I Baustelle sono una band in cerca di Dio

Che i testi dei Baustelle ispirino letture particolari e interpretazioni, non è certo una novità. Le cose cambiano quando questi approfondimenti sono firmati da un teologo. Lo studioso in questione è Brunetto Salvarani, che in passato ha applicato le proprie conoscenze teologiche per rileggere i testi di Leonard Cohen e ora pubblica sul mensile Jesus un articolo in cui analizza i testi di Francesco Bianconi usando la lente della religione. L’articolo segue di pochi mesi la pubblicazione del libro “I mistici dell’Occidente”, uscito per la casa editrice cattolica Ancora e, come il volume, si concentra sui frequenti riferimenti sacri che si trovano nei pezzi del gruppo.

Una tensione religiosa confermata dallo stesso Bianconi: “Anche dove non è nominato direttamente, Dio si manifesta in absentia: sia in positivo, sia in negativo. Sono ossessionato dall’idea di Dio. Non credo, ma cerco. Prego, maledico, bestemmio...”. Secondo Salvarani, questo percorso di ricerca raggiunge il suo punto più alto in “San Francesco”, brano contenuto nell’ultimo disco dei Baustelle, in cui si esorta a prendere esempio dal Santo di Assisi, presentato come esempio di un misticismo che non richiede di allontanarsi dal mondo, ma di vivere all’interno di esso in modo differente.

Per info:
www.baustelle.it

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L'articolo I Baustelle sono una band in cerca di Dio di Redazione è apparso su Rockit.it il 2011-05-05 00:00:00

COMMENTI (4)

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  • controluce 13 anni fa Rispondi

    almeno non ne ha mai fatto mistero, preferisci i preti?

  • 9filippopapetti9 13 anni fa Rispondi

    Osho ha trovato Dio collezionando Rolls Royce come un vero pappone!

  • chiesaincendiata 13 anni fa Rispondi

    Et in Arcadia Ego

  • controluce 13 anni fa Rispondi

    Tutto lo sforzo di un ricercatore consiste in questo: come diventare un'assenza. Assenza è meditazione: è lo spazio in cui esisti - ma non come “Io” non focalizzato nel tuo ego, non focalizzato e non centrato in alcun luogo.
    Sembra un paradosso, ma è la stessa esistenza ad essere paradossale. La coscienza di sé è la barriera. La non coscienza di sé è la soglia. (Osho)