come sono nate queste canzoni?
La lingua usata non va a toccare il modo in cui compongo le canzoni, che è da anni lo stesso: il primo pomeriggio con la chitarra scrivo gli accordi e canticchio la melodia seduto al cesso. La notte fonda invece scrivo il testo insieme a qualche bicchiere di vino. Registro in malomodo chitarra e voce e porto il tutto a Karim e Ufo in sala prove dove decidiamo la direzione da prendere. L'ultima parola sui brani da scegliere è sempre di tutti e tre. Poi cominciamo con la pre-produzione, che nel nostro caso consiste nel registrare in studio in diretta le canzoni così come le abbiamo provate. Passano mesi, si ascolta, si metabolizza, si cambia, si depenna qualcosa, si aggiunge altro ed entriamo poi in studio per fare il disco vero e proprio. Da questo momento diventa fondamentale l'apporto del produttore. Sia Brian (Ritchie, bassista dei Violent Femmes che insieme agli Zen Circus ha scritto, suonato e prodotto il precedende "Villa Inferno", NdR) per il disco prima che Manuele (Fusaroli, il produttore di "Andate Tutti Affanculo", NdR) per questo sono stati molto importanti.

Poi il titolo: "Andate Tutti Affanculo". Tutti, tutti? Non salvereste proprio nessuno?
E' un titolo giocoso, provocatorio e pure un po' sensazionalista tipico degli Zen Circus. Non ci fosse una lista infinita di gente e realtà che adoriamo pensi avremmo fatto questo disco? Eh no. Credessimo davvero che devono andare TUTTI affanculo avremmo mandato tutti a quel paese veramente e ci saremmo ritirati per i cazzi nostri, oppure che so, ci saremmo suicidati tutti insieme come le sette americane.

"Andate tutti affanculo". Le cose come stanno, nè più nè meno, eppure... Perchè gli stronzi entusiasmano ma se poi son troppo stronzi dopo sembrano non andare più bene? Quanto vi divertite ad essere stronzi e quanto trovate che sia necessario?
Non c'è né nessun bisogno di essere degli stronzi. C'è già fin troppa cattiveria, troppo cinismo, troppo egoismo al mondo per trovarci qualcosa di bello. Lasciamo ai veri stronzi il duro compito invece di cercare a tutti i costi di imitarli. Non è facile, mi metto in prima fila nella lista, ma sono convinto che si può far qualcosa.

Siamo tutti "Gente di merda". Mi sembra un ottimo argomento e punto di partenza ma vi interessa il riscatto da tale condizione o pensate sia un dato di fatto che vada riconosciuto, accettato e fine?
Ci sono momenti e luoghi in cui gli esseri umani ti disgustano e questi momenti vanno accettati per quel che sono: spleen e sano cinismo non posato. La ricerca del bene nasce da sé subito dopo quando gli altri ti sorprendono e ti stanno vicini. Non voglio fare il filosofo, ci mancherebbe, ma partire dal presupposto, fallito mi sembra, che siamo tutte creature di Dio venute al mondo per amore e per suo disegno mi sembra, sarò gentile, un po' forzato. Pensare invece che siam bestie evolute, piene di contraddizioni sin dal primo respiro e compromesse nella mediazione fra alto pensiero e cacca da espellere mi fa sentire vivo, pulsante e pieno di buoni propositi per riscattare appunto la mia condizione di essere pieno di letame da spargere in giro. Non ho bisogno di Dio, ho bisogno dei miei simili. Ce ne sono là fuori? Noi crediamo proprio di si.

Lungo tutto il disco descrivete con molta efficacia e acume il peggio che c'è nell'umano e nel nostro Paese eppure in nessun momento si ha l'impressione che ve ne vogliate chiamare fuori. Spesso invece non vi sembra di essere circondati da persone che si sentono illuminate, superiori e sembrano aver capito tutto ma poi non fanno altro che lamentarsi degli stessi limiti e colpe di Italia, società ed educazione? Qual è il problema?
Quale problema? Non c'è nessun problema! Questa l'ho imparata da Berlusconi. Sarebbe bello potessi risponderti alla domanda "Qual è il problema?" ma non ci riesco. Come hai detto già tu, in questo affanculo generale siamo noi Zen Circus in primis ad essere confusi, caotici, volgari e qualunquisti. Come l'italia che dipingiamo. Questo perché non abbiamo grandi verità in tasca senonché di fronte alla lamentela e l'alzarmi le maniche ho sempre preferito la seconda. E questo vale per la musica come per tutto il resto della vita. Che posso dire? Leggete, informatevi, uscite di casa, mescolatevi ai vostri simili, assimilate, siate curiosi e anche furiosi quando ce n'è bisogno. Per il resto cito un documentario visto da Ufo in allegato all'Internazionale dove un esponente sindacale di un callcenter (!!) dice una cosa che riteniamo sia molto attinente ai contenuti di questo disco:

