Il Bollettino di venerdì 18 marzo

Le migliori uscite della settimana scelte dalla redazione di Rockit

Il Bollettino della settimana #11
Il Bollettino della settimana #11

Fabri Fibra fa il suo attesissimo ritorno 5 anni dopo l'ultima volta per mettere ordine al suo Caos, Visconti debutta con la furia post punk di un ventenne costretto in casa, Ceri aggiunge un altro tassello del suo ambizioso Waxtape. E poi Generic Animal ci mostra il suo lato più intimo sotto forma di mostro gentile con Benevolent, nostro disco della settimana, Hello Mimmi e Bunny ci invitano al loro pigiama party, De Leo ondeggia languido con Myss Keta e Populous. E ancora lo sweet noise dei Kick, il dolore di Vieri Cervelli Montel, il feat tra Giuse the Lizia e Laila Al Habash, Margherita Vicario, Bais, Cucina Sonora e tantissimi altri nel nostro bollettino del venerdì

Adelasia – Nella notte

Anche la leggerezza della voce di Adelasia può farsi prendere dalle tinte oscure di una notte insonne. Nella notte, appunto, è un momento di panico capace di rimanere delicato, appena turbato da una strumentale elettronica inquieta, una corsa affannosa e onirica in cui si riesce a non perdere il fiato.

Ceri – Waxtape II° movimento

Il Waxtape di Ceri prende sempre più corpo, aggiunge vibranti tasselli a un puzzle in costante movimento, carico di un'energia latente che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Un flusso elettronico liberatorio e bruciante, sfondo sonoro di una moltitudine di corpi affamati di vita.

De Leo, Myss Keta, Populous – Swarovski

Un ritorno in grande stile quello di Francesco De Leo (anzi, solo De Leo). Dietro la patina luccicante della produzione di Populous la sua voce filtrata canta languida, cullando in un gioco con Myss Keta seducente e melodico come le onde che si infrangono morbide su una spiaggia di Swarovski.

Fabri Fibra – Caos

Il ritorno di Fabri Fibra 5 anni dopo Fenomeno è un corposo e ambizioso disco di 17 tracce, proprio di chi è capace di mettersi in costante discussione per spostare l'asticella sempre più in alto. Caos, perché è nel disordine la sua grandezza si manifesta al meglio.

Hello Mimmi, Bunny – Sleepover

Il secondo singolo della cantautrice romana per Bomba Dischi, in collaborazione con la collega di Legnano, ci sblocca un ricordo: i pigiama party. Tra dolciumi, bolle di sapone e skincare, questa traccia uptempo mischia l’hyperpop a Justin Bieber, in tinta “rosa e turchese” plasticose e infantili così esasperate da diventare ipnotiche.

Nicolas Zullo – Credendoti montagna

Nicolas Zullo si presenta con un raffinato cantautorato indie folk che spesso sfocia in visioni psichedeliche. Credendoti montagna è un sogno lucido dove anche le possibilità più assurde e incantate acquistano un improbabile senso, infiocchettate dentro elegantissimi arrangiamenti.

Visconti – DPCM

È una rabbia decadente e necessaria quella di Visconti, ventenne chiuso in casa per mesi sotto i famigerati DPCM che abbiamo imparato a conoscere in pandemia. Un cantautorato post punk nevrotico e cupo nei suoi richiami alla morte, dove le immagini contrastanti dei testi spaccano la testa in due. 

Disco della settimana: Generic Animal – Benevolent

Benevolent si muove dentro i turbamenti di un ragazzo che si trova a fare i conti con sé stessi come mai prima d'ora, dove l'essenzialità di un alt rock carico di emotività diventa un rifugio prezioso in cui nascondersi. Il mostro gentile di Generic Animal è la maschera di chi ha bisogno di ricostruire sulle proprie fragilità, con l'empatia e la sincerità di chi ha visto il mondo voltargli le spalle.

Dischi

Ada – Antifragile: Una violenta presa di coscienza della nostra condizione di anime fragili che cercano di proteggersi, che sfocia in un rock viscerale.

Apice – Attimi di sole: Gli Attimi di sole di Apice cercano di aprire un varco nella nebbia che circonda il nostro presente, unendo pop e rock in un essenziale e terapeutico cantautorato. 

