Il Bollettino di venerdì 15 settembre

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il ritorno di Giorgio Canali, il disco del "supergruppo" Liquami, Fulminacci, Willie Peyote, Wrongonyou, Davide Shorty, Queen of Saba, Okgiorgio, Cattaneo con Francesco Bianconi e moltissimo altro ancora: scopri tutto il meglio della nuova musica nel nostro bollettino del venerdì!

Disco della settimana: kNauff – sNeezing

sNeezing, disco d'esordio dei bolognesi kNauff, è una raccolta di starnuti amplificati, dagli esiti differenziati ma sempre irresistibili. Otto scariche d'istinti involontari, momenti di caos imperante, che si abbattono su strumenti martoriati per farci esplodere le orecchie.

Bordeaux – Margherite

Margherite, come nel più classico dei "M'ama o non m'ama": nella confusione delle proprie emozioni Bordeaux viene travolta da un beat martellante, specchio del suo stato interiore, su cui si inseguono un amore profondo e la sua negazione.

Cattaneo, Francesco Bianconi – Italiano per stranieri

Tutti gli stadi di una relazione che sboccia, si incendia e poi muore, così, senza lasciare niente che cenere dietro. Francesco Bianconi presta l'intensità della sua voce alla composizione di Cattaneo, trovando nell'essenzialità della parola tutta la forza di un sentimento in continua evoluzione.

Giorgio Canali & Rossofuoco – C'era ancora il sole

Sfiorata la tragedia, cosa rimane? Giorgio Canali osserva il panorama distopico che assomiglia fin troppo al presente, mostrando come sia facile fingere che il male non sia dietro ogni angolo, anche quando il baratro è sotto i nostri occhi.

Liquami – Liquami

Liquami, come un fluido tossico che permea tutto ciò che ci circonda. Il supergruppo dell'emo milanese pubblica il suo album eponimo, con otto tracce che trasudano struggimento e ombre stagliate sul cuore, con appena uno spiraglio di luce che non si smette di guardare.

Monteluna – Calciobalilla

Rapporti persi come giocattoli rotti: il Calciobalilla dei Monteluna è uno sfogo in cui la tensione monta sempre di più, per poi infrangersi contro le consapevolezze della vita adulta in un climax di screamo che brucia forte in gola.

Okgiorgio – Okokokokok

"Non piango mai": è attorno a queste tre parole che ruota il nuovo singolo di Okgiorgio, condensando la profondità di un animo fragile dentro alle spire elettroniche dei suoi beat, per creare un velo notturno dietro cui nascondere le lacrime.

Queen of Saba – Piccola inutile

La loro musica è uno sgargiante turbinio di colori, ma qua i Queen of Saba rallentano il passo per mostrarci una ballata dal passo notturno: Piccola inutile è una canzone d'amore da cantare a mezza voce, per mostrare la bellezza del sapersi vulnerabile.

Dischi

Give Vent – Everything Happens at the Same Time: Il progetto guidato dal cantautore Marcello Donadelli torna con un album alt punk ricco di sfaccettature, dove lo sfogo diventa condivisione.

PCM – Dreamland: La terra dei sogni dei PCM è uno spazio dai confini indefiniti, un flusso ambient dalle trame sfilacciate da cui però non si riesce a scappare, capace di aprire le porte verso un mondo interiore inesplorato.

The Delay in the Universal Loop – Ninne nanne: Il nuovo disco del musicista beneventano porta l'elettronica in una dimensione ancora più ambigua tra umano e artificiale, per ondeggiare in un sonno cibernetico.

Singoli

alGot – Morforama: I Morforama si agitano scomposti tra spigolose chitarre new wave e ritmica post-hardcore, dove trasformarsi continuamente senza mai cambiare idea.

Brain Saga – Senso: Un gioco di prospettive diverse, guardate attraverso la prospettiva aliena dei Brain Saga, dove bene e male si immergono in una melassa lo fi e finiscono per diventare inscindibili.

Davide Shorty – Finestra: Lo sguardo verso un mondo sull'orlo del collasso porta Davide Shorty a cercare rifugio dentro un amore salvifico, con un lento ballo tra jazz, soul e rap. 

Delta del Rio – When My Demons Walk: Il primo singolo dei Delta del Rio aleggia su pochi accordi, per un indie folk dalle venature gospel che sembra echeggiare nella pianura americana.

Edless – The Guest: Sentirsi ospiti di una società estranea, dove l'inquietudine si insinua nelle giunture e ci mostra anche i pochi appigli attorno a noi come ombre irriconoscibili.

Fulminacci – Filippo Leroy: Fulminacci riflette sulle mille immagini che ha di sé, con un brano pirandelliano in cui cercare di capire chi si è veramente.

Gli Occhi Degli Altri – Fumo un po': Nel tempo di una sigaretta la band lombarda guarda con slancio al futuro, senza nascondere il peso malinconico di un addio da cui si cerca di fuggire.

Kalpa – Quante storie: Kalpa fa il suo debutto con un brano che abbraccia un'intera generazione, dove i suoi dubbi rimbombano nelle teste dei suoi coetanei in un mix cupo di pop e post punk.

Kaput – Tutte crudeltà: Kaput canta tutti gli alti e i bassi di un amore che buca il cuore, fino alle accelerazioni brucianti del ritornello su un beat clubbing che diventa sfogo dell'anima.

Masamasa – La prima bugia: Masamasa canta di una relazione in bilico continuo tra amore e tradimento, che scivola su una produzione tra pop e funky dai richiami 80s.

Petramante – Levitas: I Petramante spiccano il volo per sganciarsi dalla pesantezza che troppo spesso ci tiene attaccati a terra, nel tentativo di rimanere a mezz'aria il più a lungo possibile.

Sacrobosco – Higher: Il nuovo singolo di Sacrobosco parte da un sample di un brano jazz di Bill Evans e Jim Hall per costruirci sopra un impianto ricco e minimale al tempo stesso, cesellando con cura delay e riverberi tutto attorno. 

Six Impossible Things – Happy: Il nuovo singolo del duo si schiude nell'intimità di un abbraccio nascosto, portando il loro dream pop in una dimensione ancora più sospesa e personale.

Solisumarte – Mostri: I Solisumarte cantano di quei demoni interiori capaci di metterci in ginocchio nelle giornate no, per cercare di annullarne la forza negativa con il loro pop energico.

Tropico, Cesare Cremonini – Fantasie: L'accoppiata Tropico-Petrella, un sodalizio che dura da dieci anni, porta una canzone d'amore vellutata in cui è bello perdersi.

Turangalila – Antonio, ragazzo delfino: I Turangalila ci conducono in un sogno psichedelico dalla ritmica martellante, con un oceano di chitarre pronto ad accogliere il nostro tuffo.

Vnubi – Wallah Desolé: Vnubi torna con un brano dove utilizza la lingua araba nel ritornello per rimarcare la sua storia e le sue lotte interiori, alla continua ricerca di risposte alle domande che lo assillano.

Willie Peyote – Frecciarossa: Willie Peyote racconta di una relazione tossica e delle difficoltà che comporta uscirne, con il suo stile disincantato e le sue rime sempre taglienti.

Wrongonyou – Non esisto più: Wrongonyou guarda in faccia le sue paranoie con la delicatezza del suo indie folk sfumato dall'elettronica, per un brano che è un'autoanalisi per esorcizzare gli attacchi d'ansia. 

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 15 settembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-09-15 10:30:00

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