Biografia Max Smeraldi

Massimiliano Smeraldi (in arte Max) nasce a Roma (quartiere Montesacro) il 12 febbraio 1960 ma cresce nel quartiere di Monte Verde Vecchio. Di origine pesarese tiene vivo il legame con la terra dei suoi avi e del suo beniamino Valentino Rossi trascorrendo (quando può) le vacanze estive nella città di Pesaro. Galeotta fu una chitarra classica regalatagli dal nonno materno all'eta di soli sette anni a suggellare il suo idillio con la musica. Inizia a suonare la chitarra scoprendo inconsapevolmente l'armonia degli accordi prodotti. Nel 1972 i suoi genitori assecondano la sua propensione alla musica facendogli prendere delle lezioni private di chitarra dal M.stro Lorenzo Pietrandrea (l'allora chitarrista della cantante sarda Maria Carta). Il ciclo di lezioni che prevedeva una durata di tre anni in realtà, viste le eccellenti doti del ragazzo, è stato condensato in un anno per volere dello stesso M.stro Pietrandrea. Contemporaneamente Max riceve come regalo da un suo vicino di casa, Alessandro Giannursini, oggi affermato pianista e cantante, una audiocassetta di Jimi Hendrix, "I'm a man". Tale regalo rappresenta il suo slancio emotivo per la svolta verso il genere pop. Completamente stregato da questo artista, all'età di sedici anni esegue tutti i suoi brani emulandolo alla perfezione. La sua cultura musicale si arricchisce di altre influenze artistiche: Deep Purple, Carlos Santana, Van Halen, Dokken, Def Leppard, Yngwie Malmsteen. Questo percorso artistico comprende un arco temporale che va dal 1972 al 1984 orientando Max sempre più verso il genere Heavy Metal. Inizia ad esibirsi in pubblico con vari gruppi quali i "Clap" e gli "Acquarium" eseguendo cover di musica leggera. Chiamato a far parte de "Gli amici della sera" (1979-1983) si presenta ad un concorso nazionale di gruppi emergenti vincendo la finale, tenutasi al Teatro Tenda a Strisce di Roma, con la cover della canzone "Solo con te" dei Cugini di Campagna. Premio per la vincita del concorso, la realizzazione e promozione di un 45 giri inedito contenente due brani dal titolo "Estate senza te" (lato A) e "Gli occhi tuoi" (lato B). Nel gennaio del 1984 viene chiamato a far parte del line-up del gruppo heavy metal romano Alter Ego composto da Tino Costan alla batteria, Ugo Rossi al basso e Marco Nocente alla voce. La nuova band si propone sulla scena musicale esibendosi con brani inediti e partecipa alla prima manifestazione di musica heavy metal tenutasi al teatro Mongiovino di Roma. La presenza di Max in sostituzione del precedente chitarrista fa riscattare a pieni voti gli Alter Ego da una disastrosa esibizione tenutasi al locale Bianco e Nero di qualche mese prima. Nel 1985 gli Alter Ego decidono di entrare in sala di registrazione e realizzano un mini LP di quattro brani dal titolo "Poker d'assi". Il disco stampato in 5.000 copie viene promosso sotto il management di Fabrizio Capanna con una tournee nel nord Italia gemellata con un'altra svedese degli allora emergenti Europe, gemellaggio che prevedeva l'ospitata in Svezia degli Alter Ego nei locali che precedentemente erano stati teatro della promozione degli Europe e viceversa. Gli echi di queste performance giungono alle orecchie di Richard Benson considerato allora il guru del mondo metal e in quel momento particolarmente attento all'underground capitolino. Benson chiede a Max di partecipare ad una compilation di gruppi Metal bissando la precedente compilation "Metal Attack". Il brano proposto da Max nell'album "Metal Attack 2" pubblicato dalla RCA nel 1987 e dal titolo Rainbow Fire viene eseguito da una formazione di elementi messa su in pochissimo tempo e completamente estranea al mondo heavy metal dal nome Subway Force. Gli elementi che componevano la formazione oltre a Max erano Giulio Coviello alla batteria, Giorgio Coviello al basso, Maurizio Segarelli alle tastiere ed alla voce il turnista londinese, l'affermatissimo Douglas Making (Dagghy), chiamato urgentemente da Richard Benson a sostituire il cantante del gruppo Gigi Stanglino. Terminata l'esperienza con gli Alter Ego si dedica all'insegnamento della chitarra presso una scuola di musica di Castel Giuliano (RM) e viene invitato