"La sinistra (leva sinistra se vuoi e metti cosa ti pare di civile) deve farsi di nuovo ignorante per affrancare la gente dall'ignoranza e non farsi ignorante per lasciare che la gente resti ignorante, quello lo fanno i fascisti!!(leva fascisti se vuoi e metti cosa ti pare di incivile)"

Astio, rabbia, abbondano tuttavia anche momenti carichi di sarcasmo e ironia che strappano risate per quanto amare. E' ancora lecito pensare a divertirsi? Cosa vi diverte?
Io generalmente calcolo la bellezza di una giornata dal numero di risate fatte. Tutte le derivazioni del riso mi sembrano fantastiche. Chiaro che non deve essere obbligatorio, anzi, spesso purtroppo c'è proprio poco da ridere. A noi personalmente diverte la totale mancanza di serietà in momenti dove questa è considerata imprescindibile. Poi l'assurdo, l'esagerazione, l'esaltazione dei difetti. E' tipico della nostra terra. Ma ci va bene tutta l'ironia del mondo.

"Miliardi di artisti ed in fabbrica nessuno" d'altra parte chi si accasa, ha un lavoro ordinario per pagare il mutuo e mette su famiglia sembra si sia "scordato della felicità". Mi aiutate a districare questa apparente contraddizione?
"Gente di merda" è puro spleen nichilista come ti dicevo prima, mai mi sognerei di sbandierarla come un manifesto del mio modo di vedere la vita e gli altri. Deve essere letta all'interno dell'insieme-disco (infatti personalmente mi dispiace che il provino sia finito nella compilation degli Afterhours, "Il Paese è reale", ma non avevamo davvero altro da consegnare al volo). Questo per dire che la frase che citi è d'effetto ma anche irreale: in fabbrica ci vanno gli immigrati che non vedono l'ora di farlo e dall'altro lato le fabbriche chiudono. Ogni settimana ci sono sit-in, proteste, gente che sequestra –per finta – il sindaco, gente che si lega alle gru per non far chiudere questa o quest'altra fabbrica. Certo non volere lavorare in fabbrica non significa che devi per forza lavorare nel campo dell'arte così come mettere su famiglia non vuol dire necessariamente diventare l'ombra di sé stessi. Nel disco sono i personaggi a parlare, le loro storie. Mica vale per tutti quello che vale per loro, ma sono loro che volevamo cantare.

Qual è la differenza tra un sano desiderio di fare cose grandi o importanti e i famigerati sogni di vana gloria? Cosa volevi fare da bambino?
Volevo fare il musicista già dai dieci anni, prima ancora lo scrittore o il disegnatore di fumetti. Niente fabbrica in effetti ma volevo fare l'artista sin da piccolo, vedi. La differenza dicevi? La paura. Ti faccio un esempio che adoro: se hai una paura enorme che qualcuno ti rubi in casa, anche se non possiedi niente di che, metterai allarmi, inferriate alle finestre, sarai losco e sospettoso. I ladri quindi decideranno di venire a rubare da te perché hai sicuramente qualcosa di prezioso, che non è vero. E' il tuo comportarti di conseguenza alla paura che fa sì che queste si avverino. Se hai paure che non vuoi combattere non ti servirà a niente spostarti, scappare, cambiare o ancor peggio inseguire storie già scritte da altri. Non bisogna provare paura, almeno quando non c'è di mezzo l'incolumità fisica la quale invece necessita della giusta dose di paura per mantenersi tale altrimenti moriremmo tutti come mosche nelle maniere più stupide, se già non lo si facesse abbastanza.

Come racconta "It's Paradise" la paura della morte e l'esigenza di beatificare a prescindere i defunti sono assenti dal pensiero del bambino. Nasciamo sani. Chi ci mette poi in testa queste idee e paure?
La famiglia cattolica tradizionale secondo me e tutto l'apparato parentale ad essa collegato. Appena la comunità verrà prima della famiglia nella scala dei valori della nostra società vedrete che avremo un paese finalmente progressista e ci avvieremo ad una vera convivenza civile. Bada bene non sto facendo un discorso tipo "dagli ai matusa, noi siamo giovani e fighi, non ci sposeremo mai! Beviamo, fumiamo, rock'n'roll!", è un ragionamento da terza media o da pub, ma parlo proprio di priorità: la comunità ed il suo benessere devono essere il primo valore e non la sacralità di unioni che possono essere la cosa più bella del mondo ma anche la peggiore. Per ora in questo paese regna la Chiesa. Paradossalmente l'unico in politica che nel suo solito modo cerchiobottista sta cercando di sopraffare questo potere è Berlusconi nel suo delirio di onnipotenza. Perchè non ci sta ad essere solo il secondo potere, anche peggiore.

