Biografia Alessandro Filippo

Ecleptica syncresys è il secondo cd di Alessandro Filippo, dopo Nerosilenzio, che è stato prodotto nel 2004. Nerosilenzio è stato recensito da "Musicologi" www.musicologi.com Ecleptica Syncresys è una raccolta di brani composti tra il 2000 e il 2006. Il titolo Ecleptica Syncresys: Ecleptica perché racchiude in sé vari stili, vari generi, sfruttando diverse mie passioni e modi di esprimermi. Eclettici sono anche i miei interessi e le mie attività. Syncresys perché tutti questi aspetti sono accozzati insieme creando un unico blocco, a partire da materiali diversi, quasi come un processo di alchimia. Alcuni brani come Preludio finale e Ricercare sono di stampo classico, con una particolare attenzione alla struttura e varietà armonica. Si tratta di brani composti durante gli ultimi anni di Conservatorio, ma la realizzazione su cd poi, va oltre gli schemi classici, essendo suonata e arrangiata con strumenti digitali e campionamenti costruiti appositamente (vedi il pianoforte di Preludio) e la sostituzione dell'organo a canne con un organo Hammond in Ricercare. Altri brani, come Frequency Modulations, Kenbor Rawor e Settembre, sono rivisitazioni di brani nati poco prima e durante la composizione di Nerosilenzio, ma non adatti ad essere inclusi in questo lavoro. Nerosilenzio è infatti una cavalcata di synth e campioni che guerreggiano fra loro, in un'atmosfera aggressiva e che denuncia il cortocircuito del mondo in cui stiamo vivendo. Nerosilenzio, al contrario di Ecleptica Syncresys, è molto organico e segue una precisa sonorità dall'inizio alla fine. Ritornando a Frequency Modulations, Kenbor Rawor e Settembre, questi brani sono stati stravolti rispetto all'origine, in quanto si prestano ad essere torturati digitalmente, in modo da esplorare le possibilità creative dell'elaborazione del suono. Lathpin, nato per gioco, è caratterizzato da incastri di basso e batteria che evocano ora ritmi latini, ora sonorità R&B, ma con un carattere enigmatico e una sonorità che porta all'introspezione. Nibbio è frutto del ricordo di alcune notti insonni. Il titolo stesso rimanda ad una barca da pesca, che immaginavo di sentire nelle notti mentre partiva dal porto di Marano. Qui la sperimentazione si fa più spinta. Sono state utilizzate delle tecniche di sintesi particolari, basate sulla modulazione di ampiezza. E' stato costruito da zero anche il synth virtuale per implementare questa sintesi. E' stata usata anche un altro tipo di sintesi particolare, detta granulare, in cui i campioni vengono macinati in piccoli grani e poi riprodotti. In questo caso si ha la possibilità di intervenire sulle caratteristiche del timbro in maniera davvero unica. D'altro canto, in Nibbio la struttura armonica è all'osso, nello stile minimalista, contando solo di due blocchi armonici, con funzione di dominante e fondamentale. Neve, al contrario, è una composizione elettronica più classica, nella scia di Vangelis, Tangerine Dream, Jean Michelle Jarre. Qui sono stati inseriti però anche altri elementi, derivanti dal rock e dal progressive rock. Turbinotomy è stato scritto e prodotto di getto, dopo un'operazione chirurgica, mettendo in musica bisturi, trapani, lampade da sala operatoria, camici bianchi e verdi. Infine in Oltre i confini del tempo l'atmosfera è minimalista. Sono stati utilizzati i rumori più disparati, come processori di computer impazziti, delay digitali vintage utilizzati per creare glitch, onde digitali "dipinte a mano", un hammond utilizzato in maniera non convenzionale, sfruttando i vari armonici di cui è capace.

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