3 appuntamenti Coolclub in Salento

4 marzo Cesare Basile

12 marzo Ginevra di Marco

23 marzo Doctor Explosion (Spagna)

Come al solito vi ringrazio per la collaborazione.

per ulteriori chiarimenti sono a vostra completa disposizione

Pierpaolo Lala

Ufficio Stampa

Cooperativa CoolClub

0832303707 - 3394313397

pierpaolo@coolclub.it />

Venerdì 4 marzo dalle 22.30

Istanbul Café - Squinzano (Lecce)

Ingresso 5 euro con consumazione

Info 0832303707 - 346 2204982

Cesare Basile

Venerdì 4 marzo all'Istanbul Café di Squinzano la rassegna internazionale Keep Cool, curata da CoolClub e diretta da Cesare Liaci, ospita il cantautore siciliano Cesare Basile che percorrerà tutta la sua carriera e presenterà i brani del suo ultimo lavoro. "Gran Calavera Elettrica" è infatti il titolo del quarto capitolo solistico di Basile ed il primo suo disco pubblicato su etichetta Mescal. Il titolo prende origine da un illustrazione di Posada e richiama teschi ma anche azzardi. L'azzardo ad esempio di parlare tranquillamente di morte, di amore e di religione (tre argomenti cari alla tradizione folk, termine quest'ultimo da utilizzare nella sua eccezione più elevata). La prima edizione della rassegna si chiuderà il 23 marzo al Candle di Lecce con il concerto degli spagnoli Doctor Explosion.

L'esordio discografico di Cesare Basile risale al 1987 quando registra con i Candida Lilith, gruppo di riferimento per una Catania che sarebbe diventata capitale del rock, il suo primo album. Ad un anno dall'uscita del disco, scioglie la band e si trasferisce a Roma per aggregarsi ai Kim Squad, insieme ai quali affronta una lunga stagione di concerti in Italia e in Europa. Dopo qualche tempo, la voglia di rimettere in piedi un nuovo gruppo ha il sopravvento; Cesare ritorna a Catania e fonda i Quartered Shadows, con i quali registra l'album omonimo poco prima di trasferire armi e bagagli a Berlino , dove nel frattempo è caduto il muro. Qui i Quartered Shadows si danno da fare quattro anni attraversando obliquamente le composite anime musicali della città e, dopo aver suonato con band come Nirvana, Hole e Primus, registrano un nuovo album intitolato "The Last Floor Beach", prodotto da Mark De Reus, già al lavoro con gli Urban Dance Squad.Il gruppo si scioglie mentre lavora ai provini del terzo disco e Cesare Basile decide di tornare a Catania dove nel frattempo la scena si è arricchita di nuove etichette indipendenti; è con una di queste - la "Lollypop" - che nel 1994 incide il suo primo lavoro da solista intitolato "La pelle", definito dalla critica come uno dei migliori album d'esordio di quell'anno: spigoloso, come i testi delle canzoni che ne fanno parte e caratterizzato da toni elettro-acustici. Nel 1998 è la volta di "Stereoscope" (Blackout - Mercury). In questo album le atmosfere sono più definite e amaramente ironiche come il pop più riuscito e intelligente sa essere. Il compromesso per l'uscita con una major è stato il sacrificio del titolo, originariamente "Pop Oral Patriots". Il successivo lavoro di Cesare, "Closet Meraviglia" (Viceversa - ExtraLabels), sancisce la definitiva svolta verso la canzone d'autore. Per questo lavoro Basile si è avvalso della collaborazione di Hugo Race (Nick Cave - True Spirit) per la direzione artistica e di John Bonnar (Dead Can Dance) per gli arrangiamenti delle orchestrazioni; collaborazioni che danno al lavoro una spiccata impronta internazionale. Hanno collaborato inoltre Roy Paci, i Massimo Volume e Manuel Agnelli degli Afterhours, che ha prodotto il primo singolo tratto dall'album, "Tra il tuo corpo e la cena" .

