Un abbonamento per il file-sharing

Lo propone EFF alle major: si faccia pagare un quantum mensile a chi scarica e condivide su internet. La redditività sarebbe garantita per industrie e autori e ne guadagnerebbe la libertà degli utenti.

RIAA: tanto il P2P ha le ore contate.

EFF all'attacco sul file-sharing: in un rapporto appena presentato dall'associazione delle libertà digitali si propone alle società discografiche di fare un salto culturale da tempo auspicato: rinunciare alle crociate contro il file-sharing e trasformare le piattaforme del peer-to-peer in una miniera di dollari.

La Electronic Frontier Foundation nel suo rapporto spiega che il modello di business di riferimento può essere quello delle emittenti radiofoniche su web, che oggi pagano negli USA un forfait all'industria per avere il permesso di trasmettere musica. L'idea, cioè, è che artisti e detentori dei diritti d'autore possano essere pagati per la loro musica consentendo, a chi condivide, di non sentirsi un criminale
e pagare un abbonamento ragionevole.

"Una forma di licensing collettivo volontario - ha spiegato Fred von Lohmann, legale di punta della EFF - mette insieme gli interessi dell'industria con quelli degli appassionati. Più gente condivide musica, più gli artisti e i detentori dei diritti potranno ricevere compensi per quanto producono".

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L'articolo Un abbonamento per il file-sharing di Redazione è apparso su Rockit.it il 2004-03-01 00:00:00

Tag: mp3 siae

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