Il concetto tradizionale di famiglia e la Chiesa sono i bersagli contro cui vi scagliate con maggiore sarcasmo e rabbia. Ti va di raccontare la tua personale esperienza al riguardo?
Io personalmente non ho mai avuto una famiglia tradizionale, sono figlio unico di due ex operai della Piaggio che si sono conosciuti nel dopolavoro. Comunisti con delirii familiari da Guinnes dei primati e sinceramente a casa mia, che è sempre stata in affitto, invece di Gesù e la Madonna campeggiavano gli LP di David Bowie, Rolling Stones, Pink Floyd e foto di Che Guevara. Questo comunque non li ha salvati dal diventare finto-borghesotti negli anni 80 e disperati poco dopo. Ma questa è la storia di tanti come loro e di un pezzo come "Figlio di Puttana" e di un altro come "Vent'anni". Ma c'è molto di noi tutti in ogni canzone, per esempio "Ho una macchia nera sul cuore!!" fu la frase con cui Ufo da piccolo tornò a casa dicendo ai suoi che voleva fare catechismo perché gli era stato detto a scuola dal prete. Vedi la paura cosa può fare? Questi viscidi la versano nel latte dei bambini appena nati ed in seno alle loro madri e la chiamano poi "Amore". Amore per me è fare l'amore con l'uomo che amo perché lo amo anche se sono uomo. Amore per me è lasciare che la mia ragazza a 17 anni possa decidere di abortire, amore per me è cambiare il futuro con le mie mani e non pregare che questo accada.

Come nasce la collaborazione con Nada per "Vuoti a perdere?
In modo del tutto naturale, con qualche telefonata. Questo è il nostro primo disco tutto in italiano e ci tenevamo ad avere ospite qualcuno che la musica italiana l'ha vista e vissuta sin dal '69. Ed ecco il perché di Nada. Le sue origini livornesi poi ci hanno spronato per questa specie di "We Are The World" contro il campanilismo fra Pisa e Livorno. E' una donna splendida e ha una voce assurda. Lei e il suo compagno Gerry Manzoli sono qui accanto a me proprio ora (ti scrivo dallo studio dove Manuele sta registrando il nuovo disco di Nada e dove io e Karim registriamo varie chitarre e batterie). Lui era pure il bassista dei Camaleonti e scrittore di un sacco di pezzi storici della musica italiana. Sono meravigliosi, hanno una concezione della musica sicuramente diversa dalla nostra ma negli anni lei non ha perso un briciolo di creatività e ha un'energia ed una vitalità da intimidire un'adolescente.

Unhip e La Tempesta, attualmente le migliori realtà discografiche indipendenti in Italia (mi scuso ma non conosco Infecta). Qual è la situazione attuale della discografia e della cultura indipendente in Italia? Come è nato e qual è il rapporto che avete con le realtà che hanno supportato il vostro ultimo lavoro?
Infecta è il marchio di produzione artistica che stà dietro a Manuele Fusaroli e quindi Le Luci, Tre Allegri, Redworms Farm fra poco Sikitikis, Nada e molti altri. Con Unhip di Giovanni "Uda" Gandolfi, un folle che davvero adoriamo, avevamo già lavorato molto bene per l'album precedente e con La Tempesta dei TARM ci sembrava doveroso collaborare in quanto ce l'avevan chiesto, sono amici e stanno dando alle stampe i migliori dischi di musica IN italiano che stanno uscendo ai giorni nostri. Guarda il nostro punto di vista sulla situazione non è veramente attendibile, pensa che in questo momento di crisi del disco e globale noi abbiamo venduto nei negozi una quantità ragguardevole di dischi come mai ci era capitato e come mai ci eravamo immaginati per la realtà piccola che siamo. Cultura in Italia, soprattutto cultura indipendente? Gente che si fa il mazzo, ragazzi con voglia e passione che stanno davvero superando le barriere che si erano (o non) preposti. Infatti proviamo a non parlare più di musica indipendente, di indie. Bensì parliamo della musica Italiana, quella vera. Perché è quella che facciamo noi, gli altri e voi Mr. Brace e i vostri amici della Tafuzzy. Questa cultura sarà la cultura che tramanderemo ai nostri figli: ai figli che faremo (o farete, non mi sbilancio) in questi anni zerodieci che poi tanto del cazzo non devono essere se partoriscono tutta questa bella roba. L'importante, ecco questo sì, è darsi al 100% a costo di prenderla nel culo pur di non fare le cose a livello amatoriale, quello lascialo fare a chi gioca a calcetto. Che se hai sentito bene il disco sai che fine fa…