L'ultimo album, "Gran Calavera Elettrica", realizzato a Catania tra gennaio ed aprile 2003, vede Cesare Basile affiancato dalla sua band di sempre (Marcello Caudullo chitarra, Beppe Sindona basso, Marcello Sorge batteria) e da John Parish (produttore fra gli altri di P.J. Harvey, Sparklehorse, Giant Sand, Tracy Chapman, Eels, Goldfrapp) in cabina di regia, al mixaggio (affiancato da Daniele Grasso) e alle prese con qualche strumento. Vanno infine segnalate le preziosissime collaborazioni di John Bonnar (Dead Can Dance), Nada (che regala una meravigliosa interpretazione di "Senza sonno"), Lorenzo Corti (Cristina Donà, Delta V, aka Musical Buzzino), Valentina Galvagna, Marta Collica (Sepiatone).

Il rapporto tra Cesare Basile e John Parish, consolidatosi con la produzione da parte di Mister Parish del blasonatissimo "Gran Calavera Elettrica" (un centinaio di articoli pubblicati con toni a dir poco entusiastici nell'arco di sei mesi) è proseguito in un naturale percorso, anche attraverso il nuovo e bellissimo album di Nada prodotto da John Parish. Cesare Basile , dal canto suo ha realizzato nel proprio studio di Catania, affiancato dai fedelissimi di sempre (Lorenzo Corti - Marcello Caudullo - Marcello Sorge - Giorgia Poli), la pre-produzione del nuovo lavoro di Nada a dicembre 2003 ; ha suonato in tutti i pezzi, ha lavorato in studio per l'intera durata delle registrazioni effettuate a Roma e ha scritto appositamente per lei "Proprio tu" definita da Emiliano Corraretti su Musica! di Repubblica del 6 maggio 2004, "il cuore dell'album" (quando gli sgarri della vita diventano tre minuti di canzone densa come il sangue) di Nada intitolato "Tutto l'amore che mi manca".

Sabato 12 marzo dalle 22.30

Candle - Lecce

Ingresso 5 euro

Info 0832303707 - 346 2204982

Ginevra di Marco

Sabato 12 marzo il Candle di Lecce e la Cooperativa CoolClub ospitano Ginevra di Marco che presenterà i brani tratti dal suo recente cd. Disincanto esce a cinque anni di distanza dal primo disco in studio "Trama tenue". Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora: la partecipazione di Ginevra al primo album dei PGR e un tour di trenta date nei teatri con Max Gazzè. I mesi a cavallo tra il 2003 e il 2004 hanno visto una tempesta di mutamenti, travolgenti, anche molto dolorosi. PGR era diventato un limite, non possedeva più alcuno slancio in quella forma. Dalla valorizzazione dell'unicità individuale è scaturito un processo di evoluzione.

Nell'inverno del 2004 le canzoni sono nate snocciolandosi a ruota, una dopo l'altra. C'erano tanti spunti, vecchi provini su cui lavorare ma Ginevra ha voluto ripartire da zero, tranne un paio di basi che poi ha mantenuto.

Il disincanto era il sentimento dominante, in ogni parola, concetto, immagine. "Occhi disillusi i miei, sulle mie vicende, sul mondo intorno", sottolinea Ginevra. "Riflessioni sul tempo che stiamo vivendo, pura presa di coscienza per imparare, io per prima, a scegliere e orientarsi nel mutamento dei nostri tempi. In un mondo che sta moltiplicando le possibilità di scelta credo che sia opportuno imparare a moltiplicare le nostre capacità di scelta".

"I testi poi diventano canzoni. E volevo che anche la musica guarisse le mie ferite facendomi sorridere, facendomi stare bene. Ecco perché ci siamo divertiti a giocare anche di contrasti perché non è detto che a un testo "serio" - di denuncia ad esempio - debba corrispondere un accompagnamento musicale grave, serioso, difficile", prosegue la cantante.

