David Roentgen è stato uno dei più famosi ebanisti del diciottesimo secolo, noto per i bellissimi intarsi e i cassetti segreti che realizzava nei suoi mobili. La regina Maria Antonietta lo nominò suo ébéniste mechanicien ed è addirittura citato da Goethe nel suo Wilhelm Meister, che paragona uno dei tavolini dell'artista alla scatola abitata dalla fata del romanzo durante i viaggi col suo amante mortale.
Nel 1784, Roentgen sorprese il suo re Luigi XVI regalandogli questo automa della sua regina Maria Antonietta che suona il dulcimer. Trattandosi di un oggetto del diciottesimo secolo, non è il caso di chiamarlo androide, ma l'abilità meccanica di questa bambola è qualcosa di straodinario per l'epoca della Corte di Versailles.
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La bambola si attiva grazie a un complesso meccanismo ad orologeria: una molla e un cilindro di ottone a carica manuale sono legati a file di camme e perni. La molla fornisce l'energia, mentre la memoria gestuale dell'automa è contenuta nel cilindro di ottone. Attraverso il sistema di leve e camme si aziona il movimento laterale degli avambracci (melodia), mentre i perni controllano il movimento verticale (ritmo).
L'automa è ancora oggi perfettamente funzionante, i martelletti nelle mani della regina colpiscono perfettamente e a tempo le corde dello strumento. Durante la Rivoluzione Francese la bambola venne danneggiata e successivamente restaurata. Se volete vederla "dal vivo" la trovate al Musée des Arts et Métiers di Parigi.
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L'articolo L'inquietante automa di Maria Antonietta che suona è un capolavoro di ingegneria di Claudia Bertolini è apparso su Rockit.it il 2016-04-15 09:00:00
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