Arssalendo – Tutti ammassati senza affetto: Schegge impazzite hypercore rimbalzano in una stanza opprimente che diventa un club pronto a esplodere, dove Arssalendo sfoga le sue nevrosi.

Bodah – Nessun incubo per il sole: Il rock sulfureo dei Bodah, con il Texas sullo sfondo, passa da schitarrate psichedeliche a paesaggi folk, fino a caldi blues elettrici e angoscianti brani strumentali.

Candra – Bonola Boy: Una discesa nell'incubo della tossicodipendenza attraverso un viaggio in metro, da casa alla tana del proprio spacciatore, raccontato con uno sporco cantautorato di commovente sincerità.

Collettivo HMCF – Drop.02: Il secondo capitolo della compilation nata su SoundCloud del Collettivo HMCF vede questa volta protagonisti il grezzo cantautorato lo fi di Kiwi666, il funky malinconico di Fleurmicol e il delirio elettronico di Ermete Diara e B.estye.

D.In.Ge.Cc.O. – Bacanadera: L'esplorazione della musica sudamericana in ogni sua sfaccettatura diventa un trip mistico e allucinato nell'inconscio del compositore Gianluca D’Ingecco.

Francesco Forni – Una sceneggiata: Francesco Forni porta nella contemporaneità i canoni della sceneggiata, raccontando la storia d'amore tra uno spacciatore e una studentessa fuorisede.

Kick – Light Figures: Lo sweet noise dei Kick alterna sferzate garage e scariche nervose con ballad eteree e paesaggi dream pop, illuminandosi nel suo muoversi tra questi estremi.

Luca Fol – Io sono meno inglese di thé: Tra electro pop e cantautorato, Luca Fol canta per la prima volta in italiano facendosi accompagnare da sintetizzatori corrosivi e chitarre liquide.

Otu – Goodkids: Un dialogo tra due anime, una più strumentale e l’altra di pura produzione elettronica, si sviluppa attraverso onirici paesaggi elettronici e oscuri territori hip hop.

Sano – L'industria, il pop, la camera, il sesso: Sano del Thru Collected mostra il suo scombinato e personale mondo in un ep in continua evoluzione, che va dall'introspezione al nervosismo, dall'hyperpop al club, dalle quattro mura di una stanza al mondo intero.

Stilex – Post Hit: Il progetto del trombettista Vito Gargano porta in vita ricordi di vita vissuta, mischiando le vellutate note del suo strumento con rumori del quotidiano e un'elettronica tribale e crepuscolare. 

Varisco – Settimana: Otto brani per sette giorni (più una notte) con una storia d'amore sullo sfondo, dove un placido cantautorato finisce per farsi scuotere dagli eventi improvvisi della vita. 

Singoli

Afrodream – Adouna: La band torinese fa la sua dedica ai pescatori Lebou Gui senegalesi con un singolo di spensierato afrobeat.

Andrea Blanc – Bisogno di te: La voce di Andrea Blanc dà vita a una sorta di ninna nanna che accompagna la persona amata, coccolandola con una jam lenta e compassata.

Bais – Trovami una cura: All'equilibrio della vita di Bais manca ancora un elemento per raggiungere la felicità, che cerca sulle note di una ballata leggiadra e intima.

Benedetta – Temporale: La vocalità magnetica di Benedetta  si muove tra disillusione e incertezza, paura e speranza, nel momento esatto in cui si percepisce la fine di una storia senza riuscire ad accettarla.

Battista – M'innamoro: Una ballata delicata e impetuosa per celebrare la disarmonia delle cose, in cui i difetti diventano comete luminose da seguire nelle loro storture.

Charles Muda – Non era vero: Un singolo uptempo dalle atmosfere trasognate, su cui Charles Muda fa scorrere i suoi pensieri sul suo presente, il suo futuro e il suo passato.

Clever Square – Mr. & Mrs. K: Ispirandosi alle prime pagine di Cronache marziane di Bradbury, i Clever Square raccontano, con un flemmatico alt rock, la storia di una coppia di alieni che si trovano a esplorare ciò che sta fuori dal loro mondo.

Cucina Sonora – REM: Un dialogo tra accordi ossessivi e melodie frenetiche di pianoforte si sviluppa nella frenesia spasmodica di un'elettronica da clubbing, lungo una notte ancora tutta da esplorare.