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L'articolo The Zen Circus - via Mail, 03-11-2009 di Mr. Brace è apparso su Rockit.it il 2009-11-08 00:00:00

COMMENTI (23)

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  • AlgaPhorny 7 anni fa Rispondi

    Molto bella.

  • ilmiodiscopreferito 15 anni fa Rispondi

    il mio disco preferito è più simpatico.....
    ilmiodiscopreferito.it/

  • borislove 15 anni fa Rispondi

    e quanto scrivete...hanno le loro idee come voi avete le vostre. comunisti, anarchici, populisti, travestiti, preti e papponi. A me piacciono un sacco, sul palco spaccano i culi e sono VERI! e sì sa, il problema ad essere veri è che a qualcuno non andrai mai a genio, ma va bè, il titolo del loro ultimo album dice un po' tutto.
    Alè, fatto anch'io il mio intervento

  • magomerlino 15 anni fa Rispondi

    Arroganti di sicuro,fa parte del loro essere,anche se in realtà sono persone abbastanza umili.
    Progressisti penso sia il termine meno indicato.
    Semmai sono l'esatto contrario:)
    Con gli Afterhours non c'è paragone.
    Gli zen circus è 3 anni che fanno un disco più bello dell'altro e dal vivo sono sempre più una macchina da guerra, e in un certo tipo di rock non hanno(secondo me,ma non sono l'unico a pensarla così)eguali in Italia.
    Gli After hanno fatto gli ultimi 2 dischi dove metà canzoni sono belle e metà pessime.
    In più dal vivo un tempo erano dei mostri,ora sono sgonfissimi.

  • albia1 15 anni fa Rispondi

    Un po' arroganti, finti progressisti e personalmente troppo sopravvalutati..il paragone con Afterhours mi sembra molto azzardato!
    Spero di dovermi ricredere in futuro!

  • alexx 15 anni fa Rispondi

    Mia opinione:
    io ho visto i MCR un paio di volte,anni fa, nei festival e ci vedevo tanti migliaia di figli di papà con la maglia del che e la kefia.
    Penso rappresentino insieme a tanti della scena che ruota intorno al 1 maggio il brutto della politicizzazione musicale in Italia.
    Boh,secondo me tanti artisti in Italia hanno frainteso il messaggio di De Andrè.
    E' difficile riuscire a non essere banali,o ridondanti o retorici mettendo la politica nella musica.
    Ti giuro che dopo aver sentito Cisco gridare "Marijuana libera" e "salute ai compagni" mi veniva solo voglia di andarmene via.
    Io sono di sinistra da sempre,ma trovo tutto questo modus operandi del movimento una cosa auto ghettizzante,stantia,trita,ritrita,retorica e pallosa.
    Comunque è cosa abbastanza nota la questione MCR.
    Sono sempre stati tacciati di super populismo per quanto riguarda la sfera antagonista.
    Peccato perchè musicalmente sono molto,molto bravi.
    Poi giustamente ognuno la vede dalla sua parte.

  • adrianomeis 15 anni fa Rispondi

    beh. a parte il commento banda bassotti e Russia che sottoscrivo (sempre ammesso che non sia solo provocazione), il modo sempliciotto e facile dei Modena di infilare la politica in musica mi sembra 'na cazzata. ma anche ai migliori capitano treni in faccia [:

  • alexx 15 anni fa Rispondi

    Cioè?

  • adrianomeis 15 anni fa Rispondi

    in parte d'accordo in parte no

  • alexx 15 anni fa Rispondi

    Boh,se ricordo bene dissero che non capivano l'uso populistico di "bella ciao" durante i concerti dei modena,quel modo sempliciotto e moltom facile di infilare la politica nella musica.
    Per quanto riguarda la banda bassotti ci fu un intervista a Karim o Appino per una radio web nel quale commentavano il loro uso dell'inno russo alla fine del concerto e la frase del loro cantante"Il nostro sogno svegliarsi una mattina in Russia"(o qualcosa del genere)dicendo che li avrebbero volentieri spediti a calci in culo in un gulag in Siberia.
    Come non essere d'accordo:)