a far parte di un gruppo, gli "Starligth" con il quale si dedica prevalentemente a serate di cover presso i locali della zona nord di Roma. "La costanza del dovere e la convinzione di ciò che si sta compiendo scorrono libere e fluide come un'autostrada percorsa a velocità elevata e costante" Nel 1991 entra a far parte, seppure brevemente, del gruppo S.O.S., rock band romana formatasi nel 1984. Nel 1994 viene chiamato dal Banco del Mutuo Soccorso per la realizzazione dell'album "Il 13" il quale è stato anche ripubblicato in vinile in edizione limitata e numerata. Nello stesso anno partecipa con il Banco alla 19a edizione della rassegna della canzone d'autore, in cui si assegnava il "Premio Tenco" con il brano "Bambino". Dal 1995 inzia a lavorare come turnista in varie sale di incisione di Roma e provincia e collabora con cantanti affermati registrando per loro le chitarre . Fra questi cantanti è opportuno citare Toto Torquati, Barbara Cola, Banco del Mutuo Soccorso, Cristiano Malgioglio, Cliò, etc. etc. Nel 1997 realizza il suo primo CD da solista come cantante e chitarrista. "Strade Roventi" contenente 8 brani rock, è un concept-album che racconta la storia del viaggio interiore di "Jena" (altro pseudonimo di Max Smeraldi) da una situazione di disagio e povertà estrema che lo portano a familiarizzare con la malavita al tentativo di inserimento nella cosiddetta società "perbene" e la successiva disillusione che lo porterà al punto di partenza con la consapevolezza di trovare comunque nel male una parte di bene e viceversa. Da qui l'immagine di Jena con il volto dipinto in due metà simmetriche con gli opposti colori del bianco e del nero. Talento e straordinaria tecnica fanno di Max Smeraldi un “grande” della sei corde, doti queste che lo portano 1 ° classificato al "Heavy Metal Guitar War" (1999), e 2° alla "Notte Mondiale dei chitarristi" (2000). Nel 2000 insieme alla formazione Death Metal, Profana, da vita ai “Dayden”, gruppo che realizza l’omonimo CD, Dayden e il singolo Cristal-Tear. Nel 2001 accetta l'Endors della Gaglio, ditta italiana produttrice di pick-up per chitarra elettrica e tiene varie clinics tra Roma e L'Aquila tramite il negozio sponsor Douglas. Nel 2002 si esibisce in concerto all'Alcatraz chiamato da Richard Benson come special guest. Nel 2004 partecipa alle selezioni della 54a edizione del Festival di Sanremo con il brano "Dimmi come fai" affidato all'esecuzione canora delle "Teen-Agers", gruppo di 5 ragazze pugliesi vincitrici tra l'altro nel 2003 del 1° Premio del festival internazionale "Una Voce per la canzone nel Mondo". Nel 2005 scrive per Liliana Sanchez, nota cantante cubana, il brano "Cantando y Ballando" divenuto poi la sigla televisiva di un noto programma trasmesso da una TV cubana e condotto da Lucia Altieri. Max Smeraldi trova anche il tempo di dedicarsi a progetti di solidarietà tanto che nel 2006, all'interno della manifestazione ladispolana "Ladislao Polifestival" con la "Max Smeraldi Band" organizza un concerto di beneficenza il cui ricavato è stato devoluto a favore dei bambini profughi per i 20 anni dal disastro di Chernobyl. Nel 2007 si ripropone nuovamente come autore scrivendo per Giovanni Catullo, in arte "Jiko" il brano "L'unico che resterà" vincitore del concorso Bi.Live indetto da All Music e per Raffaele Cappuccio, in arte "Raffy" il brano "Bianco e Nero" arrivato 2° classificato nello stesso concorso. Nel 2008 scrive la musica per la canzone "Musa e Amante" presentata dal gruppo "Con il nastro rosa" vincitrice del premio "Poggio Bustone". Il brano è anche risultato vincitore del Pirgy Contest Festival nel quale Max ha partecipato con un'altro brano scritto per Alessandro Fraleone, in arte "Leno", "Certe storie", arrivato 3° classificato. Non vanno dimenticati naturalmente i lavori discografici personali, fra i quali spiccano perle di chitarrismo puro che deliziano gli amanti del virtuosismo estremo. Brani come "Kadabra", "Licantropus", "Classic Sweet Opus" sono piccole scie luminose nel firmamento delle emozioni umane.

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L'articolo Biografia Max Smeraldi di Max Smeraldi è apparso su Rockit.it il 2005-08-16 00:00:00