Ne è venuto fuori un disco fluido, che si lascia ascoltare bene, piacevole nella varietà dei suoi colori e arrangiamenti, caldo, passionale, libero di voci e intrecci, di spazi, melodie. Cogliere il continuo fluire delle cose, racchiuse in immagini, suoni e pensieri in continua evoluzione, senza mai fermare il fervore della scoperta. La coscienza di non sentirsi mai arrivati per avere la forza di ripartire da zero e rinascere ogni volta con occhi nuovi e vogliosi per andare al di là del comune e rassicurante vedere. Sembra che Ginevra Di Marco con Disincanto voglia lasciarsi cantare, rinascere con e nella musica, ribadire la bellezza di attingere da più verità, con la sana freschezza di arrangiamenti fluidi e calorosi, espressione pura di sensazioni e immagini che la Di Marco disegna con la voce. Disincanto, che esce a cinque anni di distanza dall'ultimo lavoro Trama Tenue, risulta un buon lavoro soprattutto perché appare un disco genuino, pura espressione, che segna la maturazione di un'artista che sa emozionarsi, accompagnata da una sapienza musicale, "disincantata", libera da schemi melodici e compositivi troppo soffocanti. Disincanto è, insomma, un disco che sa prenderti per mano e portarti a spasso, un disco che di sicuro non lascia indifferenti e questo è il miglior complimento che si possa fare a un'artista.

Mercoledì 23 marzo dalle 22.30

Candle - Lecce

Ingresso 2 euro

Info 0832303707 - 346 2204982

Doctor Explosion

La rassegna Keep Cool, organizzata dalla Cooperativa CoolClub, si chiude con una festa a base di rock e divertimento per salutare la primavera. Mercoledì 23 marzo al Candle di Lecce sul palco saliranno gli spagnoli Doctor Explosion. Partiti all' inizio degli anni novanta con un look molto mod e col classico suono comune a molte band spagnole, influenze soul e organo onnipresente incluse, I Dr. Explosion hanno riaggiustato il tiro già col loro secondo album, El Loco Mundo de Los Jovenes, dove in copertina appaiono come educate scolarette, con tanto di calzettoni, gonna scozzese e codini. E lo stesso tono è stato mantenuto nei dischi seguenti: sull'auto tributo Aquellos Maravillosos 90 sono ritratti come scatenati vecchietti in una Home of Senile Delinquents, la cover di Vivendo Del Cuento (il loro disco americano) li presenta come elegantoni un po' retrò ma ci viene rivelato che la loro attività mentale è pressoché nulla e che sono l'unica rock band che vive ancora con i propri genitori, scroccando pasti e soldi, mentre quella di Lows in The Mid Nineties Vol.1 Asturias (un disco tutto di cover, dai Ramones, ai Kinks, ai Los Brincos a Link Wray) è uno spoof di una nota serie di compilation garage. Dulcis in fundo al loro ultimo disco è allegata una multa per schiamazzi e disturbo della quiete pubblica. You can't judge a book by the cover/you can't judge a daughter by looking at the mother cantava Bo Diddley ma come non essere ben predisposti all'ascolto di dischi che si presentano così? E soprattutto come non essere incuriositi dal live act di una band così folle e carica di simpatia? Eh si, perché non solo i dischi di Jorge & Co. sono dei bei dischi ma il live act dei Doctor Explosion è veramente deragliante, una esperienza unica: cavalcate folk rock alla Remains da cantare tutti in coro si mischiano ad infuocati e scorticati R&B Headcoats style perfetti per lo stompin con una bottiglia di birra in mano ed alle innumerevoli e disparate cover che la band pesca con grande competenza nel repertorio 50/60 e perché no1977. Senza contare i folli dialoghi col pubblico in anglo-italo-spagnolo e le performance "ginniche" della band e dei suoi fan, gioia e dolore per i gestori dei locali.

Prima e dopo il concerto la musica sarà garantita in consolle dai dj di CoolClub e da Punt & Mesh. Dopo i consensi internazionali raccolti a Rivarolo Po, Agazzano, Petralia Soprana e Petralia Sottana, il Wild Weekend a Benidorm nel 2001 e diversi tour in Belgio torna, al seguito dei Doctor Explosion l'esperienza iperdelica del PUNT & MESCH DJ SET, appuntamento itinerante del Bus One Dj, usualmente resident dj nelle infuocate serate del Madly Pub A Go Go, mitico locale sul Sunset Strip tra Hollywood e Pianello Val Tidone. Un appuntamento che sconvolgerà i vostri padiglioni auricolari con una selezione musicale assolutamente vintage.

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L'articolo 3 appuntamenti Coolclub in Salento di Redazione è apparso su Rockit.it il 2005-02-14 00:00:00