Audiocoop interviene sulle norme a sostegno della musica italiana

La musica pop contemporanea italiana sta morendo
AUDIOCOOP INTERVIENE SULLE NORME A SOSTEGNO DELLA MUSICA ITALIANA.

Vi è l'assenza di interventi urgenti e concreti: ecco le nostre proposte
AudioCoop sarà al Midem di Cannes 2003. Al lavoro per due compilation.

Abbiamo appreso dai media dell'avvio delle audizioni della Commissione Cultura della Camera dei Deputati di grandi personaggi della musica leggera italiana la fine di stendere la tanto attesa Legge sulla Musica. Ci aspettiamo che AudioCoop, l'associazione fondata tre anni fa che riunisce, oltre le più importanti etichette indipendenti italiane, altre 200 di queste esperienze recentemente riunitesi al Mei di Faenza (15 mila presenze, oltre 170 band dal vivo, 20 gli incontri, 60 i clip proiettati, migliaia di dischi venduti e tanti altri dati del Mei 2002 che stanno a significare del grande momento di vitalità delle indies italiane), e le indies e gli artisti che essa rappresenta e che contribuiscono in maniera significativa al mercato discografico e alla musica di qualità del nostro paese, che sono tra le parti più attive nel grande circuito del live, possano essere invitati ed ascoltati affinchè possano fornire ufficialmente quei pareri utili a stendere al più presto la oramai attesissima Legge sulla Musica, che in tal modo potrà ancora più aderire alle richieste di chi lavora per la nuova scena e per la scoperta di nuovi talenti.

Tra l'altro su questo abbiamo chiesto un incontro anche all'On.le Bono, Sottosegretario ai Beni Culturali, che ha intrapreso con AudioCoop un rapporto al momento solo epistolare e siamo in attesa di una risposta per l'incontro.

Speriamo quindi che non avvengano discriminazioni perchè solo insieme ed unendo idee, forze e risorse si possono risolvere i gravi problemi oggi sul tappeto.

Intanto, purtroppo però "la musica popolare contemporanea muore" come ha denunciato finalmente anche un grande autore come Mogol e in attesa della Legge sulla Musica -che magari riuscirà ad essere varata solo prima delle prossime elezioni, ad essere fiduciosi- il Governo e le Istituzioni potrebbero' realizzare da subito alcune cose assolutamente urgenti se vogliono immediatamente contrastare taloe rischio. Cioè:
- abbbattere immediatamente l'Iva sul cd portandola al 4% parificandola ad un prodotto culturale;
- aprire immediatamente i contributi del Fondo Unico per lo Spettacolo anche al sostegno della musica popolare contemporanea con particolare riferimento ai giovani talenti;
- stimolare al più presto una seria riforma Siae che porti ad una più equa ripartizione dei diritti connessi che coinvolga finalmente anche le indies e i giovani autori e compositori; che riporti la Siae a investire i suoi utili nel sostegno della nuova musica italiana con particoalre riferimento all'estero, realizzando un Music Export Office insieme ai Ministeri da coinvolgere;
- modificare radicalmente gli accordi Enpals/Siae che stanno contribuendo ad un calo drastico delle esibizioni dal vivo da parte dei giovani musicisti emergenti sconosciuti, vero grande vivaio della nuova musica italiana che rischai altrimenti di scomparire;
- aprire i sostegni per la cinematografia anche a chi realizza videoclip d'autore;
- incentivi e detassazioni che supportino il settore affinchè si possa abbattere il prezzo dei cd per una battaglia vera contro la pirateria, che non si può arrestare solo con la repressione;
- l'ingresso nei palinsesti dei grandi media e dei circuiti tele-radiofonici di quote per la musica italiana almeno pari al 40% con particolare riferimento alle opere prime;

Infine, il nostro invito alle associazioni di operatori del settore (Fimi, Afi, Anem, AssoMusica, AssoArtisti e altri) a non andare in ordine sparso nei rapporti con le Istituzioni ma a lavorare per fare "sistema" insieme, grandi e piccoli, nuovi e vecchi operatori.

Solo in tal modo si potranno vincere delle "battaglie" assolutamente necessarie perchè la musica, non perda i suoi consumatori dal punto di vista discografico e non perda poi più avanti i suoi colpi anche sul mercato del live, che oggi è certamente più in salute.

Su questo, sarebbe utile lavorare tutti insieme per una grande Festa della Musica il 21 Giugno magari davanti al Parlamento, oppure di fronte alla Siae e all'Enpals (ad esempio)- viste le norme che impediscono alle band emergenti di poter suonare- e in contemporanea a Milano presentando tutto il comparto in quell'occasione e lanciando iniziative specifiche, coinvolgendo fin da ora anche i grandi media nazionali (come le tv) che devono porsi al servizio di tale realtà e non "cannibalizzare" l'evento come purtroppo troppo spesso accade quando si presentano grandi eventi musicali.

AudioCoop farà la sua prossima assemblea nazionale a metà gennaio a Urbino, ospite del festival Frequenze Disturbate, insieme al circuito dei festival per emergenti legati al Mei, e si prepara poi per andare ospite -grazie al sostegno della Fimi- al Midem di Cannes dal 19 al 23 gennaio 2003. Inoltre, AudioCoop sta attivando una collaborazione fattiva con la Confesercenti Nazionale per arrivare ad un "accordo protocollare" che consenta di avere all'interno di Confesercenti la realtà delle indies e per attivare concrete azioni sulla problematica della distribuzione nel settore discografico indipendente.

Per la Presidenza di AudioCoop
Il Presidente
Giordano Sangiorgi
Il Comitato di Presidenza
Giampiero Bigazzi, Luca Fornari, Massimo Visentin, Giulio Tedeschi

AudioCoop ha sedi regionali in : Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Campania e sta attiavmente lavorando per costruirne in: Abruzzo, Sicilia, Marche, Romagna e in altre regioni.

Tel. e Fax. 0546.24647
Cell. 349.4461825
E-mail: audiocoop@lamiarete.com /> www.audiocoop.it

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L'articolo Audiocoop interviene sulle norme a sostegno della musica italiana di Redazione è apparso su Rockit.it il 2002-12-10 00:00:00

Tag: audiocoop

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