DESCRIZIONE
Se Manzoni avesse scritto canzoni, lo vedremmo servire vassoi:
merda d'artista (1), che artisti di merda ce n'è già quanti ne vuoi.
E, gettato a mare Dio, Vautier (2) distrarrebbe Ensor (3) con l'iPod
dal previsto ritorno di Cristo. Anzi, di Christo e Jeanne-Claude (4).
E pure lui sa delle Grazie (5): in disgrazia da quando un velo strazia il loro seno;
da quando la massa batte cassa su gonne che si abbassano per molto meno.
Così l'arte bruta (6) si è fatta arte brutta, ma quando mai
con il divieto e con il canone di Policleto (7) si è pagato un canone rai...
Ti costruisco, sì, ma per buttarti via.
Risparmio sul marmo per fare economia.
L’arte ha fatto da parte la deontologia (8).
Ma almeno che mi si dia indietro la mia Kalokagathia!
Ho fatto uno shampoo a Duchamp: intendo una lavata di testa...
Testardo! Neanche si scusa per il ritardo (9)! Mentre azzardo il pretesto di una protesta.
Ma ormai il quadro della situazione, più che quadro, è di forma tonda
e non ha altro primo piano, se non la cornice che lo circonda.
Così l'arte fa il passato da parte e si riparte dal niente.
Certo... nessuno nomina la morte, perché fisicamente assente dalla mente di un vivente (10).
Per fortuna ho imparato il bello, grazie al brutto della tivù
e la tua prossima linea curva mi giustificherà a non parlarti più (11).
Ti costruisco, sì, ma per buttarti via.
Risparmio sul marmo per fare economia.
L’arte ha fatto da parte la deontologia.
Ma almeno che mi si dia indietro la mia Kalokagathia!
(1) "Merda d’artista" è una famosa opera di Piero Manzoni.
(2) Ben Vautier, artista francese, durante un happening gettò in mare una scatola con su scritto “Dio”.
(3) James Ensor, autore di "L'entrata di Cristo a Bruxelles nel 1889".
(4) Coppia di artisti statunitensi.
(5) Le Grazie sono Dee nella Religione romana, replica delle Cariti greche.
(6) Art Brut (letteralmente “arte grezza”), qua tradotto per assonanza con “arte bruta”, è un termine coniato nel 1945 dal pittore francese Jean Dubuffet per indicare le produzioni artistiche realizzate dai pazienti di un ospedale psichiatrico.
(7) Trattato (perduto) sulle proporzioni dell'anatomia umana scritto dallo scultore Policleto intorno al 450 a.C. Noto solo da accenni in opere successive, è considerato il primo trattato che teorizza i temi della bellezza e dell'armonia. Ebbe uno straordinario impatto, ispirando anche le ricerche sul modulo architettonico.
(8) Qua intesa come “deontologia professionale” e quindi come codice etico di riferimento per una determinata categoria professionale.
(9) Marcel Duchamp, artista appartenente alla corrente del Dadaismo (che dava grande importanza al gioco di parole). Chiamava un suo quadro “il Grande Ritardo”, sebbene il titolo fosse "La Sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche".
(10) In questo verso si fa riferimento a "L'impossibilità fisica della morte nella mente di un vivo", opera di Damien Hirst.
(11) Si racconta che l’artista Piet Mondrian ruppe la collaborazione con l’amico Theo van Doesburg a causa del suo uso della diagonale in alcune opere.
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L'articolo Martin Basile - Kalokagathia (con la partecipazione di Andrea Diprè) di Martin Basile è apparso su Rockit.it il 2024-01-18 21:32:41
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