Dog Byron, Turin Brakes – Around: Il cantautore romano chiama a sé la band inglese dei Turin Brakes per dare forma alla solitudine dopo la fine di una relazione, immergendosi in un morbido indie folk rock. 

Funk Rimini – RespirareRespirare come gesto innato per tornare a vivere, portato dentro un ipnotico groove funk dalle atmosfere clubbing.

Galassia Club – Sigla (la somma delle parti): Un ballo nevrotico dalle sfumature pop rock che sfida le incertezze è il primo assaggio del secondo album dei Galassia Club.

Giaime, Pablo CT1 – Come se nulla fosse: Il rapper milanese ritorna con un brano street rap potente e pieno di barre taglientissime, dove trova spazio anche la strofa dell'emergente Pablo CT1.

Giuse The Lizia, Laila Al Habash – Particelle: Tra leggerezza e riflessività Giuse si appoggia su un tappeto disco-funk anni ’90, accompagnato dalla grazia di Laila Al Habash. 

Hate Moss – Peonia: Il trip hop degli Hate Moss si fa contaminare da interventi minimal techno e da un pizzico di cumbia in una canzone d'amore notturna e sognante.

KamAak – Onne: Il legame ancestrale che unisce l’uomo al fuoco diventa un viaggio sensoriale che parte dalla zona del Vesuvio per poi spostare la prospettiva verso luoghi distanti e inaccessibili.

Maggio, Altea – È diverso: Il flow emotivo di Maggio, ammorbidito da Altea alla seconda voce che rimane in disparte, è lo specchio dei suoi pensieri di fronte alla paura di stagnare, per tenere vivo l'obiettivo su dove voler andare con la propria musica.

Malakay – Monster cries solo in the heaven: La title-track del prossimo disco di Malakay è un viaggio dentro sé stessi alla ricerca di nuove verità, chiuso dalle inquietanti parole di Boris Johnson ai cittadini inglesi nel pieno della pandemia.

Management, Fumettibrutti – Pornobisogno: 10 anni dopo Auff!! i Management ripubblicano Pornobisogno con una nuova veste ancora più grezza, con la voce di Fumettibrutti e la produzione del collettivo dei VillaboloS guidato da Sollo dei Gazebo Penguins. 

Margherita Vicario – Astronauti: Margherita Vicario ci travolge con la sonorità impetuosa e vivace del suo nuovo singolo, invitandoci a guardare le cose da una prospettiva diversa.

Melancholia – Hypnos: I Melancholia lasciano sgorgare il loro flusso di energia pura che fonde rock, elettronica e rap, come manifesto di un'epoca schizofrenica e alienante.

Memento – Stick: Memento firma il suo brano più pop, un manifesto di amore e inclusione che ripudia lo scontro rivendicando la forza della condivisione dal ritornello avvolgente.

Nanè – Specchi sporchi: Prodotto da Big Fish, Specchi sporchi porta l'acuta voce di Nanè a raccontare una relazione viscerale, senza trovarsi compresa del tutto dall'altra parte, finendo preda di dinamiche evitabili e logoranti. 

Ode – Poco rumore: Il singolo d'esordio di Ode è un soffuso r'n'b scosso da un pulsante beat elettronico, su cui il suo grintoso cantato sfoga tutta la sua fame di vita.

Olly – Un’altra volta: Una ballad nostalgica da cantare sul dancefloor, che esplode con una martellante cassa in 4 su cui Olly lascia che la nostalgia prenda il sopravvento.

Qualunque, Cucineremo Ciambelle – Nana: Ispirato al manga omonimo, Nana è la fotografia emo pop di due persone che si sono perse di vista e si riavvicinano per caso, con tutti i "se" di come potevano andare le cose che tornano di colpo a manifestarsi.

Riccardo Morandini – Immagine: Riccardo Morandini si avvicina al suo prossimo album con un singolo energico e arricchito da deviazioni psichedeliche, che nel ritornello libera tutta la sua potenza rock.

Vieri Cervelli Montel – Risveglio: La voce crepuscolare di Vieri Cervelli Montel si muove leggera nascondendo un dolore straziante, scendendo sempre più a fondo nella sua sofferenza.

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L'articolo Il Bollettino di venerdì 18 marzo di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2022-03-18 10:30:00

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